Skip to main content

"Scrivi la tua Voce": il libro della speaker Tina Venturi

E' uscito un libro indispensabile, secondo noi di VOCI.fm, per migliorare l'uso della voce a livello professionale, ma anche per comunicare meglio sul web e in pubblico. Si intitola “Scrivi la tua voce” ed è il lavoro più recente di Tina Venturi, speaker, doppiatrice e grande professionista del nostro mondo.

Intervista realizzata da Marco Picchio



Amici di VOCI.fm un saluto da Marco Picchio! La nostra grande community raccoglie migliaia di persone che lavorano con la voce, da speaker radiofonici a doppiatori, fino a YouTuber. L’ospite di oggi può darci tanti suggerimenti utili su come leggere e parlare in pubblico, su come scrivere e anche sulla dizione. È attrice, speaker, doppiatrice e anche scrittrice: diamo il benvenuto a Tina Venturi!
Ciao Marco e grazie per l’invito, a te e a tutto lo staff di VOCI.fm

Dunque tu nasci come una speaker, sei una di noi!
Si, assolutamente! Ho iniziato con il teatro da adolescente, poi sono venuta ad abitare a Milano, anche se avevo già fatto qualcosa nella mia città d’origine, che è Verona, come doppiaggio e qualche spot. Però volevo fare il salto nel mondo della pubblicità nazionale e a Milano ho trovato riscontro al mio lavoro. Ho iniziato a Radio Italia come voce ufficiale femminile, poi Radio Milano International, Rete 105, Radio Montecarlo e i primi spot nazionali. E' stato un percorso molto divertente. Grazie a tanti suggerimenti dei miei colleghi, che ringrazio veramente, sono riuscita a crearmi la professionalità. Poi, ovviamente, ho anche studiato seriamente.

Veniamo al libro! È uscito il 25 maggio, edito da Eternity, che è la casa editrice di cui tu sei a capo.
Io sono il manager editoriale, ma c'è anche un manager generale. Curo i testi, tutto quello che viene poi stampato, sono autrice e co-autrice. Un anno fa, parlavo con il mio editore e dicevo: “sai, spesso e volentieri faccio dei corsi e mi piacerebbe mettere nero su bianco quello che insegno” e lui mi ha detto: “beh, se lo scrivi io lo pubblico”!

Il libro si chiama “Scrivi la tua voce”. È uno strumento essenziale, secondo noi, per migliorare subito la propria comunicazione con la lettura ad alta voce, la scrittura creativa, il public-speaking. Un libro diviso in quattro sezioni, ma vorrei che ce ne parlassi tu.
“Leggi” è la prima sezione che troviamo nel libro, proprio dedicata alla lettura ad alta voce. Perché prima di imparare a parlare in modo “convincente” davanti a un pubblico, è sempre meglio cimentarsi con la lettura, anche perché proprio grazie a letture fatte in modo intelligente, con autori che sono bravissimi (e ce ne sono tantissimi), noi impariamo la fluidità, ad avere un vocabolario più ricco, la struttura delle frasi e quant’altro. Leggere ad alta voce è un modo per prepararsi, se vuoi, ad un impatto con il pubblico futuro.

Poi abbiamo la sezione “Parla”, quindi dedicata al public-speaking. Dal tipo di abbigliamento che potresti avere, strizzando l’occhio anche a youtuber ed influencer, all’alimentazione, agli errori che fai in diretta che non ti devono depistare, le intenzioni e poi, microfono, mimica facciale e tutte queste cose.

E poi, la terza sezione è “Scrivi”, quindi parliamo di scrittura: dal semplice post fino a qualcosa di più strutturato, come può essere un articolo di un blog. Poi, qualche suggerimento generale, relativo anche alla scrittura creativa, ecco queste sono le cose.

L’ultima sezione, che dicevi appunto la quarta, è un appendice legata alla sezione “Leggi”, con degli accenti e, insomma,la specificazione delle varie desinenze utili alla dizione.

“Scrivi la tua voce” è sicuramente un libro che serve per creare le basi. È ovvio che quando si inizia a fare questa professione, abbiamo bisogno di tante indicazioni. Poi, certo, il professionista può trovare degli spunti in questo testo, anche a sua volta per insegnare. Ma è dedicato principalmente alle persone che si affacciano al mondo dei media e, se vuoi, anche per le cose quotidiane: dall’interrogazione per lo studente, al ragazzino che vuole fare il video, all’insegnante che vuol dare un servizio migliore. A volte, diciamolo, a scuola, gli insegnanti stessi non danno una definizione chiara della lingua italiana. Magari sullo scritto si, ma sul parlato proprio no, perchè non hanno loro stessi un’idea chiara di come andrebbero pronunciate le parole.


Parliamo di una cosa importantissima in un libro: la prefazione! È di Leonardo Manera, in questo caso, che scrive: “in fondo siamo fatti per comunicare, non solo attraverso lo smartphone”
Si, la prefazione è anche di Leonardo Manera. Tengo a citare anche i nomi degli altri due, che sono altrettanto importanti: uno è Alessandro Politi, un amico comico; è il “mago cialtrone” che spesso abbiamo visto in tv. Poi, Marco Cavicchioli, che è stato il mio insegnante quando facevo la scuola di teatro di Bologna “Galante Garrone”. Certo, Leonardo Manera è un amico, abbiamo fatto tante cose assieme anni fa, iniziando tutti e due il cabaret nello stesso periodo. Così, gliel’ho chiesto, ho detto: “ti va?” e l'idea gli è piaciuta. Anche perché questo libro è scritto in modo divertente, ironico, nel mio stile (io sono soprattutto attrice comica!). Mi aspettavo da Leonardo qualcosa sul genere e invece mi ha colpito la profondità del suo messaggio, che fa riflettere… sinceramente, mi ha fatto piacere.

Noi sottolineavamo quella frase che ti dicevo prima: non solo comunicare attraverso lo smartphone che , forse, è un pò il male dei nostri tempi…
Si... la cosa divertente è che io e Leonardo, in realtà, ci siamo scritti via Facebook :-)

Va beh, tanto lo facciamo tutti oramai, no?
Però, ricordiamoci che c’è anche qualcos’altro, insomma… che c’è anche la telefonata fatta con il numero fisso, una cosa a cui personalemente non riesco a rinunciare perché mi fa sentire “a casa”.

È rassicurante, dai… mettiamola così
La tecnologia, se utilizzata bene, è una cosa bellissima ed io sono un’appassionata delle novità… penso a mia nipote che vuole fare l’illustratrice e non sta neanche andando in una scuola fisica, ma frequenta un corso on-line. Ma allo stesso tempo credo sia importante avere un occhio anche al passato, non dimenticare le nostre origini, essere trasversali.

Ricordiamo che "Scrivi la tua voce" è disponibile in tutte le librerie o cliccando QUI! Io ringrazio da parte di tutta la community Tina Venturi, buon lavoro e in bocca al lupo, chiaramente, per questa avventura che sicuramente sarà un successo!
Grazie Marco e, naturalmente, grazie a VOCI.fm

#VOCIINFORMA la radio ai tempi del coronavirus

Siamo in piena emergenza coronavirus. Purtroppo anche noi che lavoriamo con la voce siamo a rischio. Chi trasmette in radio per esempio staziona per ore in ambienti piccoli, poco arieggiati e spesso si va in onda in due se non in tre. E si sta pericolamente vicini. Non è necessario smettere di fare il lavoro più bello del mondo. Basta seguire alcune semplice regole di cui ci parla Patrizia Simonetti in questo podcast. Perchè noi di VOCI.fm vogliamo #vociinforma!

Alessandra Mandese: scopriamo la sua voce

Su VOCI.fm ospitiamo una speaker, attrice e doppiatrice di grande talento: Alessandra Mandese. Vive in Puglia, tiene corsi di recitazionee dizione e con il suo home-studio lavora per radio, aziende e studi di registrazione in tutta Italia. Marco Picchio l'ha intervistata per noi.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, un grande saluto da Marco Picchio. COn l'intervista di oggi, noi del #sitodellevoci intendiamo mettere il turbo alla nostra mission, che è quella di promuovere le migliori voci della nostra community e tra queste c'è, senza dubbio, quella di Alessandra Mandese. Buongiorno Alessandra!
Buongiorno a tutti voi, amici di VOCI.fm

Tu sei di Brindisi, ma appartieni un pò anche a Bologna, perchè vedo che sei diplomata all’accademia come attrice di prosa, hai fatto il DAMS, hai un background veramente molto importante. Raccontaci qualche cosa!
Si, io sono salentina, ma ho studiato sia a Bari che a Bologna. A Bologna il DAMS, a Bari l’accademia, la scuola di espressione di Orazio Costa per diplomarmi come “attrice di prosa”. Poi, dopo 3 anni di intenso studio (teatro classico), ho deciso che la voce sarebbe stata la parte del corpo che avrei voluto sfruttare e usare di più in questa arte interpretativa. E così a Bologna ho avuto la fortuna di poter entrare in uno studio di registrazione, forse uno dei primi in Italia, “Audiomax”, e di iniziare a lavorare sia come speaker che come impiegata. Ho avuto accanto voci importantissime, che lo sono ancora, tra le top italiane; passavano tutte da Audiomax e lì ho carpito i segreti dello speakeraggio perchè è vero che ci sono delle scuole anche fatte bene, ma è molto importante prendere ispirazione da chi è lì davanti a te. Io ho fatto questo per tre anni, rubare, gentilmente, il mestiere, per farlo mio. Quando ancora c’erano gli studi di registrazione, era bello perché ci si incontrava fisicamente con gli altri colleghi speaker, adesso lavoriamo quasi tutti in home-studio.


Nel tuo curriculum troviamo anche importanti tracce di radio. Tu hai collaborato anche con la pugliese Radio Mambassa, vero?
Si, ho lavorato a Radio Mambassa che, negli anni '90-2000 era una delle radio più importanti del Sud Italia ed è stata un’esperienza molto bella. Passare dalla prosa, dal recitare i “classici” a fare radio, è stato un bel salto, ma molto formativo. In radio ho imparato a parlare senza paura di fermarmi, perché a volte noi abbiamo quest’ansia di dover dire tante cose insieme, quando si è in radio, invece, bisogna anche imparare ogni tanto a fermarsi. E poi l’insegnamento ha colmato un pò tutto. Posso dire che insegnare, trasmettere il mestiere ai ragazzi, è bellissimo.

Tu sei tornata a Brindisi e tieni corsi di recitazione e dizione, quindi tu hai questo contatto diretto con i tuoi ragazzi..
Si, perché il mestiere dell’attore si insegna “corpo a corpo” e quindi è bello, perché tu trasmetti le tue conoscenze, poi loro faranno il resto. Attualmente, comunque, il mestiere che più mi interessa e più mi piace è quello della speaker: conduttrice radiofonica, speaker pubblicitaria, tutto quello che faccio e posso fare dal mio home-studio. Piuttosto che viaggiare come attrice, in questa fase della vita, vorrei dedicarmi allo speakeraggio, all'uso completo della voce.


Che Alessandra Mandese abbia una bella voce è chiaro! La tua scheda è presente, ovviamente, su VOCI.fm e chiunque può cercarla, visitarla e vedere un pò di cose che ti riguardano professionalmente.
Io sono molto contenta di essere in questa grande famiglia, che è VOCI.fm, una realtà molto attiva, che seguo dall’inizio e mi è sempre piaciuta, perché ho notato una grande attenzione e un grande rispetto per chi lavora in questo campo. Noi speaker tendiamo ad essere tutti un pò isolati, a lavorare nei nostri studi. Sarebbe bello un giorno conoscerci tutti e sapere che siamo poi in fondo un grande gruppo. Quindi, un saluto a tutti i miei colleghi speaker.

Hai lanciato un’idea!
Sarebbe molto bello! È vostro compito, solo voi potete farlo :-)

Grazie ad Alessandra Mandese e buon lavoro!
Grazie a te, grazie a voi di VOCI.fm! Ciao a tutti!

Alessandro Cavalieri: speaker su Radio Galileo

Eccomi qua, sono Roberto Arricale e da un pò di tempo a questa parte mi trovo a girare lo stivale in cerca di realtà piccole, medie o grandi legate alla radiofonia ed in particolare a quelle radio che ancora diffondono il proprio segnale attraverso la modulazione di frequenza, coniugando un segnale che proviene dalle antenne con il suono che ascoltiamo dal web. E’ il caso di Radio Galileo, storica emittente umbra, protagonista di questa recensione per VOCI.fm, insieme ad uno dei suoi speaker più interessanti: Alessandro Cavalieri.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Roberto Arricale

Se consideriamo l’FM, l'emittente protagonista di questa nostra indagine,ha una zona di copertura che comprende borghi e città di grande suggestione come Gubbio, San Sepolcro, Orvieto, Perugia, Assisi, Terni, Viterbo per arrivare fino a Roma.

Si evince, quindi, che Radio Galileo ha un bacino d'utenza molto vasto e molte frequenze che permettono di raggiungere tante località del Centro Italia. 

Mi trovo in ascolto intorno alle ore 17:00 e la programmazione musicale verte principalmente, perlomeno in questo momento della giornata, su canzoni italiane abilmente presentate dal nostro conduttore protagonista di questo appuntamento con “Guarda che ti ascolto”.

Il suo nome è Alessandro Cavalieri e il titolo del programma che conduce è “Per brevità chiamato artista”: un titolo che, come ci spiega lo stesso Alessandro, intende rivolgersi a tutti quelli che non sapendo bene cosa scrivere sulla carta d'identità, per brevità scrivono semplicemente “artista”.

 A questi incerti, ma anche ai curiosi del genere, è dedicato questo appuntamento fatto di musica, arte, attori e artisti emergenti presentati e introdotti di volta in volta. 

Alessandro è molto fluido e naturale; la sua conduzione è informale e molto libera, come piace a noi. Ci fa sentire un po' a casa grazie ad un modo molto diretto di porsi ed un timbro vocale piacevole che ci fa pensare più in generale allo stile di Radio Galileo, che è quello della tradizionale radio locale, con una grande zona di copertura, legata al territorio e professionalmente preparata e articolata come un network radiofonico

Le scelte musicali di Alessandro sono molto personali e finalmente troviamo una playlist di cose alternative e non necessariamente connesse ai dischi in promozione del momento.

Se poi nell'arco del programma si aprono delle finestre dedicate ad artisti emergenti è bello condividerne speranze e aspettative. 

Anche questo si è rivelato un incontro interessante; girando nel cuore dell’Italia ecco venirci incontro il segnale di Radio Galileo e la voce di Alessandro Cavalieri che ci fanno riscoprire il variopinto mondo delle radio italiane in tutta la loro vitalità.

La missione di oggi si conclude qui, a Terni, in attesa del prossimo incontro con “Guarda che ti ascolto”.

Il vostro conducente vi saluta in attesa di raggiungervi al più presto. Siate “on-air”… che io ci sarò!

 Articolo a cura di Roberto Arricale

 

Attenzione! Tra 15 giorni potresti essere tu il protagonista di questo appuntamento su VOCI.fm. Mandaci il tuo link se ti va.

Andrea Delogu: voce e sorriso che conquistano

In radio ci conquista con la sua bella voce, in televisione con un sorriso ed un invidiabile talento da conduttrice: incontriamo oggi Andrea Delogu, che spiega al microfono di Patrizia Simonetti piccoli segreti per lavorare bene al microfono.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Andrea Delogu, conduttrice radiofonica e televisiva e anche cantante!
Nooo, quello è un periodo triste della mia vita! Più triste per chi mi ascoltava che per me, ho provato a cantare per capire se mi piaceva, non mi è piaciuto per niente e quindi ho deciso di abbandonare dopo un mese. Però qualcuno se lo ricorda, lo scrivono pure.

Vedi, anche noi ce lo siamo ricordati :-) E come usi la tua voce, quando hai scoperto che potevi utilizzarla per la tv e per la radio?
La voce la uso parlando di diaframma, non di gola, e quindi riesco a parlare anche per ore senza ricorrere a rimedi particolari (pastiglie ecc.) Non ho altri consigli da dare, anche perchè ogni corpo è diverso. Io tengo un tono alto senza urlare, così la voce si sente ma si affatica meno. Poi, nel caso del canto, avere una bella voce non significa saper cantare. Il canto è passione, ce lo devi avere nel sangue. Io non ce l'ho... però so usare la voce per parlare!

Come si usa la voce col diaframma?
Il diaframma è basso, sopra l'ombelico. La voce di diaframma è quella che riceve la spinta da sotto, senza sforzo da sopra. La giola deve essere solo un passaggio, non l'inizio della parola.

La voce si utilizza diversamente in TV rispetto alla RADIO?
In realtà no, io la uso con la stessa tecnica. Però è lo spettatore che si pone in modo diverso, in TV c'è l'immagine quindi si fa meno caso alla voce, mentre in radio ci si concentra solo su di essa. Un saluto dagli amici di VOCI.fm e speriamo di risentirci presto.



ANDREA DELOGU: CENNI BIOGRAFICI
Andrea Delogu è nata a Cesena il 23 Maggio 1982. Come scrittrice, ha pubblicato nel 2014 il libro “La collina”, che ha venduto oltre 20.000 copie ed è stato ristampato 3 volte in soli 10 giorni. Il suo debutto in televisione lo si deve al programma “Mai dire lunedì”, a cui ha preso parte in veste di “letteronza”. Anche su Sky ha una carriera ricca di successi. Per oltre 5 anni ha condotto vari programmi sulla musica e “La Vetrina”, in diretta su Sky Uno. Al 2014 risale la sua conduzione di "Stracult" e di "Troppo giusti", in onda su RAI 2. Nel 2015 Andrea conduce il Premio internazionale del vino, in seconda serata su Rai 2. Nel 2016 è tra i conduttori radiofonici della diretta del Festival di Sanremo 2016 su Rai Radio 2. Inoltre, Andrea Delogu è voce di altri programmi radiofonici, sempre sulle reti RAI. La sua parentesi come cantante, la vede fondatrice con Barbara Clasa, del duo musicale "Cinema2" (anno 2003) famoso persino negli Stati Uniti d’America. Il duo è noto anche per far parte del cast di "Saturday Night Live". Andrea ha formato con Ema Stokhoma un altro duo, il Stokglogu. Il duetto ha partecipato a diversi programmi televisivi, tra i quali Jump! e Aggratis!

Andrea Perroni: l'intervista di VOCI.fm

Andrea Perroni torna “live” con il suo spettacolo “Dal vivo” stasera, venerdi 4 settembre 2020, a Ostia Antica (Roma), mentre si prepara a tornare anche a “Radio 2 Social Club” al via il 14 settembre. Ecco l’intervista di Patrizia Simonetti.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Andrea Perroni è un bluff. Non lo diciamo noi, ma lo dice lui stesso sul finale della nostra intervista dove parliamo di voce e della sua sorprendente capacità di “comandarla” e “trasformarla”, ma per sapere perché su autodefinisce scherzosamente così, dovete ascoltarla. Con l’artista romano abbiamo però parlato anche del suo ruolo a Radio 2 Social Club, dell’evoluzione della radio, delle problematiche dovute alla situazione Covid-Lockdown e soprattutto del suo spettacolo di questa sera, venerdì 4 settembre, al Teatro Romano di Ostia Antica, a Roma, dove riporta in scena “Dal Vivo”. La prima parte dello spettacolo si apre con la musica, poi si vira completamente facendo il verso ai personaggi caricaturali che sempre più affollano la città di Roma, per arrivare al monologo e alla rappresentazione sorprendente del talk-show Tiki Taka condotto da Pardo con la presenza di numerosi ospiti, tutti, conduttore compreso, imitati da Andrea Perroni. Il secondo tempo vede una atmosfera da concerto che lascia spazio alla celebre Gag “Hai capito chi è?” successo di Zelig.


