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Fabio Massimo Bonini: intervista video da Miami

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ARTICOLO

Fabio Massimo Bonini: intervista video da Miami

Continuiamo a conoscere le belle voci della nostra grande community. Oggi tocca all'attore e Voice Talent Fabio Massimo Bonini che Marco Picchio a raggiunto via Skype nella sua casa di Miami, in Florida.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, buon pomeriggio da Marco Picchio, l’ospite di oggi è un iscritto alla nostra grande community, modenese di origine ma vive in Florida, a Miami: salutiamo Fabio Massimo Bonini!
Ciao Marco, buongiorno a tutti coloro che ci stanno seguendo.

Non nascondo un pizzico di invidia per la tua location, chiaramente dove vivi ci saranno temperature diverse dalle nostre...
Sì devo dire che in questi giorni abbiamo avuto brutto tempo perché c’è stata una depressione tropicale che ha interessato tutta la Florida e quindi abbiamo avuto piogge abbondanti e vento molto forte, ma adesso il sole è tornato a splendere.

Parliamo di quando hai cominciato a fare questo lavoro, quindi con le prime radio private negli anni '70, ma poi tutto è cominciato veramente nel 1984 con Radio Rai.
Si, proprio all’inizio con le prime radio private che allora si chiamavano “libere” proprio perché non c’era nessun controllo, non c’era una legislazione, una regolamentazione, quindi fare la radio allora voleva dire andare in questo posto dove c’erano due piatti, un mixer e un trasmettitore sopra al tetto e mettere dei dischi, quelli che piacevano a noi e ascoltare magari le dediche. Era proprio una cosa pionieristica e si faceva con la passione, non era neanche considerato un lavoro; poi il “salto” è stato quando Arnaldo Bagnasco, che allora era il direttore della Rai di Genova, mi chiamò per un programma sui Beatles, un progetto molto carino, lui era un personaggio straordinario… e quindi lì è iniziato il mio vero “lavoro” con la radio e poi la carriera nel settore, dalle prime radio genovesi a quelli di Milano (dove è cominciata anche la mia carriera di attore).

Poi, dal 1987, sono cominciate le esperienze teatrali, anche importanti, con Dario Fò e Franca Rame, Corrado Tedeschi e tanti altri.
Assolutamente, sono stato molto fortunato. Con Franca Rame ho fatto “Coppia Aperta” da un testo di Dario Fó meraviglioso, con Corrado tedeschi abbiamo trasmesso in radio a Genova e poi ci siamo ritrovati sul palcoscenico con uno spettacolo indimenticabile: “Tre Uomini e una Culla”. Il teatro è stato una conseguenza logica dell’uso della voce, proprio una necessità di approfondire e di crescere nel mondo della voce. Io avevo usato e usavo la voce professionalmente con un microfono, in palcoscenico era un qualcosa di straordinario non soltanto perché quella voce dovevi portarla fino all’ultima sedia, ma proprio perché anche il rapporto con il pubblico cambiava completamente, prima eri solo una voce nascosta dietro un microfono e poi la tua voce improvvisamente insieme al tuo corpo, alla tua faccia e alle tue espressioni, andava in pasto ad un pubblico che era lì a pochi metri da te.

Poi è arrivata anche la televisione, “I Promessi Sposi” di Salvatore Nocita, molte apparizioni in “Vivere”, “Casa Vianello”, quindi anche l'opportunità di conoscere Sandra e Raimondo.
Veramente una coppia fantastica, talmente grande di statura, intendo “professionale”, che mi era impossibile dargli del tu; sai che nel nostro lavoro ci si dà del tu quasi da subito, con Raimondo Vianello mi è stato impossibile, non riuscivo a dare del tu a una persona così tanto grande.

Noi di VOCI.fm siamo ben documentati e sappiamo che fai cose molto importanti, sempre con la voce, anche a livello di pubblicità.
Sì come la campagna natalizia di LINDT per la Svizzera italiana, che ho registrato proprio qualche giorno fa. Tutto partì nel mio periodo milanese, questo lavoro mi è scoppiato tra le mani, ho avuto la possibilità (e fortuna) di entrare in quello che negli anni '80 era una sorta di club molto ristretto di voci, che facevano “la pubblicità”, settore in cui Milano è famosa come primo centro italiano.

Una domanda un pò personale, tu sei fuggito praticamente negli Stati Uniti, perché te ne sei andato dall’Italia?
Ma in realtà non si tratta di fuga, ero veramente un po' stanco del sistema, di Milano in particolare, una città che mi ha veramente dato tutto, mi ha dato la soddisfazione economica, piena di voglia di fare, di crescere, in passato era una città ricca, giravano tantissimi soldi, se avevi voglia di investire nel tuo tempo e di darti da fare, era una città che ti ricambiava veramente in modo generoso, ma piano piano con gli anni le cose sono cambiate e mi sono accorto che la città aveva perso il senso civico, era diventato un mal di testa svegliarmi la mattina e vivere lì. Quindi ho fatto una fuga con mia moglie a Barbados prima, proprio perché volevo staccare la spina e mi sono ritrovato su questa isola ai Caraibi, dove ho abitato per un paio d’anni e poi con mia moglie che aveva una casa negli Stati Uniti, a Miami, abbiamo deciso di ritornare ”alla civiltà”, ma sempre mantenendo un clima possibilmente tropicale, il sole, il mare, qua a Miami c’è una luce che acceca, c’è caldo tutto l’anno, e questo ne fa veramente un posto dove si vive con una qualità certamente diversa.

Io ringrazio Fabio Massimo Bonini, ricordo che se lo cercate su VOCI.net, potete trovate il suo profilo e contattarlo; tu lavori anche dagli Stati Uniti per l’Italia, vero?
Naturalmente, questo è importante dirlo, possiamo lavorare a distanza perchè io mi appoggio presso una casa di produzione con cui collaboro quotidianamente, con tutto quello che è necessario per poter produrre in maniera altamente professionale, possiamo collegarci e far tutto come se io fossi lì, al fianco del cliente. Grazie ancora di tutto Marco e grazie a VOCI.fm e a voi per averci seguiti.


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