Voxyl

VOCI.fm, in collaborazione con Michele Lettera, speaker e docente di doppiaggio, offre un'opportunità straordinaria a tutti i suoi utenti: un vero VIDEOCORSO di DIZIONE con più di dieci appuntamenti. Potrete affinare la vostra tecnica o apprendere da zero i segreti della pronuncia corretta.

Videocorso a cura di Michele Lettera


Benvenuti al corso di dizione on-line! Queste saranno delle brevi video-lezioni che vi introdurranno al mondo della dizione

Io sono Michele Lettera, attore, doppiatore e speaker; insegno dizione, lettura espressiva e public-speaking in tutta Italia e anche in video-conferenza on-line.

Innanzitutto, che cos'è la dizione?
La dizione è il modo in cui vengono articolati i suoni che compongono il linguaggio. Con questo termine si intende, oltre alla mera pronuncia delle parole oggetto dell'ortoepia, l'insieme dei meccanismi della fonetica articolatoria e in generale la produzione del linguaggio orale.

Questa è la spiegazione tecnica, poi andiamo nella spiegazione più pratica: imparare la dizione significa parlare da Nord a Sud senza far capire la nostra provenienza. La persona che ci ascolta non deve capire da dove veniamo, quello significa parlare correttamente in dizione.

Purtroppo, ma anche per fortuna, l'italiano è una lingua sempre in evoluzione e quindi capita che nel corso del tempo molte parole cambino accento e pronuncia, proprio per via di questa cosa. La nostra lingua deriva dal fiorentino, è una lingua antica che con il Manzoni si è affermata prepotentemente.

Da che cosa è composta la dizione?
Troviamo principalmente gli accenti, che possono essere aperti o chiusi. L'accento aperto si dice anche “accento grave”, l'accento chiuso si dice anche “accento acuto”. Un accento aperto è quello troviamo nella parola “sedia”, un accento chiuso è quello “reni” (inteso come schiena).

Andiamo a vedere invece quali sono le vocali della lingua italiana.
Tutti pensano che le vocali della lingua italiana siano cinque, ma in realtà sono sette: cinque vocali alfabetiche e sette vocali fonetiche, ossia sette vocali alle quali noi possiamo dare un suono differente. Quali sono queste sette vocali?

Abbiamo la “a”, “i”, “u” che possiamo pronunciare solo in questa maniera, non ci sono altri modi per pronunciare queste vocali, e poi abbiamo le vocali più importanti, ossia la “è” nel verbo essere, la “e” congiunzione, “ho” come il verbo avere, “o” chiusa. Quindi tre vocali che sono neutre, definiamole così, perché noi non possiamo produrre un suono differente per queste tre vocali e poi abbiamo altre due vocali che possono essere aperte e chiuse e quindi ne abbiamo altre quattro. Insomma, sette vocali in tutto.

Inoltre abbiamo ventuno consonanti e due semiconsonanti.
Le semiconsonanti sono la “ie” della parola “ieri”, che si grafica con la “j” e la “uo” della parola uomo che si grafica con la “w”. Questi sono i principali dittonghi della lingua italiana e nel corso delle prossime lezioni vedremo come metterle in pratica.
 
 

mettiti in evidenza
mettiti in evidenza
mettiti in evidenza
mettiti in evidenza