Sketch, imitazioni, improvvisazioni, estemporaneità, musica, duetti surreali si avvicendano in uno show dal ritmo serrato che vede anche l’accompagnamento musicale di una band di cinque elementi. Andrea Perroni veste i panni dello showman trasformandosi da cantante ad attore, da comedian a puro comunicatore. Si ride di tutto e tutti soprattutto delle proprie vicende personali, ma sempre con un velo di indulgenza e senza la ricerca spasmodica della battuta a tutti i costi. Si scherza anche su tematiche spesso tabù della nostra società, riuscendo al contempo a dribblare qualsiasi tipo di volgarità e rendendo lo spettacolo appetibile, allegro e divertente per qualsiasi fascia di età. La dimensione teatrale è quella più adatta a questa tipologia di show perché permette ad Andrea Perroni di valorizzare le proprie caratteristiche che sono quelle di trascinare il pubblico senza seguire un percorso già tracciato, passando da registri popolari ad altri più raffinati e proponendo il teatro-canzone insieme al genere del varietà. Autore dell'opera è lo stesso Andrea Perroni che, ovviamente, metterà in scena anche i suoi cavalli di battaglia come “i concerti”, gag di successo in diverse edizioni di Zelig.Andrea Perroni inizia la sua carriera muovendo i primi passi nel mondo televisivo, a Colorado Cafè Live nel 2005 con l’imitazione che diventerà presto un tormentone, quella del conduttore sportivo Sandro Piccinini. Il successo ottenuto durante il programma di Italia 1 gli varrà l’ingresso come conduttore comico di “Guida al campionato” fino al 2009. L’anno successivo approda a Radio 2, all’interno del programma condotto da Luca Barbarossa, “Radio 2 Social Club”, che ancora oggi vede la sua partecipazione e che, negli anni, gli ha permesso di collaborare con Virginia Raffaele, Paola Minaccioni, Lucia Ocone e Neri Marcorè.


Tra le sue parodie radiofoniche spiccano quella di Giuseppe Cruciani conduttore a Radio 24 e dei cuochi di MasterChef, Carlo Cracco, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri. Nel 2011, nel corso della trasmissione Base Luna in onda su Rai 2, Andrea Perroni interpreta diversi ruoli nella trasposizione televisiva della finta soap opera Fiore Calabro, già proposta in radio dallo staff di 610, oltre alla parodia di Flavio Insinna. Nel 2013 comincia la sua esperienza a Zelig Off e, successivamente, a Zelig Circus nella prima serata di Canale 5. Durante la trasmissione, riesce a distinguersi per il suo divertente sketch “Hai capito chi è?”, all’interno del quale racconta in maniera originale, accompagnato dalla sua chitarra, come vengono vissuti i concerti a Roma, tra gli altri quelli di Pino Daniele, Biagio Antonacci, Gianluca Grignani, Eros Ramazzotti e Luciano Ligabue. Nel 2015 porta in scena al Teatro Sistina di Roma lo spettacolo “Siete tutti invitati”, mentre l’anno successivo scrive la sceneggiatura di “Live”. Nel 2017 interpreta il ruolo di “Er Pomata” nello spettacolo “Febbre da Cavallo” con la regia di Claudio Insegno, al Teatro Sistina di Roma, per poi tornare al mondo televisivo alla guida del programma di Rai2 “Fan Car-aoke” (2018). Al cinema lo abbiam visto in Il ritorno del Monnezza, regia di Carlo Vanzina (2005), L'allenatore nel pallone 2, regia di Sergio Martino (2007,) Tutte lo vogliono, regia di Alessio Maria Federici (2015).

Andrea Tagliabue presenta il "dizionatore"

Su VOCI.fm ospitiamo lo speakere voice-over  Andrea Tagliabue. Oltre ad essere un bravissimo professionista del microfono Andrea è l'inventore del "dizionatore", uno strumento di grande utilità per tutti noi che lavoriamo con la voce.
Basta inserire un testo per ottenere la corretta pronuncia dei vocaboli. E' per parlare di questo che Marco Picchio lo ha intervistato sul #sitodellevoci.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm un saluto da Marco Picchio! Con l’intervista di oggi, vi faremo conoscere colui che ha creato il "dizionatore". Dicendolo così, sembra un’invenzione tipo quelle di Archimede su Topolino e, invece, è qualcosa di vero e soprattutto di molto utile! Saluto Andrea Tagliabue, benvenuto sul #sitodellevoci!
Ciao a tutti

La prima domanda è d’obbligo. Che cos’è il dizionatore e come funziona?
Il dizionatore è uno strumento che accenta le parole, mette la pronuncia di "s" e "z", fornisce delle indicazioni generali su come leggere un testo con la corretta pronuncia. Un "Google translate" per speaker e doppiatori, in parole povere

È uno strumento che, quindi, sarà utilissimo per noi che lavoriamo con la voce. Ma come ti è venuta questa idea di realizzare il dizionatore?
Un pò di anni fa, quando ho iniziato a studiare dizione, ho visto che le regole erano molteplici ed anche i vocaboli da imparare tantissimi. Ho così pensato di darmi una mano per evitare di dover accentare manualmente parola per parola, visto che, comunque, gran parte dei vocaboli dovevo pronunciarli in maniera diversa da come ero abituato. L’unico metodo che mi è venuto in mente, visto che ho qualche competenza come programmatore, è stato quello di un software che, inserendo un testo, ti potesse restituire una corretta pronuncia dei vocaboli. Man mano ho caricato quelli più comuni, ho continuato a integrarli, ho aggiunto qualche regola e... siamo arrivati a una situazione abbastanza consolidata! Così ho pensato di renderlo fruibile a tutti…

Che potesse avere un'utilità anche per tanta altra gente che fa questo lavoro...
Esatto!


Senti Andrea, le segnalazioni degli utilizzatori saranno fondamentali per migliorare la qualità di questo servizio?
Si, come per il traduttore di Google (visto che l’ho citato prima), che qualche anno fa criticavamo perchè funzionava male e che poi, man mano, con le segnalazioni degli utenti è diventato più affidabile. Ovviamente non è una traduzione fatta da una persona, però comunque come guida, risulta indubbiamente utile

Mettendo insieme tutte queste categorie, quindi gli speaker, i doppiatori, i voice-over, quelli che fanno questo lavoro, alla fine ne uscirà fuori qualcosa di veramente completo.
Esatto! Si può arrivare ad un prodotto di riferimento

L’idea è geniale, senza dubbio, tanto che noi di VOCI.fm l’abbiamo trovata così interessante da creare un'aposita sezione per accedere direttamente al software tramite le nostre pagine. Basta cliccare qui.
Mi fa piacere!

E se qualcuno invece vuol cercarlo direttamente, attraverso il sito internet ufficiale, l’indirizzo qual è?
dizionatore.it

Perfetto, allora io ringrazio Andrea Tagliabue per questa interessantissima intervista e in bocca al lupo per il dizionatore!
Grazie mille VOCI.fm!

Annunci per lavorare in radio: vere opportunità?

Siete speaker e sognate di lavorare in radio? Di tanto in tanto su internet si trovano proposte di collaborazione professionale, sia per emittenti FM che WEB-RADIO. Ma fate attenzione, “non è tutto oro quello che luccica”. E potrebbe capitare qualche situazione un pò “strana” come questa di cui ci parla il nostro blogger Mario Loreti.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta subito lo speaker Mario Loreti

In genere, qui su VOCI.fm, vi parlo di cose di cui mi piace parlare: attrezzature, modi per preparare un demo efficace, recensioni di prodotti nuovissimi ecc.

Oggi invece vi racconto una cosa per cui eviterei volentieri di spendere parole, almeno in certi termini: i casting per lavorare in radio.

Non ce ne sono molti, non sono tante le persone che hanno la fortuna di vedere che qualcuno risponde ad una loro e-mail con l'indirizzo e un numero di telefono per un colloquio.

E, perdonatemi, forse non sono nemmeno troppe le persone disposte ad affrontare l'argomento pubblicamente: vanno cercate e trovate le parole giuste e poi il mondo della radio è piccolo piccolo, una certa dose di attenzione non guasta mai.

Sono d'accordo che si debba fare attenzione a non urtare la suscettibilità, sono completamente d'accordo sul fatto che ogni occasione vada vista come un'opportunità; tuttavia mi sembra giusto parlare di comportamenti che a mio avviso sono ai limiti della scorrettezza.

Immaginate di trovare un annuncio su un sito di settore: cercano uno speaker e questo è il vostro sogno, volete fare la radio in diretta da quando siete bambini, da quando vi divertivate a giocare col “Canta Tu” fingendo che vi ascoltasse qualcuno (il sottoscritto lo faceva!).

Dunque trovate l'annuncio: lo leggete interessati e scoprite che nella casella "compenso" non è stato inserito nulla. Fate radio e pubblicità per lavoro da una decina d'anni, il compenso non deve essere scontato ma almeno bisognerebbe parlarne, oppure specificare se si tratta di una realtà “no profit”... non si finisce mai di imparare, per cui uno potrebbe anche decidere di investire il proprio tempo... perchè no?

Non mi piace chi, quando mi manda un demo mi chiede subito "quanto mi dai"? Lo considero assolutamente poco professionale, prima di parlare di compensi aspetta almeno che ti dica se la demo mi piace e poi, dopo qualche chiacchiera, parliamo del vil-denaro.



Qualche giorno fa ho risposto ad un annuncio di una web-radio discretamente affermata, il nome già lo conoscevo. Non mi piace appunto parlare subito di denaro così sono andato a colloquio a Roma, per vedere di cosa si trattasse.

L'appuntamento era a casa del direttore della web-radio, ma l'ho capito dopo. Nulla di male, del resto una web-radio può non avere una sede fisica; entro e mi trovo seduto vicino ad altri 4 o 5 ragazzi, il direttore mi fa accomodare e continua il suo discorso fatto di parole come collaborazione, esperienza, sostenendo che non avrebbe insegnato ai ragazzi a fare la radio ma avrebbe dato un'opportunità per fare palestra, il che è di per se abbastanza incoerente: come vado in palestra se non so come usare gli attrezzi?

E poi, ciliegina sulla torta, lascia intendere in modo tutt'altro che velato un sentimento negativo verso un'altra radio su internet (screditare gli altri a cosa serve?) e fa capire che, per trasmettere sulla sua, gli speaker avrebbero dovuto versare dei soldi per pagare le spese di S.I.A.E., S.C.F., server e della sede fisica della radio.

Ora: siamo sicuri che screditare gli altri, parlare di visibilità e di collaborazione vantandosi di aver mandato a casa fior-fior di speaker e doppiatori che si erano presentati, sia proprio la chiave giusta per far partire un progetto?

La correttezza è un valore che, secondo me, dovremmo avere tutti: amici, specificate sempre nei vostri annunci eventuali compensi, o riconoscimenti di altro tipo, evitando alle persone di far perdere del tempo prezioso.

Faccio tante produzioni gratis ad amici e conoscenti, non è che per trasmettere io punti per forza al soldo; però voglio sentirmi libero di farlo per chi voglio e per persone trasparenti.

Voi cosa ne pensate? Vi sono mai capitate situazioni simili? Scrivetecelo QUI

A presto, dal vostro (oggi un pò deluso) Mario Loreti.
 

Barbara Marchand: la "Signora" della radio

Le nostre interviste sul mondo della voce non potevano che incrociare la favolosa carriera di Barbara Marchand, vera “Signora” della radio già dagli esordi a fine anni '60, nonché primissima iscritta a VOCI.fm. L'ha incontrata per noi il blogger Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio





Amici di VOCI.fm, un saluto da Marco Picchio. L’intervista di oggi è ad un personaggio femminile che ha dato tanto (e sta ancora dando molto) alla radio. Lei ha una bellissima voce calda e rassicurante, con una “erre francese” veramente unica: signori e signore... Barbara Marchand!
Buongiorno, mi piace la “voce rassicurante” che non avevo 40 anni fa perché ero una Disc-Jockey come tutti quelli che iniziavano ed iniziano ancora oggi. Adesso, con l’età, sono ovviamente diventata più intimistica, pur non perdendo la verve; e soprattutto so ancora cazzeggiare benissimo anch'io :-)

La “erre” è rimasta comunque ahahah..
E’ “quasi” voluta, sai perché? Perché io ho studiato italiano all’Università quindi, quando voglio, parlo benissimo e con le “erre” giuste; ma siccome i miei fan e ascoltatori mi hanno detto che piace molto, a furia di usarla è diventato un automatismo e quando faccio discorsi lunghissimi la “erre francese” torna fuori.

Barbara, innanzitutto ti comunico che tu sei stata la prima iscritta alla nostra community, la numero uno su VOCI.fm!
Mi ricordo bene, parecchi anni fa, questo sito mi intrigava e ho detto: “perché no?” Se poi posso dare un contributo... volentieri!

Certo e ti ringraziamo. Adesso raccontaci come sei approdata in radio, parliamo di “Radio Montecarlo”, l'emittente elegante per antonomasia!
Ero all’Università e studiavo già lettere italiane; la mia professoressa del Liceo era la mia vicina di casa e un giorno ci incontrammo per comprare il pane. La Signora, felice nel sentirmi dire che frequentavo proprio Lettere, mi propose di candidarmi a Radio Montecarlo, dove stavano cercando persone brave con l'italiano e con il francese. Io non sapevo neanche cosa fossero i microfoni e ho detto subito di no. Dopo qualche tempo, “metabolizzando”, ho richiamata la prof per chiederle il numero da contattare; chiamai la segreteria di Radio Montecarlo per parlare con il direttore, presi un appuntamento e feci un provino... tra l'altro disastroso :-)

I provini sono sempre un problema, l’importante è quello che viene dopo dai…
Esatto…e quindi la settimana successiva ricevetti una lettera con l’intestazione “Radio Montecarlo” che mi ufficializzava la diretta dalla settimana successiva, ogni pomeriggio tra le 14.00 e le 16.00. Mi sono detta: “ma che vado a fare????” :-)

E invece vedi che poi è stata la tua fortuna!
Certamente è stata la mia fortuna! Mia madre voleva che insegnassi, io avevo fatto domanda al Liceo di Monaco ma mi risposero che non c’era posto. Mia mamma insisteva dicendo “la radio... che sarà mai?”; io in verità venivo già pagata all’epoca e le chiesi di lasciarmi stare: avevo solo vent’anni e mi sono laureata mentre lavoravo a Radio Montecarlo.

Tu sei stata tra le prime grandi voci di “Rai Stereo Uno”, nel 1982, quindi proprio lo spartiacque tra la radio “vecchia” e quella di oggi. Raccontaci di questa tua entusiasmante esperienza, dei collaboratori dell’epoca e di quel periodo bellissimo.
E' stata veramente un'esperienza gratificante. La RAI mi chiamò anche perché avevo già fatto qualcosa in televisione, ovvero “Giochi senza frontiere sulla neve”, per l’Eurovisione. Il dirigente dell’epoca era Fabio Brasile, con cui sono ancora in contatto anche se è in pensione; mi disse di essere adatta a questa nuova esperienza ed iniziammo in coppia con Federico Biagione su "Rai Stereo Due". Era l’8 novembre 1982, la sigla diceva “il primo giorno di primavera”. Era effettivamente così: abbiamo lavorato sempre con le t-shirt a manica corta, perchè quell'anno era caldissimo. Sono stata in onda per i primi sei mesi, poi all’epoca c'era una legge per cui non si poteva lavorare più di un certo periodo nello stesso ruolo e quindi abbiamo fatto una sosta e poi ricominciato. Così fu per quattro o cinque anni; avevamo un seguito straordinario. Pensa che ancora oggi grazie a Facebook ho ritrovato fan del tempo e loro hanno ritrovato me.

Tu sei molto presente sui social e sei una grande provocatrice; so che c’è una cosa che non sopporti, ovvero i conduttori televisivi e gli speaker che commettono errori di dizione...
E’ vero, ma non per cattiveria, bensì per ignoranza di chi, con gli strumenti che ci sono oggi, non si sforza neanche di trovare la pronuncia andandola a cercare sul web. Ai miei tempi si doveva telefonare ai consolati o alle ambasciate per capire come dire per radio il nome di un nuovo politico, ad esempio. Ora con internet è tutto così facile che non capisco perchè qualcuno non lo fa!

Parliamo del presente, tu sei impegnata in un progetto sul web, ho visto che conduci una trasmissione su “Radio Video Music”, dico bene?
Certo, anche questa cosa nasce per caso, ma tu sai bene che il caso non esiste. Io ho una piscinetta a casa mia e me la sono fatta con tanto sudore; questa piscinetta ha un locale tecnico e io non ne capisco niente. I primi anni facevo venire una squadra ma mi costava un occhio della testa, così un giorno ne ho scritto su Facebook e mi si è presentato un signore che ha proprio una ditta di piscine. Si è offerto di aiutarmi, abbiamo lavorato con la presa diretta del telefono ed ho risolto il problema. Per sdebitarmi, visto che questo signore ha anche una piccola radio, mi sono resa disponibile per fargli dei jingle. Da lì è nato tutto e poi si è amplificato. Ora sto facendo una trasmissione bellissima, tra il culturale e il musicale, in lingua francese. Dura un'ora, la registro una volta ogni quattro settimane e va in onda il giovedì per tutto il mese. Poi non faccio solo questo: il martedì notte alle 02.00 sono on-air su “Border Nights Radio” con una rubrica che tratta di misteri; io amo molto la fantascienza e mi diverto molto.

Ringrazio Barbara Marchand per essere stata con noi qui su VOCI.fm, ce lo fai un saluto per tutti gli utenti?
Ma come no! Anzi, li invito a seguire VOCI.fm perché anche questo è un luogo deputato per la Radio con la “erre” maiuscola, realizzato da persone competenti. Faccio tanti auguri a chi si avvicina alla carriera radiofonica dicendo: “Fate attenzione, perché non è cosi facile come sembra!”

Chicco Giuliani: intervista alla voce notturna di Radio Deejay

Di notte nel Deejay Building non tutti dormono. Chicco Giuliani e Vittoria Hyde sono in onda su Radio Deey con "Nightcall", trasmissione che cattura l'attenzione di tutti coloro che sono svegli tra le una e le tre. Ecco l'intervista di Marco Picchio a Chicco che ci  ha raccontato di questa affascinante esperienza.

Conosciamo la speaker Catia Minguzzi

Su VOCI.fm oggi conosciamo la bravissima speakere voice-over Catia Minguzzi. Vive in Emilia Romagna e vanta un curriculum di tutto rispetto con tante esperienze nel mondo della radio. Grazie al suo home-studio può collaborare anche con aziende e studi di registrazione in tutta Italia. Ecco l'intervista di Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, un saluto da Marco Picchio! Oggi vi presentiamo un'altra bella voce femminile: lei è una della radio a tutti gli effetti e vuole farsi conoscere dalla grande community del #sitodellevoci. Dalla splendida Emilia Romagna arriva Catia Minguzzi, benvenuta!
Ciao Marco, grazie per avermi ospitato.

