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Com’è doppiare un videogioco? È molto diverso da un film o da un cartone animato? Doppiare i videogiochi non è come doppiare un film, un cartone o una serie-tv. Scopriamo insieme perchè! 

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i più grandi del doppiaggio vi potranno confermare che la prima volta che hanno prestato la voce ad un videogioco si sono trovati a disagio ed hanno faticato ad ingranare. Mentre i film e i cartoni animati vengono eseguiti a progetto finito, con trama e copioni ben definiti e soprattutto immagini sulle quali lavorare, il doppiaggio di un videogioco lo si realizza durante il suo stesso sviluppo. Anzi, molto spesso, lo si attua in contemporanea al doppiaggio in lingua originale. Questo, vuol dire farlo quasi al buio.

La presenza di un copione non definitivo, che potrebbe ricevere anche delle correzioni durante la lavorazione, la sola esistenza di alcune tracce audio e la mancanza delle immagini in quanto ancora in lavorazione, rende tutto molto complesso.

Per gli attori, in effetti, risulterà più complicato immedesimarsi e trasmettere emozioni. Il personaggio che doppiano non lo vedono quasi mai ed in alcuni casi le uniche tracce audio di riferimento, potrebbero essere anche sostituite dal cliente in un secondo momento. Rendendo di fatto il doppiaggio forgiato su di un audio che non è il suo.

Talvolta capita ai doppiatori di ricevere offerte di parti da protagonista, senza avere adeguate informazioni sul titolo del videogioco, la trama ed il personaggio che dovranno interpretare.

La fase di pre-produzione e studio del progetto è sempre più lunga e più curata. Gli studi di registrazione hanno a loro disposizione, soprattutto quando si lavora per i colossi del settore, le bio, i documenti di design, talvolta i primi video e spesso i provini che vengono fatti agli attori del paese d’origine del gioco. Raramente, però, presentano informazioni di contesto, video di approfondimento o scene del gioco che possano considerarsi “finali”.



Ma come funzionano i dialoghi nei videogiochi? Partendo dalle ultime considerazioni attraverso le quali si è appurato l’instabilità delle risorse, gli attori doppiano quasi sempre tutte le loro linee di dialogo da soli. Il più delle volte non esistono nemmeno i dialoghi dei personaggi, arrivano una settimana o un mese dopo.

Attraverso il copione, il direttoro di doppiaggio può aiutare l’attore. Succede spesso, in un dialogo tra due personaggi, che un doppiatore incida tutto in colonna separata con l’assistenza del direttore che gli passa le battute e il collega, successivamente, ascoltando le registrazioni di quest’ultimo.

La mancanza di dialoghi definitivi, non è l’unico motivo per il quale si sceglie di incidere con il singolo attore. Nonostante quello che si possa pensare, le specifiche tecniche di registrazione per i videogame sono elevatissime. Persino i fonici e i direttori in studio fanno cose diverse rispetto alla registrazione di un film. Il rischio che possa entrare un fiato o un respiro nell’inciso è elevatissimo.

L’unico momento, infatti, che vede la presenza in contemporanea dei due doppiatori in sala è per un famoso gioco di calcio. Di norma qui è previsto l’uso di microfoni particolari ed è fondamentale che gli attori abbiano un certo feeling tra loro. Il copione è piuttosto un canovaccio e i commentatori improvvisano scambiandosi le battute. Il doppiaggio in Italia, si sa, è sinonimo di eccellenza, tuttavia per tutte gli aspetti citati quello dei videogiochi, per la giovane età e la sua diversità, risulta non all’altezza di altri prodotti a meno che non ci siano le risorse per poter usufruire di doppiatori importanti.  

Articolo a cura di Antonio Amoruso

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