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Nel nostro spazio dedicato alle Voci di Successo abbiamo con noi Patrizia Rossetti una grande professionista, annunciatrice e presentatrice televisiva, attrice e speaker radiofonica. Esordiva in televisione presentando il Festival di Sanremo con Claudio Cecchetto, è stata voce e volto simbolo di Rete 4, prima come annunciatrice e in seguito come conduttrice dei programmi dell'emittente. Andiamo subito a leggere ed ascoltare cosa ci ha raccontato di lei nella sua intervista…

Intervista realizzata da Matteo Mattiacci

Quali sono i momenti più significativi della tua carriera?
Il Festival di Sanremo è stato una bomba esplosiva, nel senso che solitamente si conduce quando la tua carriera è già arrivata ad un certo livello ed invece per me è stato l’esordio. Successivamente ho condotto diversi programmi per la Rai, poi per Rete 4 e durante i primi anni di Mediaset ho fatto tantissime esperienze finchè non è arrivato “Buon Pomeriggio”. Un contenitore che ha un po’ stravolto tutti quelli che erano i “classici” del periodo, un’avventura che è andata avanti per 15 anni.

Quali sono le caratteristiche essenziali che occorrono per fare questo mestiere oggi?
Innanzi tutto occorre una grande passione per questo mestiere. Un conduttore o una conduttrice devono essere in grado di condurre a tutto tondo qualsiasi cosa. Bisogna ricordare che il conduttore non è la prima donna, ma deve essere in grado di osservare, di ascoltare, di mettere in risalto la persona o la cosa della quale si sta parlando e da li suscitare interesse. Poi consiglierei di non fare questo lavoro per la popolarità. Se si sale su un palco e si prova ancora quel brivido e quella paura per i primi 10 secondi, vuol dire che questo lavoro interessa ancora. Al momento che non ti interessa più e lo si fa solo per soldi o per diventare famosi, sarebbe meglio cambiare mestiere.

Hai anche fondato una scuola "Patrizia Rossetti- School & Production" dove si insegna a lavorare in tv…
Si, mi fa piacere che i giovani possano attingere da quelle che sono state le mie esperienze. Non esiste un libro che ti possa insegnare a riguardo e quindi mi è sembrato giusto ed opportuno creare questa scuola dove si impara anche divertendosi. Poi, avendo lavorato tanto nell’ambito della conduzione, non mi è difficile capire quale ragazzo o ragazza possa avere un talento. Quando andavo a scuola, la mia voce era il mio difetto maggiore perchè era roboante e superava tutte le altre. Ero sempre “buttata” fuori dalla classe…poi invece la mia voce è diventata il mio pregio, la mia caratteristica. E allora mi raccomando, non pensate mai che un difetto possa essere solo ed esclusivamente tale, ma che può sempre diventare ciò che vi caratterizza.

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