Noi stiamo dando un'occhiata al tuo curriculum e davvero possiamo dire “la radio: che passione!”. Tutto è cominciato nel 1987, raccontaci un pochino, dai!
Si può dire che in quell'anno ho preso in mano la mia vocazione in modo concreto, perché poi, se vogliamo tornare indietro nel tempo, già a sei anni avevo questa predilezione per la radio, infatti io non mi sono fatta regalare le classiche bambole bensì una radio, e questo ti dice tutto. In casa mia la radio non esisteva e l'ho portata io.
 

In questo lavoro tutti abbiamo iniziato così, io per esempio costruivo i trasmettitori, avevo il saldatore, già da piccoli manifestavamo questa tendenza! Poi com'è proseguita la cosa?
Beh, come dicevi tu nel 1987 ho avuto la possibilità di cominciare a fare qualcosa, avere due miei programmi nella radio del mio paese fino al 1992, anno in cui purtroppo chiuse anche perché arrivò la legge Mammì che mise in difficoltà molte piccole radio. Poi passai a un'altra radio locale più grande dove proseguii il mio percorso, poi ho collaborato con varie radio a livello sia locale che regionale, poi mi fermai per un pò a livello radiofonico, anche se continuavo a frequentare spettacoli, manifestazioni e concorsi. 

Quindi tu sei anche una presentatrice?
Assolutamente sì, ho scoperto circa quindici anni fa che mi piace e questa attività la porto avanti di pari passo con la radio.

Tu hai avuto anche esperienze abbastanza recenti per quanto riguarda il discorso delle web-radio, poi vedo che nel 2017 hai partecipato al concorso come “miglior voce femminile del web”, e hai vinto!
Si, ed è proprio vero che le cose arrivano quando meno te le aspetti! Essendo il mio mondo avevo deciso di partecipare come visitatrice, poi per gioco mi iscrissi e alla fine vincere fu per me una sorpresa incredibile, perché essendo un concorso a livello nazionale mi ha dato grande gioia. 

Come ti vedi in un ruolo diverso da quello della conduttrice radiofonica, come per esempio quella di voice-over, voce per la pubblicità?
Mi piace lavorare con la mia voce, non solo come speaker radiofonica ma anche come doppiatrice o voce per racconti, insomma la mia grande passione è “comunicare”.

Vedo che hai anche fatto un corso di doppiaggio!
Certo, sappiamo che può sembrare un lavoro facile ma non lo è, quindi bisogna prepararsi ed ho ritenuto giusto fare tutti i corsi necessari. 

Immagino che come la maggior parte di noi che facciamo questo bellissimo lavoro (che poi è più una vocazione che un lavoro!) anche tu sia attrezzata con un tuo home-studio?
Ovviamente sì, ho la possibilità di lavorare da casa, mi agevola molto perché riesco a gestire una produzione nel giro di poche ore. 

Bene, a questo punto ringrazio Catia Minguzzi per essere stata nostra ospite, e ricordo a tutti che potete visionare il suo profilo VOCI.fm cliccando QUI. Catia, grazie e buon lavoro, a presto!

Coverland: Michele Frondiani su Radio Sound

Questo appuntamento con “Guarda che ti Ascolto” è dedicato ad un'emittente FM emiliana: Radio Sound. Il nostro blogger Roberto Arricale, si sofferma all'ascolto di “Coverland”, la trasmissione curata dallo speaker Michele Frondiani. Ascoltate la sua recensione.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta subito lo speaker Roberto Arricale

Sono le 17.15 di un pigro martedì e vediamo un pò chi ha voglia di farsi vivo attraverso le frequenze in FM o il web; lo streaming-audio ormai sempre di più si impone sulle antenne e ci facilita il lavoro di ricerca di validi esponenti del “mondo delle voci” che popolano le emittenti italiane.

Sono in questo momento orientato verso la regione Friuli Venezia Giulia e continuo ad imbattermi su radio a programmazione non-stop tra un brano dei Beach Boys e uno degli U2; ma ad un certo punto ecco alcune notizie sportive, uno stacco radio e l’incalzare di un brano italiano cantato da L’Aura dal titolo “La meccanica del cuore”.

Anche in questo caso nessuno in conduzione ma una sequenza di brani e stacchi che ci costringono ad una nuova ricerca con cambio di regione; ci troviamo ora in Trentino sperando di essere più fortunati, ma niente da fare… purtroppo la conduzione in diretta latita e ci tocca volare verso altri lidi in pò più a sud: indovinate un pò dove ci siamo fermati per una pausa? A Codigoro in provincia di Ferrara ed è qui che alziamo il volume su “Can’t find my way home” un classico del 1969 dei Blind Faith in una versione molto bella dei Spin One Two: il programma in onda su “Radio Sound” si chiama proprio “Coverland” e ci fa sentire rifacimenti di brani e ri-arrangiamenti vari che spaziano tra i generi più diversi.

In conduzione una voce maschile che rappresenta in pieno lo speaker di tipo musicale con informazioni e presentazioni legate agli artisti espresse in un tono tranquillo e amichevole. Una bella opportunità di ascolto alternativo con una playlist molto imprevedibile che offre un viaggio originale nel mondo delle cover.

Il nostro conduttore protagonista di questo appuntamento di “Guarda che ti ascolto” si chiama Michele (Frondiani), molto semplicemente, ed è on-air tra le 18.00 e le 19.00: dopo tanto non-stop girando qua e là... la costanza ci ha premiato e abbiamo trovato qualcosa di curioso che ricorda un modo libero di fare radio come ai vecchi tempi, dove la playlist predefinita e omologante lascia spazio alla passione ed al piacere di condividere altre cose in altro modo.

Michele su Radio Sound conduce "Coverland" dagli studi di Codigoro in provincia di Ferrara, ecco quanto abbiamo ascoltato con piacere e curiosità; naturalmente sul web potete ascoltarlo anche voi se non siete nella zona di copertura dell’emittente in FM. Speriamo di trovare più spesso realtà locali con trasmissioni di questo genere, capaci di uscire per quanto possibile dalle strade principali o, come si suol dire, dal solito "mainstream”. Rimango in ascolto e ci aggiorniamo con il prossimo viaggio.

Ne sentiremo delle belle, locali o meno che siano.

Articolo a cura di Roberto Arricale

Da Radio Azzurra Valentina Celi e Elena Cavallini

Ritorna la nostra rubrica dedicata alle radio del Belpaese, sempre ricco di realtà locali e nazionali che ogni giorno fanno compagnia a milioni di italiani non solo in Italia ma anche nel mondo, grazie allo streaming via web. Roberto Arricale tocca oggi le Marche, mettendosi all'ascolto di Radio Azzurra, emittente dallo spirito locale ma dai grandi numeri (non a caso sul podio delle più ascoltate in regione!). In onda, le voci fresche delle speaker Valentina Celi ed Elena Cavallini, protagoniste di questo appuntamento “Guarda che ti ascolto” sul #sitodellevoci.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Roberto Arricale


Benvenuti da Roberto Arricale, per “Guarda che ti ascolto” su VOCI.fm, mi aggiro quatto quatto per la Regione Marche e in fm mi capita di sentire due fresche e divertite voci femminili che accompagnano tra una canzone e l’altra il pomeriggio di Radio Azzurra, emittente radiofonica locale con sede a San Benedetto del Tronto. La musica è di tendenza pop e in particolare la sequenza è di brani italiani e successi internazionali tra il rock e la dance del momento con spazi pubblicitari e una programmazione molto dinamica. Guardando il sito della radio riesco poi a vedere di chi si tratta; sono infatti le voci femminili di Valentina Celi ed Elena Cavallini, in onda dal lunedi al venerdi con la trasmissione “Bomberoad”.

Impostazione sorridente, tante curiosità, gossip e attualità leggera per un ascolto rilassante, nella più bella tradizione della radio del territorio che si fa sentire vicina ai propri ascoltatori con la comunicazione degli eventi e delle iniziative legate alla zona di copertura in modulazione di frequenza. Il target è molto ampio e si rivolge ad un pubblico giovane ma senza necessariamente escludere i meno giovani, offrendo nel suo palinsesto trasmissioni di vario genere e indirizzabili agli ascoltatori di età diverse nell’arco dell'intera giornata. L’audience radiofonica stessa è cambiata nel corso dei decenni avvicinando di molto le generazioni in fatto di gusti musicali e preferenze, anzi spesso sono i più giovani che vanno alla ricerca dei vinili dei padri per scoprire importanti cose del passato.

Radio Azzurra di San Benedetto del Tronto sembra aver capito la questione proponendo una radio moderna con delle buone basi che caratterizzavano le radio di un tempo. Del resto, anche gli ascolti in generale promuovono la radio oggi più di ieri a dimostrazione che l’emittenza radiofonica è sempre giovane e attuale con la tecnologia che ne facilita l’interazione e la facilità di fruizione. Le voci di Valentina, Elena ma anche quella della terza voce femminile della radio (Debora Bizzarri, che notiamo nella sezione staff del sito ufficiale), sono con quelle dei vari colleghi maschi del team di Radio Azzurra, la testimonianza dell’affiatamento e della passione che costituiscono le fondamenta dell’energia che ogni giorno viene espressa da questa emittente marchigiana. In “Guarda che ti ascolto”, su VOCI.fm, non ce la siamo fatta sfuggire e ne abbiamo parlato con piacere come sempre, perché noi giriamo e ci sintonizziamo qua e là per scoprirne delle belle. Alla prossima e fatevi sentire, mi raccomando... ON-AIR!
 

Avete programmi radiofonici da segnalarci? Scriveteci subito

                                                                                                                                                                                                          Articolo a cura di Roberto Arricale

E voi come ve la cavate con il sottotesto?

Per chi lavora con la voce il “sottotesto” è un elemento importantissimo per far arrivare un messaggio preciso... in un modo altrettanto preciso. E' la famosa "comunicazione non verbale”, alla base dell'attività di un attore, di uno speaker e di un doppiatore. Con Angelo Oliva ne scopriamo caratteristiche e modi d'uso. 

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speakerAngelo Oliva
 

Cos’è il “sottotesto”?

E’ l’elemento, la parte fondamentale del processo comunicativo.

Il termine indica tutta quella parte di informazione che non è codificata in modo scritto, ma che arriva allo spettatore, o ascoltatore, tramite la recitazione dell’attore.

Il significato che si cela sotto le battute di un dialogo e i gesti che lo accompagnano.

Tre sono gli elementi importanti che costituiscono il "sottotesto":

1. Il testo

2. Il contesto

3. Il sottotesto

Il primo è abbastanza chiaro: sono le parole scritte; il secondo è l'ambiente nel quale avviene lacomunicazione.

Questo elemento ha sempre la sua rilevanza per diversi fattori.

Provate a pensare ad una discussione con il vostro partner. C'è differenza se avviene in casa oppure in un locale pubblico? In linea generale si!

Il terzo, cioè il “sottotesto”, è rappresentato da tutti gli elementi della comunicazione che pensiamo ma che non diciamo.

E' nel “sottotesto” che ritroviamo la comunicazione non verbale, il linguaggio del nostro corpo. Cioè, la comunicazione para-verbale, ossia le intonazioni, il tono, il timbro, le sfumature della voce, ecc.

Il “sottotesto” è spesso l'elemento più importante dell'atto comunicativo e quello che rivela il vero significato di ciò che si dice.

Facciamo un esempio:

(in ufficio)

Datore di lavoro: “Allora, ci sbrighiamo con quella pratica?”

Risposta: “Mi scusi, mi attivo subito.”

sottotesto”: “Dai… armati di santa pazienza per non farti licenziare. Mi fa lavorare 12 ore al giorno e si lamenta pure?”

Altro esempio:

(incontriamo un amico)

Noi: “Ma che bella cravatta che indossi? Con il calzino bianco poi, è il massimo!”

sottotesto”: “ Caspita! Dimmi dove l’hai comprato che ci vado subito”

Oppure:

Noi: “Ma che bella cravatta che indossi? Con il calzino bianco poi, è il massimo!”

sottotesto”: “Diciamo che hai aperto un armadio a caso e ti sei vestito al buio.”

Come abbiamo osservato negli esempi, il “sottotesto” nasce dalla combinazione della personalità e dei sentimenti del personaggio in uno specifico contesto. Senza contesto, senza un pensiero e senza personaggio, non può esistere “sottotesto”. Il significato, quindi, può essere compreso solo conoscendo bene la storia e i personaggi che la popolano. Se questa consapevolezza viene meno, verrà a mancare la trasmissione di una parte essenziale del dialogo, quindi della comunicazione.


In che modo il “sottotesto” è amico dei professionisti della voce?

L’uso del “sottotesto” permette all’ascoltatore di comprendere meglio gli aspetti di un personaggio, le motivazioni, le paure, i pensieri che lo attraversano. Questo consente di creare empatia con chi ascolta. Senza “sottotesto”, i dialoghi suonano meno autentici. Ciò che non diciamo, le frasi lasciate in sospeso, le domande senza risposta e i segnali extra-verbali, spesso trasmettono maggiori informazioni delle parole che pronunciamo.

Come nasce il “sottotesto”?

Potremmo dire che il sottotesto nasce dal “pensare” a ciò che il testo scritto non esprime, ma che lascia intuire. Il sottotesto è “vedere” con chiarezza la scena che stiamo interpretando, tenendo conto di alcuni aspetti fondamentali, come:

- I dettagli sensoriali dell’ambiente descritto nel testo;

- Le motivazioni che animano il personaggio;

- Il tono, l’inflessione, la postura, l’espressione del viso e tutti gli aspetti del personaggio da interpretare.

In sostanza, se siamo entrati in sintonia con il personaggio - anzi dobbiamo esserlo - capiremo quali battute possono essere espresse in modi “meno ovvi”.

Come possiamo imparare ad usare il "sottotesto"?

Ascoltando le persone parlare e cercando di capire “cosa c’è sotto”.

Esercitandoci a non dare sempre ai nostri personaggi, alle nostre letture, ai nostri dialoghi e alle nostre interpretazioni, un andamento “lineare”.

Adesso che conoscete il “sottotesto”, gli presterete più attenzione? 

Effetti sonori e plug-in a noleggio su Splice

Ad Agosto si va tutti in ferie. Da cosa non lo so, visto che il mio lavoro è anche la mia passione ma tant'è, mi sono preso anch'io un pò di pausa. Torno a scrivere per il blog di VOCI.fm e vi segnalo una bella scoperta, che ho fatto proprio in questi giorni: si chiama “Splice” ed è il sito degli effetti sonori per le nostre/vostre audioproduzioni!

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Mario Loreti

Splice è un sito web da cui si possono scaricare effetti sonori di altissima qualità, FX per l'imaging della propria emittente, preset per i vari plug-in e strumenti utili per chi usa regolarmente una daw (digital audio workstation).

Il motto di Splice è infatti "Up and daw"; gli elementi scaricati possono essere trascinati / installati nel proprio software di registrazione e quindi sono immediatamente utilizzabili.


I file scaricabili da Splice non sono gratis, ma costano poco: con poco più di 7 dollari al mese si possono scaricare 100 elementi tra effetti sonori, loops, one-shots ed esistono piani con più crediti che ci consentono di risparmiare ancora. Ogni credito ci permette di scaricare un elemento tramite un'interfaccia semplicissima, ogni volta che inviteremo qualcuno ad iscriversi tramite il nostro link ci verranno dati 100 crediti per poter scaricare gratuitamente 100 elementi.



Mentre scrivo sto dando uno sguardo al catalogo degli effetti del sito. Per accedere alla trial di 14 giorni bisogna immettere i dati della carta di credito (cosa secondo me non proprio gradevole), ma ci si può cancellare in ogni momento e soprattutto se si invitano persone si hanno crediti bonus, per cui tanto vale provare, anche perchè per la radio e gli spot ci sono diverse cose che già uso nei progetti per i miei clienti. In modalità trial, si possono scaricare solo i file che costano 0 crediti, solo cioè quelli messi a disposizione gratuitamente, che comunque sono abbastanza e soprattutto di ottima qualità.

Oltre a suoni e loops, Splice cavalca l'onda del software a noleggio. Da qualche anno infatti alcuni software costosi possono essere noleggiati pagando cifre mensili irrisorie e poi li si può riscattare una volta raggiunto il prezzo reale. Splice offre la possibilità di noleggiare tantissimi plug-in seguendo proprio questo concetto; con la formula "rent to own" è quindi possibile permettersi anche synth costosi come “Serum” (tra i più popolari). Un'altra caratteristica interessante di Splice è la possibilità di collaborare con numerosi utenti grazie alla funzione "studio".


L'applicazione desktop di Slice consente infatti di usufruire di uno spazio illimitato e gratuito per memorizzare i vari file audio da noi prodotti e scambiarseli più facilmente con altri: una specie di Dropbox dedicato al mondo dell'arte.



Vi siete incuriositi e volete provare Splice? Iscrivetevi a questo link:e, mi raccomando, fateci sapere se avete trovato utile questo articolo e soprattutto per cosa userete i file scaricati da Splice, ci farà piacere! Se poi vorrete anche farci ascoltare qualcosa ancora meglio... c'è sempre da imparare del resto, non trovate?

Voi che effetti sonori usate per le vostre produzioni? Quali sono le vostre fonti? Svelateci qui i vostri segreti, ci sentiamo particolarmente ficcanaso :-)
 

Enrico Ruggeri su VOCI.fm

Parlare di voce con una “grande voce”, a 360°: Enrico Ruggeri. Da 40 anni il suo timbro inconfondibile lo ha reso unico come cantante ma non solo. Dal 2015 è anche conduttore della trasmissione giornaliera di Radio 24 “Il falco e il gabbiano”. Lo ha intervistato per VOCI.fm il blogger Angelo Oliva.

Intervista realizzata da Angelo Oliva


Su VOCI.fm siamo con Enrico Ruggeri.
Ciao a tutti.

VOCI.fm si occupa di voci ed in questo periodo di interessanti se ne sentono davvero poche. La tua Enrico la tua la ascoltiamo sui dischi ma anche in radio (Radio 24), visto che conduci un programma interessantissimo dove racconti storie. E la tua voce fa la differenza.
Ti ringrazio, è un programma che mi incuriosisce, mi diverte perché scopro un sacco di cose ed in fondo asseconda la mia vocazione, che è quella di raccontare qualcosa agli altri; lo faccio con la musica, con i libri... e in radio è molto divertente.

La differenza che c'è nel raccontare e nello scrivere, esiste oppure no?
La differenza fondamentale è che quando scrivi una canzone ti sottoponi ad un rito collettivo, cioè la canzone verrà ascoltata da tante persone e nella migliore delle ipotesi anche cantata da tutti. Quando scrivi sei un due, perché chi legge è presumibilmente solo, quindi hai un rapporto diretto. Quando scrivi hai meno pudore, vai a scavare di più, è come quando racconti una cosa ad una cena dove sei in dieci, oppure ti apparti con una persona e parli da solo con lei.

Tu hai caratterizzato la tua musica e il tuo modo di essere con questa voce, è importante, fa la differenza?
Beh, tutto quello che è personale fa la differenza! Devo dire che a me capita di chiamare un taxi e la signorina dall'altra parte mi riconosce per la voce oppure che qualcuno dica “ma non so se è lui” poi mi sentono parlare e dicono “ah ma allora sei tu”, quindi è una fortuna avere una voce che ti caratterizza, sicuramente un buon gradino di partenza.

Che tipo di consiglio daresti ad un giovane che si vuole approcciare nello scrivere una canzone o un racconto, cosa dovrebbe sicuramente fare?
Curare la personalità. La storia dimostra che quelli che ce l'hanno fatta, ce l'hanno fatta soprattutto perché stavano attuando una cosa che in quel momento nessuno stava facendo in quel modo. Quindi consiglio di avere il terrore di assomigliare a qualcun altro, è la prima qualità che devi avere.

