Simone Cristicchi: cantautore dalle mille voci
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Simone Cristicchi: cantautore dalle mille voci
Simone Cristicchi ci ha fatto ridere, riflettere ed emozionare con la sua musica. Ma il talento della voce, per lui, va oltre il saper cantare e, con il “teatro-canzone”, ci dimostra di essere anche un bravo attore e caratterista dalle mille voci!
Intervista realizzata da Patrizia Simonetti
Simone Cristicchi su VOCI.fm. Cantante, ma soprattutto “teatro-canzone”. Quindi sei anche attore, no? Come usi la voce in questo particolare modo di proporsi al pubblico?
Il mio primo maestro è stato Alessandro Benvenuti, che è un grandissimo artista e monologhista, che sfrutta, appunto, i vari colori della propria voce per far parlare i personaggi. Di conseguenza, io seguo un pò le sue orme e mi diverto ad entrare in un personaggio e cambiare voce.
Ma tu fai anche il doppiatore?
No, non l’ho mai fatto, mi manca.
Infatti non era una domanda, era un consiglio: “devi fare anche il doppiatore” :-)!
Va bene, ci proverò! Promesso.
Senti, invece quando canti è la tua voce naturale?
Quando canto è sempre la mia voce. Questa voce “bambina” che rimane in un corpo che va... ad invecchiarsi. Una voce che poi è lo specchio della mia anima. Probabilmente si, ho un’anima bambina, ho un bambino dentro che non vuole crescere e la sua voce è quella che esce dalla mia bocca.
Quando hai capito e deciso che tu con la voce ci avresti lavorato in tutti i modi?
Non l’ho deciso… sono diventato cantautore perché ho vinto un concorso, a 18 anni, e lì ho realizzato che una mia canzone (una mia creazione), poteva far emozionare il pubblico. Così ha preso il via questa avventura. Un saluto a VOCI.fm da Simone Cristicchi, a presto!
SIMONE CRISTICCHI: CENNI BIOGRAFICI
Simone Cristicchi nasce a Roma il 5 Febbraio 1977, nel quartiere Tuscolano (vicino a Cinecittà). Matura parallelamente la passione per il disegno e il fumetto e un amore per la canzone d’autore. Nel settembre del 2003 vince a Crotone il “Cilindro d’ Argento”, premio per cantautori emergenti e, nel 2005, firma un contratto discografico con Sony / Bmg; ad aprile raggiunge le zone alte dell'airplay e delle classifiche nazionali con il singolo “Vorrei cantare come Biagio”. Nello stesso anno vince il “Premio Musicultura” e poi il “Premio Giorgio Gaber”, il “Premio Carosone” come migliore canzone ironica; si rivela “artista dell’anno” nel Festival “Dallo Sciamano allo Showman” (Premio Renzo Bigi Barbieri). Nel 2006, partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Giovani con “La bella gente”. Torna al festival l'anno dopo, ma nella sezione Big, e vince con "Ti regalerò una rosa”. Si ripresenta a Sanremo nel 2010 con "Meno male". Si distingue anche nel teatro - canzone, in cui i brani da lui scritti ed interpretati si inseriscono perfettamente nella vicenda teatrale e dimostrando doti da grande attore oltre che da cantautore. Importante ricordare anche il suo romanzo del 2006, dal titolo "Il Secondo figlio di Dio", in cui Simone Cristicchi ricorda David Lazzaretti, predicatore che nell'800 fondò il movimento "giusrisdavidico" sul Monte Amiata.