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Giuseppe Rinaldi: un nome che per i fan e i doppiatori di tante generazioni risuona come un gigante. E' lui che studiamo sui libri di cinema, è sua la voce di Don Vito Corleone ne “Il padrino” o dell'Ispettore Jacques Closeau ne “La pantera rosa”. Sono solo due degli infiniti esempi di personaggi indimenticabili che hanno in comune la sua meravigliosa (e versatile) voce. Ripercorriamo la carriera di Giuseppe Rinaldi nel dossier di Alessandro Delfino.


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Giuseppe Rinaldi è stato uno dei doppiatori più grandi del periodo d’oro del doppiaggio, probabilmente il più grande.

Classe 1919, iniziò a lavorare nel mondo delle voci alla fine degli anni quaranta diventando in poco tempo la voce di baldi giovani hollywoodiani come Rock Hudson, Burt Lancaster, William Holden e tanti altri.

La sua recitazione fresca e spontanea cominciò a portare novità nel panorama recitativo dell’epoca, abituato alle belle voci musicali di grandi attori come Emilio Cigoli, Lydia Simoneschi, Gualtiero De Angelis e tanti altri.

Ma fu nel 1956 che Rinaldi doppiò per la prima volta uno degli attori che si sarebbe portato per tutta la sua carriera: Paul Newman; nel film "Lassù qualcuno mi ama", Newman interpreta il pugile italo-americano donandogli un magnifico accento italiano, mentre nella nostra versione Rinaldi gli conferisce un accento napoletano che riesce a restituire in pieno la parlata di strada e ingenua di Graziano.

Da quel momento, salvo eccezioni, Rinaldi diventa la voce ufficiale di Paul Newman doppiandolo nei suoi film più importanti: "La gatta sul tetto che scotta", "Il sipario strappato", "Lo spaccone", "L’agente speciale Mackinyosh", "La stangata", "Il colore dei soldi", "Mister Hula Hoop", "La vita a modo mio" e tanti altri. Se Newman insieme a Marlon Brando è considerato il primo dei grandi attori della New Hollywood a portare novità e verità nella recitazione (dando poi il via negli anni sessanta e settanta ad attori come Al Pacino, Robert De Niro, Jack Nicholson, Dustin Hoffman e tanti altri) Rinaldi lo è stato per il doppiaggio (portando attori rivoluzionari al leggio come Ferruccio Amendola, Cesare Barbetti, Oreste Lionello e tanti altri).

Parlando di Marlon Brando, il collegamento con Newman è più vicino di quello che si pensa... almeno in Italia: infatti anche questo grande attore ha la voce di Giuseppe Rinaldi, che riesce a scindere alla perfezione i due attori arrivando addirittura a conferire un fascino in più alla voce di Brando (molto particolare in originale). Lo doppia per la prima volta nel primo film in assoluto da protagonista di Brando, "Il mio corpo ti appartiene", nella parte di un reduce della seconda guerra mondiale rimasto paralizzato; e lo seguirà in tanti film dell’attore: "I due seduttori", "Queimada", "Ultimo tango a Parigi", "Superman", ma soprattutto "Il Padrino", dove ancora una volta, dove Brando sfoggia un accento italo-americano, Rinaldi gli conferisce un accento siciliano, donandogli umanità e grandezza.



Ultimi ma non meno importanti due attori comici brillanti, Jack Lemmon e Peter Sellers: diversissimi tra loro (più comico classico, più rivoluzionario e demenziale il secondo) tanto che Rinaldi riesce ad adeguarsi e a mimetizzarsi non facendo mai capire al pubblico che le due star sono doppiate in Italia dalla stessa persona.

Tantissimi i titoli variegati e famosi dei due doppiati da Rinaldi: "Prima pagina", "Salvate la tigre", "La strana coppia", "A qualcuno piace caldo" (dove Rinaldi segue meticolosamente il doppio ruolo di Jerry e Daphne interpretati da Lemmon) e "Il dottor Stranamore", "Oltre il giardino", "Ciao Pussycat", ma soprattutto il personaggio di Jacque Closeau nei film della "Pantera Rosa", dove Rinaldi sfoggia un accento francese divertentissimo.

Dotato di un’ironia di altri tempi e per niente timoroso nei confronti delle star a cui prestava la voce (Frank Sinatra incontrandolo gli chiese: "Ma tu mi doppi anche quando canto?" E lui rispose: "Naturale! E’ per questo che ti chiamano The Voice") Giuseppe Rinaldi ancora oggi rimane una grossa fetta del doppiaggio, ma anche del grande cinema classico, e se dopo ben undici anni dalla sua morte viene ricordato e amato dai giovani attori e doppiatori non si può che concludere con una frase: "Lassù (ma soprattutto quaggiù) qualcuno lo ama"!

Articolo a cura di Alessandro Delfino


Le voci più belle di Giuseppe Rinaldi

  1. Paul Newman (Rocky Graziano) in “Lassù qualcuno mi ama”

  2. Jack Lemmon (Jerry / Daphne) in “A qualcuno piace caldo”

  3. Paul Newman (Brick Pollitt) in “La gatta sul tetto che scotta”

  4. Marlon Brando (Valentin Xavier) in “Pelle di serpente”

  5. Paul Newman (Eddie Felson) in “Lo spaccone”

  6. Peter Sellers (Ispettore Jacques Closeau) in “La pantera rosa”

  7. David Tomlinson (George Banks) in “Mary Poppins”

  8. Peter Sellers (Colonello Lionel Mandrake) in “Il dottor Stranamore”

  9. Jack Lemmon (Felix Ungar) in “La strana coppia”

  10. Charles Bronson (Armonica) in “C’era una volta il West”

  11. Marlon Brando (Don Vito Corleone) in “Il padrino”

  12. Paul Newman (Henry Gondorff) in “La stangata”

  13. Marlon Brando (Paul) in “Ultimo tango a Parigi”

  14. Charles Bronson (Paul Kersey) in “Il giustiziere della notte”

  15. Paul Newman (Eddie Felson) in “Il colore dei soldi”

  16. Marlon Brando (Mc Carty) in “Il coraggioso”

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