Vedo che in realtà, proprio come un ragazzino, con la stessa grinta sei ritornato con i Decibel. Come si fa ad avere ancora tutto questo entusiasmo dopo che hai già fatto veramente tanto?
Bisogna essere curiosi, non accontentarsi, sapere dire di no, non pensare ai soldi, perché molto spesso in una posizione come la mia le cose più divertenti sono quelle che ti pagano meno. Fare anche una scelta di vita, uno dirà “beh, capirai, fai presto a parlare! Però è anche vero che se non sei ingordo dal punto di vista economico, la vita te la puoi godere meglio”. Voci.fm ciao! Ecco la mia (voce)
.


ENRICO RUGGERI: CENNI BIOGRAFICI 

Enrico Ruggeri nasce a Milano il 5 Giugno 1957. Gli inizi della sua carriera musicale risalgono al 1972 quando, a soli 15 anni di età, fonda il suo primo gruppo che, in continua evoluzione, diventa nel 1977 la famosa band “Decibel”. Da lì in avanti sarà una escalation invidiabile di primi posti in classifica, soprattutto come solista. Enrico Ruggeri è autore ed interprete di pietre miliari della musica italiana: Mistero, Peter Pan, Primavera a Sarajevo, Si può dare di più (cantata con Gianni Morandi ed Umberto Tozzi - brano vincitore del Festival di Sanremo 1984), solo per fare alcuni esempi. E' suo il testo de "Il mare d'inverno”, hit di Loredana Bertè, ispirato alla città di Marotta (Marche PU). Alla sua opera di musicista, Enrico Ruggeri affianca l'attività di scrittore, poeta, attore, conduttore televisivo e speaker radiofonico. E' sua la voce della trasmissione “Il falco e il gabbiano” in onda dal 2015 sulle frequenze di Radio 24.

Enzo Sangrigoli intervista all'editore e voce di Radio Flash

Oltre 1000 i giornalisti accreditati quest'anno al Festival di Sanremo tra sala stampa Ariston Roof e Sala Stampa “Lucio Dalla” allestita al Palafiori. Tra le centinaia di testate radiofoniche, televisive e web c'è anche Radio Flash di Enzo Sangrigoli che si avvale di un potente alleato per il suo lavoro. Tutto nella video intervista realizzata a Sanremo per VOCI.fm da Patrizia Simonetti

Fabio Treves: bluesman on-air su Lifegate

Lo zapping di “Guarda che ti ascolto!” e del nostro blogger Roberto Arricale puntano dritti verso un progetto editoriale diverso dai soliti: "Lifegate", il network mediatico fondato ad inizio millennio dall'imprenditore Marco Roveda (Fattoria Scaldasole) la cui mission aziendale è lo sviluppo di strategie di mercato ecosostenibile. Un portale da guardare, leggere e, appunto, ascoltare, grazie alla radio fm, web e ai podcast. Tra questi, ci ha colpito in modo particolare la trasmissione “Life in blues”, condotta dal bluesman Fabio Treves.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Roberto Arricale

In “Guarda che ti ascolto!” si cerca e ricerca tra le radio italiane qualche voce in diretta e, se non lo fosse, anche il podcast ci attrae con la sua comodità di utilizzo.

Parliamo di chi parla e prolunghiamo la comunicazione attraverso il web e VOCI.fm in modo da allargare la diffusione e condividerla con chi ci segue.

Ci troviamo questa volta nell’ambito di un progetto radiofonico fatto di contenuti molto diversi dalle emittenti in fm che lottano per la classifica degli ascolti.

Si chiama “Lifegate” e propone musica alternativa e rubriche di varia natura da scoprire con calma e tutt’altro atteggiamento rispetto ad un ascolto di routine tipico di chi si sposta in macchina per brevi tragitti o tiene la radio in sottofondo senza soffermare troppo la propria attenzione su ciò che lo speaker sta dicendo.

In questa radio, il flusso di programmi è ricco di temi culturali che puntano a contenuti letterari, artistici, sociali e musicali che per la loro peculiarità sono opportunamente catalogati e archiviati in comodi podcast.

Stiamo curiosando nella sezione dei programmi-radio e troviamo un pò di storia del blues grazie alla intraprendenza e alla passione di Fabio Treves che ci porta a viaggiare con i musicisti che ne hanno costruito le basi: una trasmissione che offre dei buoni motivi per riapprezzare la musica del passato e far conoscere alle nuove generazioni i classici.

Anche questa è radio: un saggio utilizzo delle nuove tecnologie e della rete per arricchire un sito interattivo e multimediale che si legge, si guarda e si ascolta: quindi non solo radio ma un vero e proprio portale con tanti contenuti che possono soddisfare gli interessi più svariati di ascoltatori che diventano fruitori.

Lifegate è il nome della particolare emittente che abbiamo incrociato questa volta e “Life in blues”, condotto dal bluesman Fabio Treves ci ha portato in Inghilterra dal mitico John Mayhall per ritrovare il piacere di una musica senza tempo.

Playlist che potete trovare anche su Spotifya dimostrazione delle tante possibilità di interazione che oggigiorno i media possono attivare.

Con “Guarda che ti ascolto” non si finisce mai di girare tra mille frequenze e infiniti link presenti nel web e questo vagare ci diverte e ci permette di fare conoscenza con tanti speaker entusiasti di mettersi davanti ad un microfono per diffondere musica, parole ed emozioni.

Alla prossima, ne sentiremo delle belle.

Avete programmi radiofonici da segnalarci?Scriveteci subito

 Articolo a cura di Roberto Arricale

Fabrizio Silvestri su VOCI.fm

Conosciamo un altro iscritto al #sitodellevoci. Marco Picchio ha videointervistato il conduttore radiofonico e autore radioTV Rai Fabrizio Silvestri. Conosciamo il suo percorso professionale che lo ha portato recentemente anche a produrre il podcast "L''uomo con la radio".

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, buon pomeriggio da parte di Marco Picchio. Continuano le mie interviste, l’ospite di oggi è Fabrizio Silvestri che saluto.
Ciao, grazie per l’invito.

Iscritto chiaramente a VOCI.fm, speaker autore di programmi radiotelevisivi Rai, un curriculum lunghissimo che mi sono letto con attenzione.Inizierei parlando delle tue esperienze come autore di programmi televisivi in Rai: “La vita in diretta”, “Una Mattina”, “Telethon”, cose importanti.
Si,io ho iniziato in Rai ormai 20 anni fa, è stata la mia prima esperienza.Sono entrato nella famigliaRai per casualità, perché all’epoca facevo l’ufficio stampa perl’associazione nazionale maestri di ballo e mi occupavo di eventi nazionali e internazionali. Inviai a “La vita in diretta” (Raidue) un comunicato stampa, mi chiamarono subito e di lì è partita la mia collaborazione con Raidue prima, poi Raiuno, dove sono rimasto per circa 17 anni e sono tornato su Raidue e attualmente su RaiNews 24.

Quindi è stata un pò, a parte le tue capacità che senza dubbio ci sono, anche un pò di fortuna!
Io devo dire di si, per me vale il detto “trovarsi al momento giusto con la persona giusta” perché se quel comunicato fosse finito in mano ad un altro redattore che non si occupava di quella materia, l’avrebbe cestinata; è capitato proprio in mano ad una collaboratrice che poi è diventata la mia più grande amica: Laura Muzzupappa e da lì è iniziato il mio percorso Rai. Ad esempio, ne “La vita in diretta” ero l’autore delle esterne, curavo i collegamenti con il mondo fuori dallo studio; quelli erano gli anni di Michele Cucuzza, anni d’oro dove appunto “La vita in diretta” faceva il 31%, oggi sono dati impensabili ma semplicemente perché c’è una parcellizzazione con il digitale terrestre, il digitale ha frammentato tanto la frequenza classica che poteva essere assegnata ad una sola rete, adesso c’è molta concorrenza, c’è la d’Urso, vedo che il buon amico Alberto Matano sta andando veramente molto bene anche nella sua avventura come “singolo”.


Per quanto riguarda la radio invece sei autore anche nel settore radiofonico?
È il mio primo vero grande amore, sono sempre stato certo e sicuro che la radio viveva e continuerà a vivere, io ho iniziato a fare radio a 11 anni in una radio locale, eravamo nel pieno Far-West, come ricorderai bene anche tu negli anni 70. Mi chiamavano per leggere le favole alla radio alle 4 di pomeriggio, però questa cosa a me non faceva impazzire quindi saltavo le pagine perché avevo 4 brani da annunciare. Da lì sono passato alla prima rete regionale che era “Radio Stella”, ancora esistente. A 18 anni ho finito le scuole superiori e mi sono trasferito a Roma per l’università, dove ho iniziato a lavorare con le radio romane, da “Centro Suono”, “Rdn” fino alla televisione. Però la radio l’ho sempre fatta, mi è sempre piaciuto stare dietro al microfono e sostenere le nuove generazioni; anche questo è un progetto che va avanti da sei anni e mi occupo solo di etichette indipendenti di giovani emergenti che in ogni puntata sono sul nostro palcoscenico radiofonico, salgono, si esibiscono e noi li conosciamo e una volta al mese abbiamo invece la monotematica, l’appuntamento con il big della canzone italiana, al telefono con noi.

Bello, ti faccio un’ultima domanda: parliamo di podcast che sono oggi uno dei più potenti canali di comunicazione anche noi di VOCI.fm siamo presenti sulle principali piattaforme. Tu gestisci un podcast che si chiama “L’uomo con la radio”!
Esatto, sono approdato al podcast da qualche mese, nel periodo della pandemia. Io incontro anche lì personaggi famosi, dall’arte a tutto tondo, la mia annunciatrice personale è la cara amica Maria Giovanna Elmi che ho rimesso al lavoro come annunciatrice non televisiva ed è venuto fuori questo programma che spero piaccia e cominci a decollare. Inoltre, sempre nell'ultimo periodo, ho creato anche una testata giornalistica dedicata all’arte, che si chiama “TuttoBallo20”.

Fabrizio, ci siamo detti tutto quanto chiaramente, Invito ovviamente chi ci segue a cercare su VOCI.net il tuo profilo, con i contatti, le esperinze, showreel ecc. Grazie per essere stato con noi!
Grazie a te Marco per avermi invitato, complimenti per questa bellissima iniziativa di VOCI.fm e chissà ci ritroveremo su qualche frequenza. Ciao!


Federica Minia, speaker Metro Lilla, su VOCI.fm

Chi gira per Milano in metropolitana, sulla linea "Lilla Bignami", non potrà non essere colpito dalla bella voce femminile diffusa dagli altoparlanti, che informa sulle direzioni dei treni, sulle uscite consigliate ecc. VOCI.fm incontra proprio lei, la speaker ufficiale della "Metro Lilla": Federica Minia, giovane web-reporter dal carattere deciso e solare. Con il nostro blogger Angelo Oliva, ci racconta la propria esperienza, il suo amore per la voce e qualche dritta per approcciarsi a questa professione.

Intervista realizzata da Angelo Oliva 


VOCI.fm, “Metro Lilla Milano” e noi abbiamo la sua voce: Federica Minia!
Ciao Angelo, ciao a tutti! Si, sono la voce della Metro Lilla ormai da qualche anno ed è stata una gioia che Milano mi ha regalato quando sono arrivata.

Senti, com’è andare in metropolitana ed ascoltare la propria voce?
In realtà la "Lilla" non la prendo quasi mai, però quando la prendo faccio un video in cui ci sono io che non parlo, però “mimo” la mia voce che si sente in sottofondo; questo lo confesso :-)

Senti Federica,da te che sei una speaker “professionista”, com’è lavorare con la voce?
Credo sia una delle cose più belle, perché regali emozioni alle persone che ascoltano. Perché la voce è emozione, attraverso di essa puoi far vedere se sei nervoso, triste o felice. Per cui è una grande soddisfazione riuscire ad arrivare a dare dei messaggi attraverso la voce. È bello, è figo.



Quanta preparazione ci vuole per arrivare a lavorare con la voce?
Tanta! Ci vuole consapevolezza. La maggior parte dei lavori, in realtà credo tutti i lavori al mondo, si fanno con tanta consapevolezza. Per utilizzare la propria voce è necessario studiare. Io sono una di quelle “vecchio stampo” che pensa che per fare qualcosa bisogna studiare. Quindi, studiando avrai maggiore consapevolezza, in questo caso del diaframma, della respirazione, del suono che si emette e riuscirai a fare sempre meglio.Secondo te, è importante avere di base una buona voce, oppure è meglio coltivarla col tempo?
La mia prima insegnante di canto mi diceva: “Noi siamo tutti intonati! Solo che poi, crescendo, scordiamo come si parla, come si canta, come si urla...”. Per cui, voglio credere ancora a questa affermazione. Poi credo non esista un timbro “migliore”, perché nel campo della pubblicità, della televisione e del doppiaggio ci sono tantissime voci, tantissimi timbri e non è detto che un timbro che non piace a me non possa essere utilizzabile o non ci si possa lavorare. Basta studiare e avere consapevolezza di sé, poi si può fare tutto!

Tra l’altro vorrei dire che non si sente proprio la tua inflessione siciliana...
Palermitana sono :-) Adesso si è sentito? Studiando sono riuscita ad eliminare un po’. È ovvio che se voglio parlare in palermitano riesco. Perché, poi, la cosa bella è riuscire a scindere le due cose, no? E soprattutto a conservarle. Tutti i dialetti d’Italia (ma in generale di tutte le lingue) sono fondamentali. Per cui, parliamo in dizione corretta, però teniamo anche le nostre basi. In questo caso... il mio palermitano!

Come può una voce riuscire a partire dal proprio paese ed arrivare a Milano sulla metropolitana? Chiaramente sto scherzando, ma un consiglio per chi vuole affrontare un lavoro di questo tipo, cioè usare la propria voce?
Beh, quando mi chiedono di dare consigli, non sono molto brava nel darli ma questo perché penso che prima di tutto devi sentire te stesso e fare sempre quello che vuoi. Per cui un consiglio è: “seguite sempre quello che volete fare e abbiate consapevolezza, tutto può arrivare, bisogna impegnarsi e non arrendersi mai.Un saluto a tutti gli amici di VOCI.fm



Festival di Sanremo 2017: le interviste di VOCI.fm

E' stata una dura settimana di lavoro per gli inviati di VOCI.fm a Sanremo, ma abbiamo avuto il piacere di portare ai nostri microfoni tantissime voci protagoniste del 67esimo Festival della Canzone Italiana, addetti ai lavori ed ospiti di prestigio come Linus di RADIO DEEJAY. Vi regaliamo questo articolo di riepilogo con i contributi audio più belli registrati dal 7 all'11 Febbraio 2017 nel nostro studio di Piazza Borea davanti al Teatro Ariston, partendo proprio dalla bella chiacchierata con il vincitore Francesco Gabbani.

Interviste realizzate da Enzo Sangrigoli e da Enzo Mirabella

Coordinamento per VOCI.fm a cura di Matteo Mattiacci 

Filippo Ferraro: vincitore RDS ACADEMY 2017

Il vincitore della quarta edizione di RDS ACADEMY, il favoloso talent-show dedicato a speaker radiofonici, è Filippo Ferraro, 30enne di Padova con una passione innata per la radio. Noi di VOCI.fm, da sempre supporter ufficiale di RDS ACADEMY, siamo proprio curiosi di conoscerlo meglio.

Francesca Manzini: imitatrice tra radio, cinema e tv

Riuscire ad imitare perfettamente la voce di un’altra persona è davvero un grande talento. E Francesca Manzini è semplicemente sorprendente. Da “Matrix Chiambretti” a “Tutti pazzi per RDS”, le sue imitazioni di Mara Venier, Simona Ventura, Ilary Blasi, Monica Bellucci, Maria De Filippi stanno spopolando. E fanno ridere tutti, anche la “sindaca” Virginia Raggi! Come nasce questa arte e come riesce ad arrivare addirittura sul set di “Benedetta Follia” con Carlo Verdone? Ce ne parla proprio Francesca, ai microfoni di Marco Picchio per VOCI.fm.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, un saluto da Marco Picchio! La rassegna dei nostri grandi ospiti continua con una vera fuoriclasse della radio che però, in questo caso, non è una speaker “in purezza”. Infatti, la stiamo amando per le sue imitazioni: Simona Ventura, Ilary Blasi, Mara Venier, Maria De Filippi. Direttamente da “Tutti pazzi per RDS”… Francesca Manzini! Benvenuta e grazie per la tua disponibilità!
A voi!

C’è una cosa che ci ha colpito molto di te: ti sei fatta da sola, senza corsi, imparando sul campo!
E’ vero, sono autodidatta, anche se le professioni con la voce hanno sempre avuto a che fare con la mia vita: mia zia Germana Dominici è una grande doppiatrice, mio nonno Arturo Dominici addirittura  fu uno dei fondatori della società di doppiaggio “Gruppo Trenta” di Renato Izzo. Quello della voce è probabilmente un dono che mi è rimasto dentro… anche se per me è nato tutto come un gioco.

Ho letto che la piccola Francesca si faceva ispirare da personaggi del calibro di Paolo Panelli, Mina, Alberto Lupo, Walter Chiari…
Si, grazie alla mia insonnia, perché da piccola non dormivo e guardavo la televisione. Di notte davano le repliche di antichi varietà ed io ne rimasi incantata. Ad 8 anni dissi: “io voglio fare il lavoro che fa quello lì”! Mi ispiro e mi sono sempre ispirata al passato perché, se voglio fare qualcosa di serio, mi sembra indispensabile conoscere chi c’è stato prima di me e cercare di imparare virtualmente.

Ma cosa dicono le tue vittime di te? Facci un esempio.
IMITAZIONE IRONICA di MARA VENIER e SIMONA VENTURA

Senti Francesca, ma per interpretare in chiave ironica un personaggio devi conoscerlo a fondo, più di lui stesso! Come funziona questo percorso?
Ci vuole molto intuito. Io tiro fuori la verità dal personaggio e provo ad inserirlo in contesti comici, pensando a come, in verità, si potrebbe comportare: ad esempio, Simona Ventura dal macellaio, che fa la motivatrice, come suo solito. 

RAI, Sky, Mediaset, c’è tanta TV nella tua vita! Ma la radio è riuscita a rapirti completamente, perché sai che la radio è come una malattia no?
Confermo, la radio è una malattia. Io sono entrata ad RDS (Radio Dimensione Suono) grazie alla mia partecipazione a "Matrix Chiambretti", che mi ha dato tanta visibilità. E’ lì che mi hanno notata i comici di RDS Barty Colucci e Claudio Cannizzaro; ho fatto i vari provini e dopo 6 mesi sono entrata nello staff di “Tutti pazzi per RDS” con Rossella Brescia & Co.

Quindi l’esperienza della radio è totalmente positiva!
Si, anche perché la radio è una scuola continua, che mi insegna ogni giorno a parlare meglio. Poi ho la fortuna di lavorare per un morning-show seguitissimo ed è tutto molto divertente.

Due parole in merito al tuo incontro per strada con la "sindaca" Virginia Raggi, che ha conquistato la rete!
Devo ammettere che io ho proprio una faccia da “beep”! Stavo passeggiando per Roma, ho incontrato per caso Virginia Raggi e mi sono detta “ho la va o la spacca”. Le ho chiesto gentilmente se poteva prestarsi ad un breve sketch in cui io imitavo Ilary Blasi. E’ andata bene, si è divertita e grazie a questi video “inclusa Virginia Raggi”, sono stata molto fortunata, ne hanno parlato non solo i social network ma tutti i media in genere, fino ad arrivare al cinema.

