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Insieme al nostro blogger Diego Bandinelli ci siamo lasciati letteralmente conquistare dalla bellezza e dalla simpatia di Monica Ward, voce italiana di Cenerentola e di decine di altri personaggi del mondo reale e fantastico. Ma soprattutto doppiatrice ufficiale della divertentissima Lisa Simpson. Ascoltate cosa ha raccontato ai microfoni di VOCI.fm

Intervista realizzata da Diego Bandinelli

 

Monica, c'è un personaggio dei cartoni animati al quale sei più affezionata? Anche se immagino la risposta: Lisa Simpson.

Sicuramente, sono 25 anni che la faccio, quindi non potrebbe essere altrimenti.

 

Negli anni 90 andava la serie-tv “Otto sotto un tetto”, in cui doppiavi il mitico personaggio Steve. Parlaci un po' di questa divertente esperienza.

Ci facevamo un sacco di risate, soprattutto con Francesco Bulckaen che doppiava la voce del “mio” miglior amico; ridevamo così tanto che a volte era difficile riuscire ad incidere. E' stata una lavorazione di ben 17 anni, insieme a quella dei Simpson la più lunga della mia carriera. Io adoro le sit-com, adesso se ne vedono meno perchè vanno più di moda i talk-show o comunque altri tipi di programmi, ma a me divertono ancora tantissimo. Le sit-com sono state dei cult degli anni 80-90 e noi abbiamo avuto la possibilità di vivere quello che è stato uno dei periodi più belli dal punto di vista culturale, musicale e cinematografico, fatto di grandi artisti; c'era un'energia diversa. Adesso trovo più difficoltà nell'emozionarmi davanti alla televisione. Lavoro 10 ore al giorno in sala di doppiaggio e la sera difficilmente trovo programmi che sappiano interessarmi ed entusiasmarmi. Un tempo era diverso, probabilmente perchè c'erano anche dei tempi diversi nella lavorazione. Adesso corre tutto molto velocemente; un esempio è stato il film sulle Tartarughe Ninja. In America, per realizzarlo, hanno impiegato più di un anno; poi è arrivato in Italia ed abbiamo dovuto doppiarlo in sole due settimane. Io ho curato la direzione e vi garantisco che, seppure il buon risultato, è stato molto difficile ricreare in così poco tempo le atmosfere del film originale.

 

Preferisci doppiare cartoni animati o film per il cinema?

Entrambi, dipende molto da quello che si va a doppiare. Ho fatto il cartone “Rio 2”, in cui davo voce alla ranocchia innamorata del papagallo “Mario Biondi” ed è stato molto bello. Ma anche lavorare in film veri e propri, come “Colpa delle stelle” (2014), in cui era la mamma della protagonista; una storia molto emozionante che mi ha lasciato qualcosa. Io amo molto il mio mestiere, è così creativo in ogni frangente che non si può dire “mi piace più questo o quest'altro”; se lo fai con passione ti trovi bene in ogni interpretazione.

 

E adesso la domanda classica: come ti è nata questa grande passione per il doppiaggio?

La passione è nata in famiglia, mio padre era un doppiatore come d'altronde mio nonno Carlo Romano, la voce di Jerry Lewis; mi fa ridere chi dall'esterno parla di “caste” e di lavoro che si tramanda di generazione in generazione. Credo sia normale appassionarsi quando ti ritrovi fin da piccolo in sala e scopri piano piano voci, film, eventi in teatro o serate cantate. Tante piccole cose che rendono il mondo del doppiaggio bellissimo ed affascinante.

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