Voxyl

C’è modo e modo di raccontare le cose, e soprattutto c’è un modo soltanto di raccontare l’arte e la cultura senza annoiare, anche il sabato sera su RAI 1. Ed è il modo di Alberto Angela, voce morbida e tranquilla, in gran parte ereditato dal papà Piero Angela, come se raccontasse una storia di tutti i giorni. Anche per questo i suoi programmi hanno sempre un grande successo. ComeUlisse: Il piacere della scoperta” che, da RAI 3, ha fatto il salto su RAI 1 con quattro appuntamenti in prima serata cominciati con la puntata dedicata alla Cappella Sistina. Un viaggio per il quale Alberto Angela ha voluto la compagnia di due grandi voci: Gigi Proietti e Luca Ward. Patrizia Simonetti ha incontrato a Roma, per VOCI.fm, Alberto Angela e Luca Ward.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti

Alberto Angela su VOCI.fm, ma soprattutto il sabato sera su RAI 1 con “Ulisse il piacere della scoperta”. Come si divulga la storia, come si parla, come si racconta?
La storia è fatta di persone, dai grandi condottieri alle principesse, erano tutte persone. Anche Cleopatra era una donna. Allora cerchiamo sempre di raccontare il lato umano della storia. Questo forse è la differenza dei nostri programmi: non si fa soltanto divulgazione, non si racconta solo la scienza, non si racconta solo la storia, ma le persone coinvolte in tutto questo. Quindi, dare calore, umanità e soprattutto creare empatia tra chi è a casa e la persona che sta raccontando o il momento storico che ha raccontato.

Tra Michelangelo, l’Olocausto, Cleopatra e la principessa Sissi, cosa lega questi 4 personaggi, queste 4 puntate?
Sono viaggi diversi nella storia, ma comunque nel passato di chi ci ha preceduto e con questo si cerca anche di capire com’era il mondo allora. Cleopatra era una donna… noi ci troviamo adesso nel Senato, cioè nella Curia, praticamente siamo a qualche metro, dove la storia ha lasciato delle cose come, appunto, l’orazione funebre di Marco Antonio sul corpo di Cesare fatto da Shakespeare. Quindi, noi viviamo dentro la storia. Molte volte attraversiamo dei luoghi, delle piazze dove qualcosa è avvenuto. Largo Argentina è il posto dove Cesare è stato assassinato, oggi lì c’è un marciapiede e nessuno se ne accorge. Allora è importante, secondo me, raccontare il passato perché in esso c'è un carico di informazioni utili anche per te, anche personalmente. Quali erano i valori del passato, quello che è accaduto, il lato oscuro, atroce, che a volte emerge e che non bisogna dimenticare. La storia ha questo grande merito, quello di essere un vaccino per il futuro, nel senso che conoscendo tu eviti che certe cose accadano nuovamente. Nei nostri programmi, quindi, cerchiamo di informare; non è facile però, con la cultura, andare in prima serata di sabato, è una bella sfida. Ma noi andiamo sempre con la forza delle nostre idee, con la convinzione della qualità che cerchiamo di dare sia tecnicamente che nei contenuti. Io lavoro con un gruppo meraviglioso di grandi professionisti, tutti interni RAI. Quando si trovano nei siti, ascoltano le storie e si immedesimano, ti chiedono; quando tu hai raggiunto i tuoi collaboratori, stai tranquillo che hai raggiunto anche gli altri. Naturalmente, sempre con umiltà, cerchiamo di fare un lavoro che non è facile!

 


Intervista realizzata da Patrizia Simonetti

Luca Ward è la voce narrante in “Ulisse il piacere della scoperta”, sabato sera su RAI 1! Come è nata questa cosa e che cosa narrerai?
Credo sia nata in realtà dalla RAI, da Alberto; ci tenevano particolarmente ad avere, insomma, un modo di raccontare un pò diverso da quello solito. Io ho cercato di fare, appunto, una via di mezzo tra l’attore e l’insegnante. Ho scopiazzato un pò da Alberto, perché sono un suo fan, seguo le sue trasmissioni da sempre con i miei figli. Ho fatto “un misto”, adesso vediamo poi il risultato, il decreto lo darà il pubblico.

Senti, questi programmi che divulgano la cultura anche di sabato sera, che cosa ne pensi?
Beh, dai risultati penso che ce ne sia estremamente bisogno. Non è vero che il pubblico si prende quello che gli dai, perché l’ho sentito dire tante volte e proprio non ne sono assolutamente convinto. Apparteniamo ad un Paese storicamente ricchissimo e quindi inevitabilmente la storia ci affascina, anche se, magari, a scuola l’abbiamo studiata poco, non importa! Però ci affascina!

Che cosa racconterai in particolare? Sarai in tutte le puntate oppure in una soltanto?
Io sono in tutte e quattro le puntate. Poi Alberto, carinamente, mi ha chiesto anche una partecipazione in video, che sarà nella puntata dedicata, non a caso, al Colosseo. Questa è una cosa che mi riempie di gioia. Così i miei figli potranno dire che anche il papà, insomma, ha partecipato a questi programmi così belli e prestigiosi. VOCI.fm, mi seguite sempre? E allora vi abbraccio e vi saluto dal Foro Romano!

mettiti in evidenza
mettiti in evidenza
mettiti in evidenza
mettiti in evidenza

index