E allora, parliamo del film di Carlo Verdone (“Benedetta follia”)!
Con Carlo ci conoscevamo da tempo, ma non di persona. Grazie a delle amicizie in comune ci siamo trovati, abbiamo fatto ben tre sessioni di provini ed il resto… scopritelo al cinema :-)

Ce lo fai un saluto alla grande community di VOCI.fm… come lo farebbe Maria De Filippi?
IMITAZIONE IRONICA MARIA DE FILIPPI

Bravissima Francesca Manzini! Grazie da VOCI.fm – il sito delle voci 

Francesco Risso on-air su Radio Energy

Questo appuntamento con “Guarda che ti ascolto” ci riporta nel magico mondo della radiofonia italiana, dalle parti di Torino; con la curiosità che lo contraddistingue, Roberto Arricale, passa in rassegna l’fm e ad un certo punto sui MHz 93.900 trova Radio Energy... e la voce di Francesco Risso.

Franco Lazzari presenta Radio Fenomeni

Un mostro sacro della radiofonia milanese anni ’80, Franco Lazzari, ma anche ideatore e conduttore di “Radio Fenomeni”, trasmissione radiofonica e progetto di comunicazione che il 5 Ottobre 2018 inaugura la seconda stagione. Potevamo mancare noi di VOCI.fm? Ecco la nostra intervista a cura di Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, un grande abbraccio da Marco Picchio. Noi di VOCI.fm seguiamo da tempo, con attenzione, la geniale iniziativa di Franco Lazzari, che è una storica voce dell’etere milanese (Radio Peter Flowers, per fare un esempio): Radio Fenomeni. Nella sua trasmissione, Franco ospita personaggi storici del nostro mondo, ognuno dei quali ha, appunto, questa “malattia”: l’amore per la radio. Franco, buongiorno e benvenuto sul #sitodellevoci
Buongiorno a voi!

Quando sei stato contagiato dal virus della radio? :-) Raccontaci.
Nel 1975 nascevano tutte queste antenne strane. Io all'epoca ero un adolescente e “masticavo” un pò di musica, mi piaceva improvvisarmi dj, facevo le festicciole in casa ecc. Da lì in poi, a Milano spuntarono tantissime radio, una per ogni quartiere e con esse le opportunità di ascoltare questi dischi d’importazione che tanto ci piacevano. Ebbi l’occasione di entrare nel primo negozio di dischi “Fiorucci” a Milano, dove c'era un bancone proprio dedicato alla musica d'importazione. Conobbi quello che mi ha portato nel mondo della discoteca e della radio, Gigi Figini, lui mi imboccò in una radiolina in quel di Porta Genova e da lì cominciò tutta la mia avventura. Vuoi per gioco, vuoi per diletto, un giorno venni aspettato fuori dal talent scout di Radio Studio 105, che era a pochi isolati da lì, e mi disse: “Senti Franco, noi ti stiamo ascoltando, ci piace il tuo modo di fare”. E così, quando vidi la struttura, ben diversa rispetto al retrobottega della radio con cui stavo collaborando, dissi: “Bene, quando inizio?”

Quanti anni avevi?
Giovanissimo, 17 anni!

Classico, si comincia a quell’età! Invece, com'è germogliata l’idea di Radio Fenomeni e che cos'è esattamente?
Guarda, anche se ero fuori dal giro radiofonico, comunque con i miei ex-colleghi ci si incontrava ogni tanto, si mangiava qualcosa insieme, si parlava di lavoro, mi chiedevano pareri e io: “Ragazzi, ma mettete il dito nella piaga? Non faccio più nulla, vivo con le vostre parole!” E ogni volta era sempre la stessa replica: “Ma perché non vai su facebook, in tanti chiedono che fine abbia fatto Franco Lazzari?” Così, nel dicembre 2016, prima di Natale, ci siamo visti per farci gli auguri da buoni amici e tornando a casa ho iniziato a convincermi: “Non è che questi hanno veramente ragione, che mi sono un pò isolato?” Provai ad aprire un mio profilo facebook, con una foto e basta.

Quindi Radio Fenomeni è nata così, grazie ai social?
No, Radio Fenomeni è nata grazie all'analisi che ho fatto dei miei colleghi sui social :-) Vedevo che avevano un seguito pauroso e anche loro dopo tanti anni erano ritornati, mantenendo (e mostrando) una grande passione e amore per la radio, la comunicazione e l’intrattenimento. E' così che ho concepito “Radio Fenomeni”.

Raccontaci qualcosa di questa nuova edizione.
Beh, il programma fa parte di un progetto in continuo sviluppo. Un iter che ha preso corpo durante le settimane di trasmissione, ricevendo consensi incredibili già dalla prima puntata. Il pubblico mi ha veramente ri-motivato a far bene, a tornare su questo lavoro e sulla “condivisione”, una parola ultimamente inflazionata. Radio Fenomeni vuol essere anche la base di un libro, un punto di incontro dove conoscere lo speaker “x”, piuttosto che “y”, con la sua voce attuale e magari con delle registrazioni vecchie. Facciamo la sua storia, quella delle radio con cui ha collaborato in tutta Italia e poi... beh, ci saranno delle novità in questa nuova edizione!

Allora, senti facciamo una cosa, non sveliamo tutto, ma diamo le coordinate per seguire Radio Fenomeni dal 5 Ottobre 2018.
Radio Fenomeni”, dal 5 Ottobre 2018, verrà diffusa da un nuovo progetto editoriale che è Radio 4You, sul web e sul digitale. Tra non molto, novità assoluta, sarà on-line anche il mio sito www.radiofenomeni.it e comprenderà foto, informazioni, le schede di ogni ospite e “Radio Fenomeni in the mix”. Perchè la radio ha preso molto dalla discoteca, specialmente agli esordi.

Bene, abbiamo capito che il progetto “Radio Fenomeni” si sta ampliando alla grande. A questo punto invitiamo tutti gli amici di VOCI.fm, la nostra grande community, a seguire questa nuova edizione da venerdi 5 Ottobre 2018.
Grazie Marco, grazie anche a tutti gli amici e alle voci che ci seguono, che sono tante, c’è un esercito di disc-jockey, a prescindere dal successo e dal ruolo avuto in Italia, che è pauroso!

E noi ne abbiamo tantissimi iscritti alla nostra community, veramente. Grazie Franco, buon lavoro e in bocca al lupo!
Un abbraccione e in bocca al lupo a voi!

Giorgio Martini: voce di notte su Radio Bruno

Guarda che ti ascolto” oggi è in cerca di qualcuno che parli nel cuore della notte o giù di lì. Il nostro blogger Roberto Arricale ferma il suo “zapping” in Emilia-Romagna, sulle frequenze di Radio Bruno: in onda, per ben tre ore, la voce coinvolgente di Giorgio Martini. Ed eccovi servita la nostra recensione.

Happy Birthday Manuela Doriani

Auguri di buon compleanno a Manuela Doriani. La voce di Radio Deejay, Radio Capital, RDS, m2o e attualmente di VIVA FM, è stata raggiunta al telefono ad Ibiza da Marco Picchio che le ha portato gli auguri da parte di tutta la community.

Intervista realizzata da Marco Picchio


I siti di voice-over casting

Molte aziende fanno casting on-line, anche per ricercare uno speaker o un doppiatore (e noi di VOCI.fm lo sappiamo bene!). Ma quali sono le principali differenze tra un sito di voice-casting e l'altro? Ce ne parla Mario Loreti in questo articolo pubblicato dal #sitodellevoci

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Mario Loreti

Non so perchè, ma mi piace iniziare i miei articoli quasi sempre con delle note nostalgiche. Ecco allora che mi tornano in mente le cassettine (audiocassette), perchè era grazie a quelle se il cliente poteva ricevere ed ascoltare una pubblicità o il proprio voice-over (che poi spesso non è altro che una presentazione aziendale, prima tutti questi inglesismi non c'erano!).

Non solo non c'erano gli inglesismi, ma per registrare ci si appoggiava solo a degli studi di produzione tradizionali. La strumentazione infatti non era alla portata di tutti come lo è oggi, per registrare ad una buona qualità si dovevano spendere un mucchio di soldi ed era difficile che un professionista potesse lavorare da casa propria.

Per esperienza, so che alcuni clienti preferiscono tuttora affidarsi agli studi di registrazione anzichè rivolgersi direttamente agli speaker, questo perchè qualcuno non crede che una registrazione audio casalinga possa comunque essere realizzata con tutti i crismi del caso. Capita sempre più spesso che siano gli stessi studi a contattare speaker che lavorano da casa, noi di VOCI.fm lo sappiamo bene visto che collaboriamo con pressochè tutte le aziende di settore locali e nazionali, per cui oramai certe differenze in alcuni casi quasi non esistono più.

Uno dei vantaggi di lavorare da casa è ovviamente che puoi prendere il lavoro che vuoi, nel modo in cui vuoi e gestirti le tue cose serenamente, questo anche grazie ai numerosi siti che permettono al cliente di trovare la voce desiderata e a te speaker di poter raggiungere centri di produzione in tutto il mondo.

Per carità, a certi studi puoi anche arrivarci da solo, ma dovresti cercarteli sul web e non tutti tra l'altro sono in lingua inglese (se ne trovano anche in fiammingo, se qualcuno da queste parti lo capisce... batta un colpo!)

Oggi voglio parlarvi proprio dei vantaggi e degli svantaggi dei siti web che si occupano di casting legati alla voce.

Perchè se è vero che da una parte ci portano lavoro, dall'altra danno la possibilità a chiunque di lavorare e produrre anche solo per soddisfazione, il che vuol dire che i prezzi si abbassano notevolmente e che prima o poi ne risentirà l'intero mercato.

Tempo fa la nostra collega Sunny Valerio aveva già parlato del fenomeno per quanto riguarda gli spot locali, ma piu' passano gli anni e più il discorso dei prezzi al ribasso si fa grave.



Quali sono questi siti web che ci permettono di lavorare?

Il primo che ho conosciuto è statunitense, si chiama Voice123. Qui puoi creare il tuo profilo gratuitamente inserendo tutte le tue caratteristiche vocali, quando poi un cliente pubblicherà un progetto corrispondente alle tue caratteristiche il sistema ti invierà automaticamente una mail per permetterti di partecipare al casting. Te la giocherai con altri tuoi colleghi e il vincitore sarà quello che farà il lavoro e quindi verrà pagato. La creazione del profilo è gratuita, ma si può partecipare ai casting solo se si è membri premium. Tale iscrizione costa circa 400 dollari l'anno, un investimento piuttosto alto secondo me. Un problema di voice123 è poi che tu non puoi contattare il cliente direttamente tramite email, devi sempre passare per la loro piattaforma. Il cliente rimane loro, dunque, il che non lo trovo nè trasparente, nè corretto.

Con Bodalgo.com le modalità sono le stesse, cambiano il prezzo e il modo di gestire il cliente. La sottoscrizione per candidarsi ai casting costa circa 200 euro l'anno, i lavori in italiano sono molti di più e noi speaker possiamo entrare direttamente in contatto con il cliente via mail, potendo disporre di tutte le informazioni aziendali di cui abbiamo bisogno per lavorare in serenità.

Un altro sito nato recentemente è Voicebunny.com. Il coniglio fa parte della famiglia di voice123 e ne eredita alcuni difetti: non hai informazioni sul cliente (che quindi non contatti direttamente), lo stesso cliente rimane loro e i voice-over vengono pagati pochissimo; le tariffe infatti non considerano il tipo di prodotto (pubblicità, e-learning ecc.) ma garantiscono solo una cifra a parola che varia in base ad un algoritmo. In un punto del contratto da accettare, c'è poi una clausola: i diritti dei lavori realizzati tramite voicebunny.com vanno tutti al sito web, non a te speaker. Recentemente ho visto un cliente italiano pubblicare un progetto per uno spot nazionale in onda in TV, spot che sarebbe stato pagato poco piu' di un caffè.

Queste situazioni condizionano parecchio il mercato, per questo ne parliamo sul Blog di VOCI.fm, che da sempre mette al primo posto la
professionalità di chi lavora con la propria voce, in modo imparziale e nel pieno rispetto di un mestiere prestigioso ed esclusivo come quello dello speaker o del doppiatore.

Se poi devo darvi un consiglio personale, tra le web-proposte di cui vi ho parlato sopra, mi sento di consigliare Bodalgo.com, che ha sempre dimostrato attenzione verso il mercato e verso il nostro lavoro.

A presto e... buone incisioni a tutti!
 

Igor Pezzi video-intervista allo speaker e presentatore

Sul #sitodellevoci ospitiamo Igor Pezzi, speaker, presentatore, organizzatore di eventi e volto televisivo di Canale Italia. Marco Picchio lo ha video-intevistato per noi.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, di nuovo benvenuti! Oggi ospito un collega iscritto al nostro sito: Igor Pezzi. Benvenuto!
Ciao a tutti!

Parliamo di te, ci racconti quello che è il tuo percorso professionale? Partiamo dal fatto che sei abbastanza giovane. Quanto?
Giovanissimo, 37!

A che età hai iniziato a fare questo lavoro?
A 18 anni ho fatto “i primi passi” nei locali, poi ho iniziato con le radio locali.

Qual è stata la tua prima esperienza radiofonica?
Il primo programma era “Dj per un giorno”, avevamo quindici minuti per raccontare qualche piccolo aneddoto e poi dovevamo fondamentalmente presentare una classifica. Mi divertii un mondo e fu proprio la prima volta che andai in onda.


Leggo su VOCI.fm che tu organizzi eventi, festival, addirittura da ben diciotto anni, fai anche televisione, conduci spettacoli di varietà.
Si, per quanto riguarda la tv, ho condotto programmi di intrattenimento su “Canale Italia” e poi delle esperienze sulle nazionali come comparsa. Su “Canale Italia” presentavo il liscio, che poi alla fine è un varietà, un insieme di contenuti che dura un’ora, due ore, quello che serve ed era bellissimo perché poi c’erano dei veri e propri festival di piazza o in locali adibiti a questo tipo di musica e di ballo. Era divertimento vero e puro, che consiglio a chi fa il mio lavoro, perchè è una sorta di palestra.

Ma tu sei appassionato di liscio?
No, non sono appassionato di liscio. Organizzo spettacoli di piazza, eventi serali con dj ed ospiti che cerco sempre di coinvolgere. Io mi occupo di tutto quello che avviene sul palco, ad esempio, organizzo e presento da dieci anni la “Festa del Mojito sulla neve”. Perchè fondamentalmente io sono un conduttore e presentatore.

Tu hai anche possibilità di realizzare programmi, quindi chi vuole lavorare con te può cercare il profilo di “Igor Pezzi” su VOCI.fm e troverà tutti i contatti.
Si, ho un mio studio personale e posso realizzare programmi registrati o da remoto.

Grazie Igor!
Grazie a voi.


Intervista a Stefano Volpe, Big Voice di VOCI.fm

Ecco l'intervista di Marco Picchio allo speaker, voice-over ed esperto in comunicazione Stefano Volpe che potete trovare tra le BIG VOICES del #sitodellevoci. Non siete un po' curiosi di conoscerlo?  Buon ascolto.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Un abbraccio a tutta la community di VOCI.fm da Marco Picchio. Sapete quanto ci piace approfondire la conoscenza delle nostre migliori voci e tra queste c’è sicuramente Stefano Volpe: classe 1962, bolognese, di diritto tra i nostri “Big della voce”. Stefano, buongiorno e benvenuto sul #sitodellevoci!
Buongiorno a tutti i nostri ascoltatori!

Quante cose interessanti fai! Nel tuo curriculum c’è scritto: “da 30 anni mi occupo di comunicazione in tutti i suoi diversi aspetti e angolazioni”. Quindi, raccontaci un pò!
Ho iniziato ad interessarmi in maniera veramente importante proprio di voce, fin da ragazzo, 40 anni fa; incidevo le prime cassettine, per poi arrivare ad intraprendere una carriera artistica importante come regista e attore presso l’Accademia Antoniana di Bologna. Poi ho iniziato a studiare l’elemento voce, anche in applicazioni al di fuori dell'artistico, per le aziende, per i liberi professionisti, come elemento importante per la comunicazione personale, che parte proprio dal suono. La voce è la nostra carta d’identità.

Posso dire che sei un “teorico” della voce?
Si, ma un teorico che poi arriva alla pratica. Trasformare la voce che poi ci rappresenta interamente. “La voce è l’essere”, cioè la voce siamo noi. 

Tu hai ideato e perfezionato due metodi che riguardano la voce: “The voice code” e “Myskema”, dico bene?
Esattamente!“The voice code” ha lo scopo di ritrovare il suono matrice che con l’età adulta tendiamo a smarrire, il “come si dice” viene ritenuto superfluo. “Myskema” permette di dare massimo risalto alla nostra esposizione, quindi allineando voce, suono e contenuti. Così, questi ultimi, assumono ancora più valore. 

Tu hai avuto e hai, come già accennavi, esperienze di attore e di voice-over...
Beh, io parto proprio come attore classico e regista, nei primissimi anni 80. Dopodiché faccio parte delle piattaforme satellitari come voice-over, sono voce di importanti canali televisivi. Poi ho lavorato nei trailer, nei documentari, negli spot pubblicitari; addirittura per  convention aziendali, quando ci sono delle presentazioni, dei comunicati. Quindi sono molto ricercato, soprattutto c’è questo dualismo, come “formatore” vocale e poi, chiaramente, come voce stessa per quanto riguarda le produzioni audio, gli audiobook. Ho fatto anche radio con una serie di trasmissioni che si chiamavano “A voce libera”, in cui trattavamo, anche con l’intervento di ascoltatori, temi importanti in mezz’ora e tutto “a braccio”.

Io ti ringrazio per essere stato con noi. Se siete interessati alla voce di Stefano Volpe o alle sue conoscenze come formatore vocale, contattatelo tramite il suo profilo VOCI.fm. Grazie Stefano per essere stato con noi!
Grazie a te Marco e a tutti gli utenti del #sitodellevoci

Intervista a ROSSELLA BRESCIA doppiatrice in Toy Story 4

Ancora un'altra voce di successo al leggio nel doppiaggio del film di animazione "Toy Story 4". E' la condutrrice radiofonica e televisiva Rossella Brescia che Patrizia Simonetti ha intervistato per il #sitodellevoci.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Rossella Brescia è anche in “Toy Story 4”, ma ti abbiamo già sentita varie volte come doppiatrice, anche in “Show Dogs”. Adesso sei la voce di una ballerina, guarda un pò il caso?!?
:-) Chissà perché avranno scelto me? A parte gli scherzi, è stato bello, divertente ed è sempre un grande piacere essere coinvolta in una grande famiglia come quella Disney. Io poi sono una grande appassionata di “Toy Story” e ho detto subito si, anche se è un piccolo ruolo, però mi piaceva perché essere la ballerina volante è stata sempre uno dei miei desideri! Un giocattolo bellissimo da avere, una sorta di “anticipazione di drone”. “Toy Story 4” è un film che dovrebbero vedere sia i bambini che i grandi, perché ha un messaggio molto semplice, che è quello dell’amore e dell’amicizia, però te lo fa capire bene, attraverso delle storie che sanno toccare il cuore. 

