È il conduttore televisivo per eccellenza, anzi, è la televisione stessa: Pippo Baudo compie oggi (venerdì 7 giugno) 83 anni di vita e 60 di carriera. RAI 1 lo omaggia con “Buon Compleanno Pippo”, uno show con tanti ospiti: Fiorello, Jovanotti, Laura Pausini, Michelle Hunziker, Lorella Cuccarini, Giancarlo Magalli, Tullio Solenghi e Massimo Lopez. Insieme ripercorreranno tutta la sua carriera fatta anche di tanta radio. Potevamo noi di VOCI.fm non essere alla presentazione dell’evento e videointervistare il festeggiato? :-) Ci ha pensato Patrizia Simonetti!
Intervista realizzata da Patrizia Simonetti
Su VOCI.fm, Pippo Baudo! Tanti auguri, tanto per cominciare e come si sente?
Mi sento soddisfatto, sereno, contento, felice e come uno che è arrivato ad una tappa della propria lunga carriera, si ferma e dice: “Venite a trovarmi, amici, che stiamo insieme!”. Sono venuti tutti, devo dire che non ho avuto abbastanza posto, purtroppo e mi scuso nei confronti degli assenti, che meritavano di essere presenti, ma purtroppo la “stanza” è quella. C’era materiale per fare almeno altre 3 puntate.
E le faremo... magari l’anno prossimo!
Chi lo sa! :-)
Che cosa è stato lo spettacolo per lei, la televisione e la radio?
Per me lo spettacolo è stata la vita. Appena sono nato, si può dire che dopo pochi anni ero già affascinato dal mondo dello spettacolo. A Militello, il mio paese, arrivavano le compagnie e facevano questi drammi sacri e avevano bisogno di bambini; io ero sempre in palcoscenico, da 6/7 anni non sono più sceso.
La radio, in particolare, cosa è stata per lei? Quanto è stata importante la sua voce per tutto il suo lavoro?
Io alla radio ho imparato l’italiano, perché avevo degli accenti dialettali, ovviamente. Io ascoltando bene gli annunciatori della radio, che parlavano benissimo, ho imparato l’italiano corretto. Infatti, quando ho fatto il provino in televisione, mi dissero che non si capiva che venivo dalla Sicilia!
E la sua voce quanto le ha dato per la sua carriera?
La mia voce è una voce caratteristica, particolare, imitabile. Il fatto che sia imitabile ha consentito a molti imitatori di sfottermi, di prendermi in giro, quindi mi ha fatto bene.
Lei è stato anche un talent-scout e alcuni grandi talenti li ha scoperti proprio in radio, ma anche in televisione. Cosa pensa di questa sua “grande funzione” nel mondo dello spettacolo?
Beh, io avevo la voglia di scoprire, quindi ho notato tanti personaggi nei teatrini e nei locali, girando per l’Italia. Sono stato molto curioso, è una cosa che mi ha fatto bene.
Ma che cos’è l’occasione nella vita?
Beh, per me l’occasione è stata quella di arrivare a Roma e superare un provino. Si era aperto un buco nel palinsesto e mi hanno chiamato tre giorni dopo; io incredulo sono andato in RAI, ho portato il vestito della laurea e ho presentato Jula De Palma e Johnny Dorelli in primo piano, è stata la mia prima performance televisiva.
Talento, impegno, ma anche un pizzico di fortuna, appunto, l’occasione di cui parlavamo ci vuole, no? Per il successo.
La cultura è alla base, io mi sono informato tanto, seguo ancora, leggo, perché c’è sempre da imparare e da sapere.
Agli amici di VOCI.fm un abbraccio affettuoso dal vostro Pippo Baudo!