Fare tanta radio, quindi lavorare tanto con la voce, quanto ti aiuta in queste occasioni?
Mi diverto moltissimo perché è un lavoro che mi è sempre piaciuto. Non per nulla, da 13 anni sono in radio; poi nel doppiaggio devi trovare le intonazioni giuste, cercare di capire, prendendo spunto dall’inglese della doppiatrice originale. Però ho lavorato con delle persone talmente professionali e meravigliose, che alla fine quando c’è tutta questa qualità non può che essere bello! E con loro è sempre così. Un bacio grande a VOCI.fm da Rossella Brescia! Grazie!



CENNI BIOGRAFICI

Rosa Brescia, detta Rossella, nasce a Martina Franca (TA), il 20 agosto 1971. È una nota ballerina, conduttrice televisiva e radiofonica, attrice e insegnante di danza. Dal 2006 intraprende l’avventura con RDS – Radio Dimensione Suono e partecipa al programma “Tutti pazzi per RDS”. Per quanto riguarda il doppiaggio, è sua la voce di Cappotto in “Transformice”, della mamma di Savva in “Savva”, di Rossella in “Show Dogs” e della ballerina volante in “Toy Story 4”. 

Intervista video ad Antonino Barbetta speaker

Continuano le video interviste per conoscere le belle voci della nostra grande community. L'ospite di oggi è lo speaker e voiceover Antonino Barbetta, protagonista della radiofonia Toscana dagli anni 80. Marco Picchio l'ha incontrato per noi.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Buon pomeriggio a tutti gli amici di VOCI.fm da parte di Marco Picchio, continuano le interviste alle grandi voci della nostra community. Dalla Toscana, oggi ospitiamo Antonino Barbetta, benvenuto!
Grazie per avermi ospitato.

Io ho dato unʼocchiata al tuo curriculum, ho estrapolato un pò di cose e una delle più importanti è di certo la radio, perché è sempre presente nella tua vita! Raccontaci come è nata questa passione.
È nata casualmente, come spiego nel mio curriculum, nel senso che io mi occupavo della parte tecnica della radio, cioè “saldavo i fili”, facevamo tardi la notte perché allʼepoca eravamo molto “arrangiati” e le radio nascevano come funghi, quindi tutti si prestavano a fare tutto. Poi ci fu un momento in cui lʼunica voce che avevamo se ne andò in ferie e quindi il presidente mi chiese se potevo dire qualcosa io... Beh, da lì in poi sono partito al microfono fino ad arrivare alle radio più importanti di quell'epoca.

Cʼè un episodio che volevo che tu raccontassi, quando eri a Radio Fantasy hai inciso anche un disco; cʼerano anche un giovanissimo Carlo Conti, un ragazzino di nome Pieraccioni ed un gruppo che si chiamava “radio rap” dico bene?
Il disco era “radio rap” e “radio band” era il gruppo che lo cantava

Però un collega ti ha praticamente usurpato il posto?
Io avevo già un lavoro e la radio la facevo per hobby, percepivo appena un rimborso spese per la benzina; tra l'altro il proprietario di questa emittente non era di quelli “puntuali”, poteva capitare anche un mese di ritardo, quindi io siccome avevamo già inciso il disco ed era già in distribuzione gli dissi “guarda se tu non mi dai quello che mi devi dare, io me ne vado”, pensando che lui in qualche modo si sentisse in difficoltà, mentre invece ha preso un altro collega facendolo cantare in playback sulla mia voce. Sul disco dove vedi i vari interpreti, ci sono tutti i nomi e non vedi il mio, ma la voce, se ascolti, riconosci che è mia.


Lo scorso anno, dopo una pausa piuttosto lunga, sei tornato in attività su tutti i social, ti sei scritto a VOCI.fm, hai iniziato ad occuparti di audiolibri, audioguide, spot ecc.
Diciamo che a distanza di tanto tempo mi ero un pò “riciclato” facendo siti web, ma poi mi sono detto “perché io devo andare a fare una cosa ex-novo quando potrei continuare a coltivare la mia passione della radio, della musica, della voce?”. Così ho preso a contattare alcune emittenti ed ho trovato Radio Nocciolina nella persona di Silvia Danti che ringrazio pubblicamente, ho trovato Radio Centro Web nella persona di Andrea Pratesi e loro mi hanno dato modo di rientrare in questo mondo e con mia meraviglia e stupore ho avuro un buon riscontro del pubblico.

Leggo che è recente una collaborazione con una casa editrice di Los Angeles che tratta AudioBooks...
Dunque, questa è una casa editrice che ha sede in America, ma i proprietari sono due italiani; mi hanno dato lʼincarico di realizzare questo mio primo audiolibro che tratta di storie e racconti del Nord Europa (Thor e cose di questo genere), a breve spero di riuscire a portare a termine questo lavoro, ne sono contentissimo e mi ci sto buttando a capofitto sperando di ottenere buoni risultati. Per questo voglio ringraziare Walter Ribetti che è un personaggio conosciutissimo nellʼambiente del doppiaggio, mi sta dando una mano.

Vedo che sei tra le altre cose anche bene attrezzato, con microfono ed home-studio, quindi chi volesse contattarti può cercare il tuo profilo su VOCI.net e trovare i contatti.
Infatti io lo indico anche nel mio sito web, cʼè proprio il link di VOCI.net Chi è interessato a me può visitare la pagina e trovare le info che servono.

Bene, Antonino Beretta su VOCI.fm, io ti ringrazio per la disponibilità ed un grande “in bocca al lupo” per questa nuova fase della tua vita professionale come voce e come speaker...
Sono io che ringrazio voi per tutto il lavoro che fate, vi dovevano proprio creare perché veramente fate una cosa incredibile, grazie grazie...

Ci lusinga quello che dici, un abbraccio.


L'APP di VOCI.fm GRATIS per iOS e Android


Non è un semplice aggiornamento della precedente applicazione. L'ultima release di VOCI.fm #appdellevoci è un software tutto nuovo che porta sul palmo di una mano il mondo delle voci a 360°: radio, doppiaggio, dizione, casting e tutta l'efficacia di "Pronto al microfono" per trovare con un tocco le voci italiane disponibili real-time. Oltre all'informazione di settore dell'amatissimo #blogdellevoci. SCARICA GRATIS LA NUOVA APP DI VOCI.fm

 

La Fra ci parla del suo libro "Ho sposato una rockstar"

Ospite del #sitodellevoci La Fra (Francesaca Cavalli) conduttrice di Radio Freccia e ora anche scrittrice. E' da poco uscito il suo libro "Ho sposato una rockstar" di cui ci parla in questa videointervista di Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Un saluto agli amici di VOCI.fm da Marco Picchio. Un altro ospite, in questo caso è un’amica, una donna, una bravissima speaker che chiamerò semplicemente “La Fra”, perché proprio questo è il suo nome. Francesca benvenuta, ovviamente se “La Fra” di Radio Freccia!
Ciao Marco! Ciao a VOCI.fm!

Ci troviamo io a casa mia e tu a casa tua, giustamente come deve essere in questo periodo, perché tutto quanti si lavora un pò più da casa. La Fra è in onda, lo ricordiamo, su Radio Freccia di buon ora, la mattina, tra le 06.00 e le 10.00.
Beh, in questa situazione di emergenza, sono in onda non dal lunedì al giovedì, ma dal martedì al giovedì, perché alla conduzione del microfono milanese siamo in due e quindi, per evitare la distanza ravvicinata che è inferiore ad un metro, io e il mio collega Eddi Berni stiamo facendo a turno. E poi da Roma c’è il Doctor Mann, Stefano Mannucci, che è solo nello studio, quindi sempre presente.

Riavvolgiamo un pò il nastro e torniamo al passato. Tu sei laziale?
Sono nata in provincia di Roma, a Nettuno, al mare. Ho iniziato a fare radio nel 1996, quando avevo 17 anni.
La mia prima radio era una piccola emittente della città, Radio Nettuno Anzio; poi, dal 1998 (il giorno dopo la maturità), sono approdata in quella che è stata la mia casa per 14 anni: Radio Enea, che copriva tutto il versante tirrenico della provincia di Roma e di Latina e che non c’è più da qualche anno. E' stata la mia casa fino al 2012. Poi mi sono trasferitaaMilano e da qui, dalla mia abitazione che è anche e soprattutto il mio home-studio, ho continuato a gestire un’attività che avevo aperto nel 2007: uno studio di produzione che si chiamava “Happy Audio”. L’ho tenuto attivo fino al 2015. Poi, stanca di avere tante responsabilità dal punto di vista imprenditoriale, mi sono riappropriata del mio tempo, scegliendo la libera professione. Con la libera professione, è arrivata anche l’opportunità di tornare a dedicarsi alla radio.

A livelli importanti, insomma, perchè “Radio Freccia” è una radio prima di tutti innovativa: 100% rock. Il più grande competitor è Virgin Radio, ma sono due realtà completamente diverse. Tu sei entrata a Radio freccia, perché hai un animo rock, vero?
Io sono rock da sempre! Ma si vede…

Dal colore! Il nero: il colore rock, dai!
Da come vesto. Il rock è sempre la musica che ho ascoltato fin da piccola. Poi, chiaramente, avendo lavorato 20 anni nelle hit-radio, ho avuto la possibilità di conoscere la musica a 360°, ma nel cuore è sempre rimasto il rock e finalmente con Radio Freccia ho la possibilità di mandare in onda la mia musica preferita; e non è poco.

È importante, perché quando uno fa radio, deve trovarsi nella radio giusta. Con tutto il rispetto, non ti ci vedo proprio in una radio che fa solo musica italiana.
No! Avrei lavorato lo stesso, nel senso che mi è capitato anni fa, però onestamente, adesso, dopo 24 anni di radio e 41 anni di età, posso dire: “Ho una radio che mi rappresenta”.


Poi, ad un certo punto, nasce l'esperienza di un libro tutto tuo: “Ho sposato una rockstar”!
Tu, da donna, ti sei calata nella parte delle mogli di 10 rockstar, dico bene?
Si, io avevo voglia di scrivere di donne, che, però, avessero un carattere e una storia da raccontare. Volevo rimanere nell’ambito del rock e allora invece di parlare di rockstar femminili, ho preferito parlare di donne che, comunque, hanno vissuto il rock sulla propria pelle in maniera indiretta, perché, insomma, i loro mariti sono rockstar. C’è un filo che lega queste 10 mogli: nessuna di loro fa la cantante.

Sono delle donne che hanno scelto questa vita un pò dura, perché essere la moglie di una rockstar non è una cosa semplice. La rockstar ha una vita sopra le righe, no? Dacci un’idea.
Beh, parliamo di eccessi, di dipendenze, di violenza, anche di fatti di cronaca nera e di suicidi. Però, queste donne hanno affrontato questi ostacoli pazzeschi cadendo, ma rialzandosi più forti di prima. Questo è un messaggio che io voglio dare a tutte le donne, che magari si trovano a vivere situazioni simili nelle province italiane. Ogni donna può trovarsi un marito con delle dipendenze o che deve fronteggiare la depressione e avere l’esempio di donne che comunque, nonostante la sofferenza, ce l’hanno fatta. E questo è il messaggio che io ho voluto dare e ho preteso che uscisse l’8 marzo, proprio perché volevo fosse un omaggio per tutte le donne.

Quindi, in definitiva, tu vuoi comunicare che non bisogna essere la moglie di Ozzy Osbourne o di Bono Vox per avere una vita difficile; abbiamo trovato il filo conduttore tra la vita di tutti i giorni e le rockstar, tanto per capirci.
Si! È esattamente questo!

E poi alla fine c’è l’amore, che fa superare tutto.
C’è l’amore, ma c’è soprattutto la loro grande forza. Un paio di queste donne, a distanza di due mesi l’una dall’altra, si sono trovate a dover spiegare ai propri figli il perché il padre abbia deciso di togliersi la vita.

Francesca Cavalli, “La Fra”, è in libreria con “Ho sposato una rockstar”, edito da Mursia e parte di una collana di RTL.
E lo trovate anche in Ebook, perché è uscito!11,90 euro sui principali siti in versione cartacea, ancora meno in formato digitale. Considerando che, a causa del Coronavirus, le librerie hanno chiuso, bisogna continuare a sostenerlo attraverso l’acquisto on-line.

Allora, tu hai pronunciato la triste parola Coronavirus, chiudo dicendo questo. Noi di VOCI.fm abbiamo lanciato un hashtag, che è #vociinforma. Un consiglio da parte tua a chi fa questo lavoro e magari, non so, lo fa anche andando in radio?
Io sono ben attrezzata in casa, ho una cabina di registrazione professionale che uso per incidere pubblicità, voice-over e quant’altro. Però l’azienda RTL 102.5, che comprende Radio Freccia, Radio Zeta e tante altre emittenti, ci consente di lavorare in massima sicurezza, con cuffie e spugna del microfono personali, ambienti costantemente sanificati e studi da 50 metri quadri. Laddove altre radio non possano permettersi di tenere gli speaker in onda, osservando queste regole, è giusto che si lavori da casa. Ma la radio non si deve fermare!

Mai! Francesca, grazie per la tua intervista, buon lavoro su Radio Freccia e in bocca al lupo per il libro!
Grazie a VOCI.fm! W il lupo!


La speaker e autrice Linda Ovena su VOCI.fm

Speaker radiofonica di successo e autrice, vanta collaborazioni con Radio Capital, Radio Deejay e Radio 2. Stiamo parlando della milanese Linda Ovena che Marco Picchio ha intervistato per il #sitodellevoci.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Un abbraccio a tutti gli amici di VOCI.fm da Marco Picchio! Continua il viaggio alla scoperta delle più belle voci della nostra grande community e oggi ho il piacere di ospitare una voce femminile, una speaker milanese: Linda Ovena. Buongiorno Linda e benvenuta sul #sitodellevoci!
Buongiorno Marco, buongiorno a tutti gli amici di VOCI.fm. E' un piacere!

Dunque, il tuo curriculum vanta veramente importanti collaborazioni nel mondo della radio, che è il tuo mondo: Radio Capital, Radio Deejay, RAI Radio 2. Quindi, ripercorriamo un attimo questo percorso con qualche dettaglio in più.
Volentieri! È nato tutto un po’ casualmente, grazie alla collaborazione con Luca Bottura, che faceva da qualche anno già la trasmissione “Lateral” e mi ci sono ritrovata prima come curatrice dei contenuti, in collaborazione con lui e poi sono nate una serie di rubriche, che abbiamo portato avanti per 8 anni a Radio Capital. C’è stato anche un veloce passaggio su Radio Deejay e abbiamo fatto un esperimento di “programma”: molto divertente, si chiamava “Tuttorial”, andava in onda la sera ed è anche lì stato un bel modo di trovarsi sempre all’interno di rubriche, non erano mai trasmissioni condotte direttamente. Invece, nell’estate dell’anno scorso, ho condotto un programma su RAI Radio 2, “Ovunque6 estate”e accompagnavo il risveglio degli italiani, all’alba del sabato e della domenica.

Guarda mi sembra anche di averti sentito, ora che ci penso. Sto riconoscendo la voce e sto ricollegando che una mattina ero sveglio, in giro nel week-end e mi sembra che fossi proprio tu. Voce molto fresca, frizzante, giusta per l’estate! Dunque tu attualmente non sei in onda, però fai l’autrice, dico bene?
Si, esatto! Ho sempre portato avanti, parallelamente, le collaborazioni radiofoniche con il lavoro di autrice televisiva per diversi programmi su Rai 3, Rai 2 e Mediaset. Adesso sto lavorando per Radio 2. Sto collaborando con la trasmissione “Miracolo italiano”, condotta da Laura Piazzi e Fabio Canino. Queste sono le mie realtà professionali; da una parte il lato della “scrittura”, dall'altro  quello di speaker e di “chiacchiera” radiofonica, che mi diverte sempre molto e vorrei che trovasse di nuovo spazio.

Il ruolo dell’autore è molto interessante e poco conosciuto, raccontaci un pò in cosa  consiste, cosa fai esattamente.
Guarda, cambia molto dalle realtà di programmi con cui ti trovi a collaborare. Io ho spaziato da “Glob, lo scemo del villaggio” condotto da Enrico Bertolino, dove il lavoro era un po' più redazionale, poi ho collaborato con Geppi Cucciari per il programma “G-Day” e ricercavo curiosità e contenuti. Perchè il lavoro, in sostanza, è quello: trovare argomenti  che possano essere poi, diciamo, rivisti e interpretati dai conduttori dei programmi. Quindi, dipende molto dal format del programma e quello che va sempre tenuto sott’occhio è la parte di copione, che va realizzato ad-hoc. Bisogna mettersi nei panni del conduttore, quindi fare un passaggio in più a livello di ricerca, di scrittura.

Bisogna essere competenti e anche un pò psicologi in qualche modo.
Quello, secondo me, aiuta sempre! Avere un po’ di empatia verso, insomma, chi ci circonda, è sempre utile.

Torniamo un attimo al discorso della conduzione radiofonica. Tu vuoi tornare davanti al microfono.
Esatto, mi piacerebbe molto trovarmi di nuovo. Ho provato a proporre anche dei programmi, cioè delle mie idee di format e in alcuni casi sono andati bene e altri magari un po’ meno, però mi piacerebbe molto ritornare al microfono, perché sono una grande chiacchierona e amo il rapporto che si crea con chi ascolta, perché penso che il mezzo radiofonico e il mezzo, appunto, della voce, siano i più diretti per riuscire a condividere le proprie emozioni, ma anche informazioni.

Bene! Allora, invitiamo tutti quelli che fanno parte della community VOCI.fm e quindi gli editori, gli studi di registrazione, i centri di produzione a conoscere meglio Linda Ovena, andando a dare un’occhiata al suo profilo, con demo e contatti. Tu hai un home-studio, quindi sei pronta anche per lavorare anche da casa tua, per capirci.
Esattamente!

Okay, noi ti ringraziamo Linda per essere stata con noi e speriamo di risentirci presto per aggiornamenti, magari quando sarai di nuovo in onda in qualche radio.

La voce nel Public Speaking

Nuova partnership nel BLOG di VOCI.fm. Daniela De Meo, CEO & Founder dell'Accademia Nazionale della Voce, ci aiuta a scoprire come migliorare ed utilizzare al meglio la nostra voce. Anche nel Public Speaking.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta la speakerDaniela De Meo

Ciao, oggi vi parlerò di come usare la voce nel Public Speaking.

La Voce nel Public Speaking rappresenta un fattore determinante nella costruzione dell’immagine professionale dell’oratore. Gli aspetti più importanti legati alla voce sono senza dubbio il volume e il tono di voce, anche se non sono gli unici.

Nel public speaking l’oratore professionista deve adeguare continuamente il volume e utilizzare delle tonalità variabili. Uno dei primi aspetti rilevati da chi deve parlare in pubblico è la sensazione di avere spesso una voce nervosa.

Quando le emozioni dell’oratore sono mal gestite si ha l’impressione che la voce sia tremolante, nervosa, agitata. Come ovviare a questo problema?

Innanzitutto sarà importante fare un lavoro sulla percezione e gestione delle proprie emozioni, quindi un lavoro di consapevolezza emotiva è la base per iniziare qualsiasi processo di trasformazione e per operare un cambiamento. Allo stesso tempo prendere consapevolezza di come usare tecnicamente la voce nel Public Speaking, in alcuni casi, ci sarà di grande aiuto.

La voce delle persone perviene al nostro timpano per via esterna, al contrario quando siamo noi a parlare, il nostro timpano percepisce l’onda sonora dall’interno. È facile intuire che le due percezioni sono profondamente diverse e questo determina anche la spiacevole sensazione di ascoltare la nostra voce registrata e non gradirla, fino a non riconoscerla molte volte.

Tale sensazione non è però avvertita da un ascoltatore esterno. Nei miei corsi di formazione faccio prendere coscienza di questa falsa sensazione. La tensione nervosa può essere provocata anche da una bocca secca o da una gola contratta ed è esattamente questo fattore a spingerci a schiarirci continuamente la voce e in alcuni casi a tossire in maniera stizzita.

Il colpo di tosse oltre ad essere irritante per le mucose può diventare un elemento per chi ascolta. È superfluo consigliare di bere acqua per risolvere il problema di secchezza delle fauci in quanto essa dipende da una disidratazione delle corde vocali che si trovano all’interno della laringe. Quando beviamo acqua le corde vocali non vengono minimamente toccate dall’acqua, in quanto essa passa attraverso il canale della deglutizione e non quello della respirazione (la laringe).

Come ottenere un giusto volume di voce? La Voce nel public speaking potrà essere usata con un giusto volume di voce attraverso una migliore respirazione che dipenderà da un corretto uso del muscolo diaframmatico. Anche l’utilizzo di alcool, fumo, agenti atmosferici irritanti possono influire sul volume della voce nel Public Speking.

Un altro dei segreti per un giusto utilizzo del volume della voce è quello di rivolgersi mentalmente alla persona più lontana nell’auditorio. La Voce nel Public Speaking deve tenere conto anche di un corretto tono di voce che servirà per mettere in risalto alcuni punti e/o parole chiave. Di fatto occorre svolgere un processo selettivo scegliendo i passaggi che maggiormente desideriamo enfatizzare. Quando nel Public Speaking ci si rivolge a un auditorio bisogna essere consapevoli che chi ascolta non può memorizzare tutto e quindi l’utilizzo di toni diversi può aiutare l’auditorio a ricordare meglio i passaggi fondamentali. Nel public speaking anche il tono di voce può stimolare l’attenzione dell’auditorio.

Ricapitolando la voce nel public speaking deve essere usata consapevolmente e deve seguire il seguente schema:

- respirare con il diaframma

- modulare il tono della voce per evitare la monotonia

- evitare di schiarirsi la voce

- gestire le pause con efficacia

- utilizzare il volume in modo variato a seconda dell’argomento che si sta trattando

Esistono molte altre regole importanti per un utilizzo consapevole della voce durante un public speaking, ma le vedremo nel prossimo articolo. Per chi fosse interessato ad approfondire la voce nel Public Speaking i corsi offerti dall’Accademia Nazionale della Voce sono presenti a Roma e a Milano e si svolgeranno secondo il calendario corsi sempre aggiornato. Vi aspetto con i vostri commenti, le vostre domande e soprattutto vi aspetto in aula per assaporare dal vivo la bellezza della vostra voce in un Public Speaking.

Articolo a cura di Daniela De Meo

Lillo: dal teatro al cinema, dalla tv alla radio

In teatro, televisione, al cinema ma soprattutto in radio. La voce di Lillo, da solo o in coppia con Greg ha conquistato il pubblico italiano di ogni età. Patrizia Simonetti lo ha incontrato per VOCI.fm

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Lillo su Voci.fm, benvenuto.
Grazie, ciao a tutti. 

Qui si parla di voci, nella recitazione, a teatro, nel doppiaggio e soprattutto nella radio. Tu fai teatro e cinema insieme a Greg e non solo, ma fai anche tanta radio. In che modo cambia l'uso della tua voce, a seconda della situazione in cui la usi?
Io non sono mai stato un bravo imitatore per cui quello che faccio è sempre la mia voce che diventa quella del personaggio, ma rimane “la mia voce”, cioè non la cambio mai totalmente; quindi, se faccio un cattivo, sono Lillo con la voce da cattivo. 

Però ogni tanto ti sentiamo con delle vocine diverse, tipo quando fai il bambino?
Certo, la cambio ma non è una mia qualità, non sono bravissimo, è più bravo Greg a fare le voci, però credo che non sia importante, credo che invece sia importante l'empatia che crei con il pubblico, farlo divertire, ridere e trovare poi la performance comica; anche e soprattutto in radio. Quindi non mi sono mai preoccupato troppo di trasformarmi, sono riconoscibilissimo, chiunque mi sente dice “questo è Lillo che fa un personaggio”, mentre Greg è uno che riesce a mascherare di più. 

Giocare e lavorare con la voce, secondo te, è un talento innato oppure ci si può anche applicare? Intendo, chi vuol fare la radio ma non è bravissimo di suo, si può mettere a studiare ad ascoltare gli altri?
Guarda, il fatto di avere una voce gradevole è pura genetica, perciò quello aiuta sicuramente. Poi c'è il comunicare con la voce, che è una cosa che noi abbiamo imparato moltissimo in radio, perché noi venivamo dal teatro dove comunque sei aiutato dalla mimica che non ti fa preoccupare troppo (anche se la voce è molto importante anche in teatro, va usata bene); in radio no, o comunichi o non sei credibile! Per noi è stata una grandissima palestra quella della radio, per imparare a rendere empatica e simpatica, o comunque divertente e comica una voce. 

“610 - Sei uno zero” fa troppo ridere, siete troppo bravi! Girano voci che in radio c'è chi arriva in ciabatte, c'è chi si trucca, c'è chi si infila delle dita nelle orecchie tanto non vi vede nessuno, voi cosa fate di nascosto?
Noi siamo abbastanza normali, c'è da dire che io che sono più pigro di Greg come carattere e quindi mi è capitato qualche volta di svegliarmi all'ultimo momento, andare a far radio in condizioni pietose, senza essermi pettinato, con la barba lunga. 

Cioè tipo adesso praticamente?
Esatto, la cosa grave è che invece adesso io mi ero pettinato! :-) 

Un saluto agli amici di VOCI.fm da... aspetta chi sono io? Ah, Lillo, Greg è l'altro!



LILLO: CENNI BIOGRAFICI 

Pasquale Petrolo, in arte Lillo, nasce a Roma il 27 Agosto 1962. Noto per far parte del duo “Lillo & Greg” in coppia con Claudio Gregori è un attore a 360°, umorista, regista, autore, fumettista, cantante e conduttore televisivo. Ma soprattutto, Lillo è lo speaker radiofonico che, dal “lontano” 2013, conduce (sempre con Greg ed Alex Braga) la trasmissione “610 (sei uno zero)”, in onda su RAI Radio2. Nel 2004 vince il prestigioso “Premio Flaiano” per la sezione “Radio”. Nel 2013, il programma festeggia 10 anni con una grande evento live all'Auditorium della Conciliazione di Roma (17 maggio 2013), trasmesso in tv da RAI 3. Di grande impatto sul pubblico la lunga lista di brani demenziali realizzati con il gruppo rock “Latte & i Suoi Derivati”. Attore teatrale, la sua carriera cinematografica come interprete, include: Nove lune e mezza (2017), Forever Young (2016), Natale a Londra- Dio salvi la Regina (2016), Pets - Vita da animali (2016), Natale col boss (2015), Tempo instabile con probabili schiarite (2015), Un Natale stupefacente (2014), Colpi di fortuna (2013), Epic (2013), Mi rifaccio vivo (2013), Colpi di fulmine (2012), Com'è bello far l'amore (2012), Humpday (2009), Fascisti su Marte (2006), Per non dimenticarti (2005), Blek Giek (2001).

Lo speaker ALESSANDRO PARODO su VOCI.fm

Ecco a voi l'intervista, realizzata da Marco Picchio, allo speaker e voice-over Alessandro Parodo. Vive in Sardegna, lavora nel mondo della radio da molti anni e oggi si racconta alla grande community del #sitodellevoci

Intervista realizzata da Marco Picchio


Un grande saluto a tutta la community di VOCI.fm da Marco Picchio. Siamo il #sitodellevoci e quindi, siamo felicissimi quando abbiamo l’occasione di presentare a tutti i nostri migliori elementi. Dalla splendida Sardegna, esattamente dalla provincia di Cagliari, oggi ho in linea Alessandro Parodo.
Salve a tutti! Un saluto a te e a tutti gli amici di VOCI.fm

Ho in mano il tuo curriculum. Dando un’occhiata veloce, mi rendo conto che nella tua vita professionale c’è veramente un mare di radio!
Tutto è iniziato nel 1985, avevo 13 anni, facevo parte di una radio comunitaria religiosa. Appena ricevuto il sacramento della Cresima, frequentavo la parrocchia e quindi c’era questo strumento, che mi ha incuriosito da subito, cioè il mobiletto con un trasmettitore, il mixer e poco altro. Ho cominciato a chiedere come funzionava ad un carissimo amico che voglio salutare, Roberto Comparetti, che è stato un pò il mio maestro, colui che mi ha spalancato questa strada meravigliosa che sto continuando a percorrere. Poi diciamo che, anche se giovanissimo, avevo già questa sorta di “voce da grande” e quindi, mi divertivo a fare gli speakeraggi. Successivamente sono passato alla radio commerciale e poi ad emittenti molto importanti a livello regionale, come ad esempio “Radiolina”.

Chi fa questo lavoro, chi lavora con la voce, deve avere sempre stimoli nuovi, no? Così si cresce, si fanno cose nuove e belle.
Parto sempre dal presupposto che non si finisce mai di imparare, cioè ogni puntata di programma che fai non è mai uguale all’altra, è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, da imparare, magari anche da modificare. La puntata la riascolti, noti certe cose, che puoi migliorare in quella successiva. Ecco, diciamo che la passione ti porta poi anche a questo, no? Ovviamente con la giusta dose di autocritica, senza esagerare e cadere nel “maniacale”, ci mancherebbe. 

Hai citato “Radiolina”, che è una grande realtà in Sardegna. Che trasmissione hai condotto?
A Radiolina ho condotto, per due stagioni estive (2009 e 2012), un programma intitolato “360° - La musica prima di tutto”, proprio perché trattavo tutti i generi musicali. Era un programma serale, andava in onda alle 21.00 con un sound adeguato all’orario: Pink Floyd, anni '80, musica internazionale e nazionale, molto tranquilla, serena e rilassante.

Adesso una domanda a bruciapelo: il tuo modello di radio, dovendo scegliere tra le nazionali italiane?
Io sono molto affascinato dal genere tipo “Radio Capital”, anche se apprezzo molto “RTL”, “RDS Radio Dimensione Suono”. Però lo ammetto: “Radio Capital” mi rappresenta un pò di più. Come genere musicale io tratto praticamente tutto. Prima di preparare un programma, ovviamente, mi documento su quello che deve essere lo stile. Se devo fare un programma di musica rock, vado prima a documentarmi su quel determinato genere, su quel determinato gruppo e poi, magari, faccio un discorso a parole mie su quella canzone, sulla storia della band, senza leggere. Ecco insomma, faccio una sorta di riassunto mentale, poi metto dentro del mio. Quando fai radio, devi pensare che stai parlando con il tuo vicino di casa, con il tuo amico, con cui stai condividendo un caffè al bar. Non esiste, secondo me, una diversità tra chi fa radio e chi ascolta, siamo tutti sullo stesso livello. Altrimenti ci sarebbe la voce impostata per sentirti superiore, queste cose che, purtroppo, ho riscontrato in tante realtà radiofoniche, sia locali che nazionali. Secondo me, la radio è la spontaneità assoluta. Nell’ultimo programma che ho condotto per un'emittente di Quartu Sant’Elena, "Radio Sant'Elena", mi è capitato di realizzare delle interviste telefoniche con grossi personaggi del mondo dello spettacolo. La mia idea di amicizia mi porta a considerare l'intervista telefonica come una chiacchierata. Ecco quello è l’idea che ho io di radio: chiacchierare con chi ti sta ascoltando, stai parlando con un amico, poi che sia un ascoltatore, che siano 5 milioni, 10 milioni per me non fa differenza. L’importante è comunicare con la persona che ti ascolta ed interagire. La magia, secondo me, è tutta lì.

Alessandro Parodo dispone di Home-Studio, quindi è disponibile a realizzare programmi radiofonici, spot ecc.
Assolutamente si! Ho uno studio di registrazione con strumentazione professionale di alta qualità e quindi registro anche seduta stante. Posso realizzare spot nel giro di 5/10 minuti, sono “pronto al microfono” :-)

Se volete saperne di più, date un'occhiata al profilo di Alessandro Parodo su VOCI.fm. Ale, io ti ringrazio di essere stato con noi e ti auguro buon lavoro!
Grazie Marco! Buona giornata a tutti.

Luca Sepe intervista allo speaker e attore

Si può ridere in questi giorni di emergenza da Coronavirus? Meglio farlo, secondo Luca Sepe, vulcanico conduttore de “I Soliti Tappi” a “Radio Kiss Kiss Napoli” e creatore di divertentissimi video da lui ridoppiati e pubblicati sui social per esorcizzare la paura e guardare con più allegria al futuro. Patrizia Simonetti lo ha video-intervistato per VOCI.fm, rigorosamente via Skype, perchè #iorestoacasa

Manuela Doriani: quando la voce è energia pura

Su VOCI.fm torna un ospite con la “o” maiuscola: la bravissima Manuela Doriani, speaker della storica “One O One”, di “Radio Deejay”, “Capital”, “RDS”, “Kiss Kiss” ed ora in onda su "m20". E' sempre un piacere incontrarla ed ascoltare il suo punto di vista ed i suoi consigli

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di VOCI.fm, un abbraccio da Marco Picchio. Nell’intervista di oggi è la radio che la fa da padrona; la radio fresca, piena di energia, che in pochi sanno fare. Ma lei si! Al telefono abbiamo infatti Manuela Doriani. Buongiorno Manuela, benvenuta!
Buongiorno Marco! Buongiorno a tutti gli ascoltatori!

Una vita “farcita” di radio, già dagli anni 80-90, quando iniziò un pò tutto. Tu hai avuto la fortuna di essere in onda sulla mitica “One o One”, ci puoi raccontare un pò di questa prima esperienza?
Si, è stata la prima e la più importante. Ho vinto un concorso e sono passata dalla mia piccola radiolina di Torino ad un un network, la grande realtà, appunto, di “One o One”, quella vera!

Si, l’originale “One o One”, anche perché adesso esiste comunque “R101” ma tutti ricordano con amore enorme “One o One”. Io l’ascoltavo sempre, per la musica!
Mi piaceva molto, è vera storia della radio, fatta da professionisti con una cultura musicale pazzesca. Mi hanno insegnato veramente tante cose, anche se è durata solo un annetto perché poi mi chiamò Radio Deejay, ma è stato un anno molto bello ed importante.

Ed è appunto di Radio Deejay che volevo parlare. Lì hai condotto “Gran sera Deejay” con Paoletta, un'altra trasmissione che seguivo sempre con piacere.
Si, con Paoletta siamo ancora amiche, anche se non ci vediamo mai perché facciamo due vite completamente diverse. Io posso dire di essere stata l’unica donna in assoluto, ad aver sostituito Albertino nella mitica “Deejay Parade” e nel “Deejay Time”.

E non è da tutti…
No, no… ma lui voleva proprio me! Pensa che un ascoltatore mi ha mandato di recente una registrazione (sai, gli “amici della cassettina”!), proprio mentre conducevo la Deejay Parade. Si sentiva che ero emozionatissima, con una voce molto più sottile di adesso (tante sigarette in meno!) e poi... come facevi a non emozionarti lavorando con mostri-sacri come Fargetta e Molella, era veramente tosta! Lì mi resi conto di quanto Albertino fosse bravo, perché noi avevamo questa mega-sequenza mixata da Fargetta e dovevamo andarci sopra con la voce. Albertino non sbagliava un colpo, anche per un’ora di fila in diretta. Veramente un fenomeno!

Dopo Radio Deejay, hai lavorato su Radio Capital, RDS, Radio Kiss Kiss, insomma le hai girate tutte le più importanti!
Mi manca “105”, ma per questo ho un aneddoto pazzesco;fui contattata per inaugurare gli studi di Miami, davvero tanto tempo fa. L'accordo era stato fatto con la direzione artistica dell'emittente, avevamo anche parlato di denaro e mancava solo il contratto. Ad un certo punto entra in ufficio Hazan (proprietario di Radio 105) e mi si avvicina, a due millimetri dalla faccia. Io avevo il piercing al naso all’epoca, però una cosa sobria, non un anello da zulù :-) Mi guarda ed esce dalla porta; beh, da lì sono spariti! Tra l’altro mi ricordo che io in quel periodo avevo in ballo anche la trattativa con Radio Dimensione Suono a Milano, per cui alla fine accettai la loro proposta. Dolcis in fundo, scoprii che Hazan non mi prese perché secondo lui... ero brutta!

Scusa… mi è venuto da ridere...
Te lo giuro… poi, se è vero o non è vero questo non lo so, non lo sapremo mai… bisognerebbe chiederlo a lui!

Adesso veniamo all’attualità. Tu sei in onda su m2o dalle 20:00 alle 22:00 con Andrea Mattei per “m2o Party” e siete molto divertenti. Ecco, se gli speaker in onda si divertono, chiaramente si divertono anche gli ascoltatori, cosa ne pensi?
Guarda, “m20 party” è una community più che un programma radiofonico perchè io sono entrata in questo mondo da settembre 2017 e mi sono stupita di come sia veramente una famiglia. Una cosa che mi ha riportato ad un entusiasmo che non avevo più da tanto tempo.

E per Manuela Doriani quali sono le caratteristiche di uno speaker ideale?
Secondo me ci sono tanti modi di fare la radio. Purtroppo sento tante persone che “si parlano addosso” o che parlano tanto perché si piacciono, perchè amano ascoltarsi. Quando fanno le interviste, parlano più loro dell’intervistato. Io credo che quando tu racconti qualcosa, soprattutto davanti ad un microfono, devi sempre provare a tirare in mezzo chi ti sta ascoltando, cercare di coinvolgere il tuo pubblico.

Tu sei un’icona alla consolle di tanti eventi gay, quelli più cool della Penisola, no? Vorremmo un pensiero di Manuela Doriani su questa cosa.
Penso che qualche passo avanti, nel nostro Paese, si stia facendo. Ma le unioni civili non mi bastano, vorrei il matrimonio, le adozioni e un sacco di altre cose. E la cosa di cui non vorrei, veramente, più sentir parlare è proprio la discriminazione, su tutti i livelli: nei confronti degli omosessuali, delle donne, di tutti quanti. Per cui, facciamo quello che possiamo, ogni giorno nel nostro piccolo, per cercare di portare avanti questa battaglia, soprattutto i genitori con quelli che saranno poi il futuro, per cui i bambini che cresceranno e che devono, secondo me, imparare già da piccoli che cosa significa.

Un'ultima cosa ti chiedo: visto che noi abbiamo una community vastissima di gente iscritta al sito www.voci.fm e che si approccia a questa professione, quale consiglio potresti dare?
Claudio Cecchetto mi disse tanti anni fa (e poi si rivelò la dritta più preziosa) di essere sempre se stessi perché è l’unica cosa che ti rende unico. Faccio un esempio: le notizie sono uguali per tutti, okay? Il commento, e comunque il modo che avrò io di raccontarla, sicuramente sarà differente da ogni altro e quindi, è l’unico segreto per essere speciali!

Manuela Doriani, grazie, ti mando un abbraccio fortissimo.
E' stato un grande piacere, grazie a voi!

Marco Biondi: una grande voce per Pop News TV

Una vita fatta di radio quella di Marco Biondi: Deejay, 105, R.I.N., più recentemente Virgin. Ma non solo: Marco Biondi è anche autore e voce di "Pop News TV", un interessante format musicale adatto a chiunque voglia conoscere qualcosa in più su un artista o un brano del presente e del passato. Ce ne parla lui stesso, ai microfoni del nostro blogger Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Salve amici di VOCI.fm da Marco Picchio! Oggi un'intervistona ad uno che da sempre lavora con la voce, che ha fatto la radio con “r” maiuscola e non sto scherzando! Buongiorno a Marco Biondi, benvenuto nella più grande community di voci in Italia.
Grazie a te Marco, è bello essere qua.

Deejay, 105, R.I.N... quanta radio c'è nella tua vita? Una vita veramente “farcita” di radio!
E' proprio vero, fin da ragazzino! Ho iniziato ad ascoltare la radio quando c'era solo la RAI, quindi figurati... stiamo parlando di preistoria.

Ascoltando certi programmi a quei tempi si imparava tanto!
Assolutamente si. E pensa che io mi sono avvicinato alla radio per caso, da puro ascoltatore. Perchè amavo la musica e la radio mi permetteva di ascoltare brani che non conoscevo. Quando poi sono arrivate le "radio libere” fu la rivoluzione; ma ti giuro che non avevo mai pensato di mettermi dalla parte del microfono.


Recentemente hai pubblicato su facebook una serie di post in cui, a mò di romanzo, racconti i momenti salienti della tua carriera. Gli incontri con i direttori artistici, le prime volte in onda, i dubbi e le paure del “giovane” Marco Biondi alle prese con i suoi sogni che diventavano pian piano realtà. Tra tutte queste esperienze qual è quella che ricordi con un filo di emozione in più?
Io ho avuto la fortuna di lavorare su radio che mi stimolavano molto: Deejay, 105, R.I.N. (Virgin è arrivata dopo) erano quelle che io ascoltavo e a livello di emozione non riesco proprio a dare una risposta precisa. Il mio periodo più grosso è stato a Radio Deejay, dove mi sono formato; lì mi hanno insegnato come fare la radio a grandi livelli, con “Pop News” ho girato il mondo ed ogni intervista rappresentava una nuova esperienza. Poi c'è stata la pausa su 105 che, seppur sia durata solo due anni, mi ha fatto vivere quasi tutto il tempo a New York. Con Radio Italia Network ho scoperto altri mondi, ho trasmesso per due estati da Ibiza. Quindi... è difficile scegliere!

A me è rimasta molto impressa la storia di quando ti contattò la segretaria di Radio Deejay e tu pensasti ad uno scherzo!
Beh, per capire bene questa cosa è necessario calarsi nella realtà dell'epoca. Non c'erano telefonini, trovare contatti era molto più difficile rispetto ad adesso. Fu bello e inverosimile sentirsi telefonare direttamente da Radio Deejay che chiedeva un incontro con me a Milano. Anche perchè io all'epoca era fuori dal giro delle grandi emittenti, trasmettevo su radio locali, tipo della provincia di Brescia.

A quei tempi c'era Claudio Cecchetto al timone di Radio Deejay?
Si c'era lui e fra l'altro la radio non copriva ancora neanche tutta la Lombardia. Ricordo che durante la trattativa per stabilire la mia posizione lavorativa (Luglio 1987), lo incontrai tutto felice perchè proprio in quella giornata era stato attivato il primo ponte-radio fuori regione, dalle parti di Bologna.


E, arrivando ad oggi, tu stai veicolando un programma televisivo e web che si chiama proprio “Pop News TV”, un progetto quotidiano ed impegnativo che si ispira alla tua celebre trasmissione su Radio Deejay, no?
Esatto, nasce come costola dopo 20 anni di quel programma lì.

Raccontaci di cosa si tratta e come è possibile seguire “Pop News TV”!
“Pop News TV” è un format molto corto, di circa quattro minuti, che va in onda su un circuito di 30 televisioni che coprono tutta l'Italia, tra regionali, satellitari e del digitale terrestre. Il nostro obiettivo è di trasmettere informazione musicale veloce, mai noiosa, fare un minimo di approfondimento sulla situazione generale di alcuni artisti e dare input anche sulla musica del passato che molti giovani non conoscono. Oggi siamo abituati ai successi “usa e getta”, mentre dietro la musica c'è sempre una storia. Bisogna capire chi si ascolta e perchè quell'artista ha fatto quel brano; era la forza dei brani di un tempo. Chi ha detto che la musica di adesso fa schifo? Non è vero, dobbiamo solo saperla valorizzare di più... altrimenti non ne resterà nulla.

Bene, “Pop News TV” metterà di certo a frutto tutta la tua grande cultura musicale. Ma ci sarà ancora radio nel futuro di Marco Biondi?
Mai dire mai! Non adesso però, perchè non ne ho proprio il tempo e non riuscirei a garantire una diretta che, anche se di 2 ore, alla fine te ne porta via almeno 5-6.


Dovresti trovare una collocazione in una situazione “tua”, adeguata a te!
Guarda, io so esattamente quello che voglio fare e quello che non voglio fare. Poi ascolto progetti di ogni tipo e sono ben lieto se qualcuno me ne propone “a lunga scadenza”; ma deve essere qualcosa di interessante e stimolante. Lo dico senza presunzione ed arroganza, semplicemente con la consapevolezza di voler fare cose in cui credo davvero.

Complimenti ancora a Marco Biondi ed un saluto da tutto il pubblico di VOCI.fm.
Un saluto a voi, grazie.

Marco e Giò: speaker in coppia su GRP

Continua il nostro giro d’Italia alla ricerca delle voci che ogni giorno animano in FM o sul web gli studi radiofonici e diffondono buonumore, notizie, musica e intrattenimento vario. In questo appuntamento il blogger Roberto Arricale raggiunge virtualmente il Piemonte e si mette all'ascolto di Radio GRP (Giornale Radio Piemonte). In onda una coppia di speaker molto interessante: Marco e Giò.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta subito lo speaker Roberto Arricale

Il punto è come animare e che stile adottare? Di cosa parlare e che direzione prendere?

Non è facile scegliere una linea editoriale senza essere identificati in un certo modo o in mille altri possibili. Quando le notizie la fanno da padrone per alcuni speaker è più opportuno cercare di adottare una conduzione leggera e amichevole che separi le news spesso non buone dal bisogno di serenità di noi ascoltatori.

In questa occasione mentre si avvicendano Gianna Nannini e gli Oasis siamo sintonizzati su “Radio GRP” e le voci maschili che sprizzano ottimismo e energia positiva fanno parte della fascia mattutina tra le 10.00 e mezzogiorno.

La conduzione è ben armonizzata e punta su argomenti interessanti ma non troppo impegnativi che possano prestare il fianco a considerazioni e battute divertenti e scacciapensieri: un giusto modo di compensare il servizio di news molto strutturato come si evince dal significato dell’acronimo dell’emittente GRP ossia "Giornale Radio Piemonte".

I break pubblicitari sono molto frequenti e numerosi, un buon segnale e una programmazione dinamica offrono la sensazione di una radio ricca di vitalità.

I nostri abili conduttori sono Marco e Giò e le disquisizioni su fatti e curiosità del giorno sono bene alternate da punti di vista anche diversi ma funzionali al programma che come in ogni coppia non solo alla radio ma anche nella comicità e nella presentazione televisiva favoriscono un dialogo meno scontato e prevedibile.

Il Morning-Show si arricchisce di buona musica di vario genere e non ci sembra di sentire quello che suonano un pò tutti pur rimanendo nell’ambito di una programmazione musicale di tipo mainstream con una particolare attenzione al rock leggero perlomeno nel momento di ascolto che abbiamo scelto, che ora vede la presenza di ospiti telefonici esperti in materia che di volta in volta approfondiscono l’argomento lanciato da Marco e Gió.

Una coppia che incarna la conduzione-tipo della maggior parte delle stazioni radiofoniche medie o grandi sia a diffusione interregionale che a diffusione nazionale. La diretta quotidiana non è semplice ma il format di “Radio GRP Piemonte” è efficace proprio perché legato alla linea editoriale del palinsesto basata sulle notizie del giorno.

I nostri speaker lo sanno bene e adottano un tono fresco e piacevole, ognuno con il suo stile e la sua spontaneità.

Una “coppia che funziona”, come si suol dire e che potete ascoltare grazie al web ovunque e non solo nella zona coperta da Radio GRP attraverso le frequenze in FM.

Buon ascolto e... alla prossima! Ne sentiremo delle belle, come sempre.

Articolo a cura di Roberto Arricale

Marco Quintano: speaker su Radio Radiosa

Il nostro zapping tra le radio locali di tutta Italia si ferma oggi in Basilicata, su Radio Radiosa di Matera. Nel tardo pomeriggio, il nostro blogger Roberto Arricale viene colpito dalla conduzione di un'ottima voce: quella di Marco Quintano. Ed ecco a voi la recensione per “Guarda che ti ascolto”.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Roberto Arricale

Certo che quando ci mettiamo alla ricerca delle radio più apparentemente sperdute diventiamo dei piccoli Sherlock Holmes e investighiamo sulla scena della radiofonia trovando sempre la soluzione al mistero della diretta e dei suoi protagonisti.

Si, perché a volte è davvero un mistero che richiede indagini accurate prima di trovare qualche buona voce on-air che metta in evidenza la sua voglia di “fare radio”.

Non perché gli speaker non ci siano, ma perché in certi momenti sembra che si nascondano; meno male che cliccando su un link lucano intorno alle 19.00 becchiamo al volo Marco Quintano in diretta su Radio Radiosa, un’emittente con sede a Matera con una playlist varia e di facile ascolto; il nostro conduttore in questa fascia pre-serale si presenta con un tono amichevole e leggero e un parlato fluido fatto di riferimenti alla musica in onda e una buona conversazioneE’ un procedere elegante con uno stile personale che esprime con professionalità una realtà locale ben strutturata.

E’ un fatto positivo che la dimensione locale si distingua da quella dei network nazionali evitando le imitazioni; e ciò si estende anche nell’ambito delle voci, che acquistano più credibilità se riescono a gestire tempi e modi di conduzione più liberi e informali.

Marco Quintano su Radio Radiosa intanto continua con il suo programma e notiamo una nutrita presenza di musica italiana nonché molti spazi pubblicitari tra news e break che rendono la trasmissione energica e incalzante.

Anche da questo si possono dedurre i target di ascolto dell’emittente lucana che sicuramente si rivolge ad un pubblico eterogeneo che ama un tipo di intrattenimento tranquillo e che, se chiamato in causa dal nostro speaker protagonista di “Guarda che ti ascolto”, rispondono con messaggi e considerazioni sugli argomenti trattati.

E’ ormai consolidato e quasi d’obbligo il rapporto diretto con gli ascoltatori soprattutto se gestito tramite WhatsApp con tutta la flessibilità che l’applicazione permette. La tecnologia aiuta, non vi è dubbio, ma se andiamo al nocciolo della questione riscopriamo ancora una volta quanto sia fondamentale l’elemento “voce” in tutto questo nostro mondo fatto di frequenze, antenne, ripetitori, app e web.

Il flusso di emozioni parte sempre da un “ciao a tutti” in diretta e anche se la musica viene ascoltata in mille modi diversi, sentire alla radio senza preavviso il proprio brano preferito o scoprire improvvisamente una cosa nuova con il commento e l’introduzione di una voce che non ti chiede chi sei ma semplicemente ti invita all’ascolto nella consapevolezza della condivisione, beh…”priceless”, come si direbbe in un famoso spot.

E’ la ragione per cui abbiamo pensato a questo piccolo spazio dedicato da VOCI.fm a tutti i “condottieri”, pardon, “conduttori” della radio! Questa volta abbiamo incontrato Marco Quintana su Radio Radiosa di Matera e la prossima ci sarai tu all’appuntamento, se vorrai farti trovare; mandaci il tuo link se ti va. A presto.

Articolo a cura di Roberto Arricale

Maria Luisa Carboni: la "Mary" di Radio Sintony

Questa volta, per l’appuntamento “Guarda che ti ascolto” prendiamo il traghetto e attraversiamo il mare verso la Sardegna. Il nostro blogger Roberto Arricale si mette all'ascolto del segnale FM di Radio Sintony. In onda, la bella voce di Maria Luisa Carboni.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Roberto Arricale

Radio Sintony diventa raggiungibile in FM non appena ci si avvicina alla costa sarda. Un po’ di spot pubblicitari che ci parlano di varie attività lavorative di Cagliari e dintorni e musica italiana e internazionale di successo.

Si avverte subito un certo dinamismo e una buona energia positiva grazie ad un format particolarmente rivolto ad un pubblico giovane e di fascia di età media.

Siamo in ascolto intorno a mezzogiorno con Vasco che canta una delle sue canzoni più recenti e improvvisamente una voce femminile molto vivace e dal tono brillante saluta alcuni ascoltatori e introduce un altro spazio spot.

Ancora musica nel frattempo, in attesa di risentire la voce lasciata prima del break-pubblicitario: eccola on-air nuovamente con il suo timbro fresco e sorridente: arriva subito dal tipo di conduzione offerto quel senso di complicità tipico delle emittenti ben radicate nel territorio e strettamente connesse con le iniziative e gli eventi che vengono programmati in loco.

La speaker protagonista di questo episodio di "Guarda che ti ascolto" è Maria Luisa Carboni, per gli amici "Mary", che come molti di noi comincia a fare la radio sin da giovanissima e ancora oggi affronta con entusiasmo e passione il suo programma mattutino fatto di interazione con gli ascoltatori, notizie e curiosità: il tutto espresso in modo scorrevole e spontaneo.

È una presenza che identifica uno stile che coinvolge tutto il palinsesto di Radio Sintony, animato da molti speaker che come Mary incarnano lo spirito e il carattere dell’emittente.

Nel sito ufficiale di Radio Sintony sono presenti i podcastdi varie trasmissioni e grazie a questa pagina bene organizzata ho potuto ascoltare altri ottimi conduttori che non fanno che confermare il livello e le impressioni ricevute con il primo ascolto di Radio Sintony.

Ci saranno altre occasioni per ritornare su di loro e parlarne, perché no, l’obiettivo di questa rubrica è esattamente questo: far conoscere le qualità delle realtà radiofoniche locali al nostro vasto pubblico di VOCI.fm e allargarne la diffusione grazie alle potenzialità del web.

Un’occasione per entrare in contatto, conoscerci e scambiare esperienze e competenze: la radio è un mezzo che nonostante abbia delle basi solide fondate su voce-microfono-contenuti-diffusione, vive una continua evoluzione sul fronte tecnologico dalla quale non si può prescindere e che proporrà in futuro sempre nuove sfide e innovazioni.

Un saluto quindi a tutti voi speaker che ogni giorno, cuffia in testa, alzate li cursore e andate in onda: a maggior ragione se avete il mare attorno come Mary di Radio Sintony in Sardegna.

Noi siamo qui pronti a rintracciarvi e se volete fateci sapere dove siete, non mancheremo di cliccare sul link.

Alla prossima, sono certo che ne sentiremo delle belle.

Articolo a cura di Roberto Arricale

Mario Loreti: vi porto nel mio home-studio

Cari amici di VOCI.fm, sono lo speaker Mario Loreti, collaboro con questo blog e sono davvero felice di poter utilizzare uno spazio così per portarvi a visitare un luogo per me molto speciale. Un posto nel quale ogni giorno lavoro, mi diverto, imparo e mi metto in gioco; sto parlando del mio home-studio. Se vi fa piacere continuate a leggere, guardate il video-tour ed entrate nel mio piccolo regno, senza riverbero ma pieno di cavi, schede audio e microfoni!

Matilde Amato da Radio Bruno a RMc passando per Deejay

Ha iniziato il suo percorso professionale a Radio Bruno. Poi transitando per Radio Deejay è atterrata negli studi della elegantissima Radio Monte Carlo. Tutto in pochi mesi. Conosciamo Matilde Amato che Marco Picchio ha intervistato per il #sitodellevoci

Migliorare le registrazioni vocali con iZotope

Torna il nostro esperto di home-studio e audio-equipment. Nell'articolo di oggi, Mario Loreti ci regala delle dritte per restaurare un audio problematico con due click. Basta installare il plug-in "iZotope". Curiosi? E allora date un'occhiata a questo articolo in esclusiva per il #sitodellevoci.

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta subito lo speaker Mario Loreti


A 
chi non è mai capitato di dover fare una registrazione al volo, magari fuori dallo studio perchè serviva una cosa urgente? Oggi grazie alla tecnologia è possibile registrare anche con un iPad. Ne parlavo qualche giorno fa con un amico: basta avere l'app giusta, un armadio in cui posizionare il microfono per un audio con meno riverberi, qualche plug-in... e via! Ed è proprio di plug-in che voglio parlarvi oggi: di recente è uscita la nuova suite RX di “Izotope”, dedicata al restauro dell'audio: “iZotope RX7”.

I plug-in della serie RX sono da sempre particolarmente apprezzati dai tecnici del suono di tutto il mondo perché permettono di restaurare un audio con problemi davvero con due click, creando tra l'altro pochissimi artefatti. Quando in passato si provava, con l'aiuto di un filtro FFT o con un equalizzatore, a togliere magagne si generavano sempre una certa quantità di artefatti indesiderati, portando l'audio a migliorare da una parte e peggiorare dall'altra. Con questi nuovi strumenti, a patto che li si sappia usare correttamente si ottengono dei risultati davvero strabilianti senza dover rinunciare troppo alla qualità.

Un plug-in della suite particolarmente utile a noi speaker è sicuramente il DeVerb, in grado di ridurre le riflessioni dalle registrazioni e quindi di mettere la voce molto più in fuoco; chiaro, se si chiederà al plug-in di agire al 100% delle sue possibilità sentiremo qualche artefatto sulle “s”, ad esempio, se però si è disposti ad accettare qualche piccolo compromesso diminuendo il livello di intervento la situazione direi che cambia drasticamente.



Grazie al DeClick possiamo poi rapidamente eliminare i click di saliva dalle nostre registrazioni o tutti quei click dati da PC o schede audio che non supportano buffer troppo ridotti, o addirittura le interferenze date dal cellulare!

Il DeCrackle è anche lui nato per eliminare le sporcature della bocca, così come il DeNoise promette e riesce a eliminare svariati tipi di rumori di fondo come fruscii, ventole e rumori costanti.

Insomma, come potrete notare, in questa suite di software c'è veramente di tutto, addirittura troviamo già dalla versione 6 uno strumento per eliminare il vento dalle registrazioni fatte all'aperto, cosa molto utile se ad esempio abbiamo realizzato una intervista in esterna che non vogliamo buttar via.

Poi, sempre a proposito di interviste: quante volte ci siamo trovati a non poter tagliare un'intervista nel punto che volevamo perchè l'interlocutore ha lasciato un'intonazione sospesa, per cui dopo quella frase specifica ci si aspetterebbe altro?

Ecco, grazie a IZotope RX7 Connect è letteralmente possibile connettere una frase ad un'altra, per rendere il taglio molto più naturale e sensato.


Per finire parliamo di qualcosa che forse interessa più cantanti e musicisti: il tool "Music Rebalance".

Come funziona? Molto semplice: se di una base volete abbassare il volume della voce, della sezione tastiere, della batteria o del basso... vi basterà tirare giù uno slider!

Una delle prime cose che mi è stata spiegata a proposito di audio è che, una volta che il file è stato esportato non è più possibile eliminare un elemento. Beh, magari con Music Rebalance non togliamo l'elemento indesiderato del tutto ma vi assicuro che il risultato, in particolare sui dischi più moderni, è spettacolare! In questo modo, se siete dei cantanti e non trovate una base, potete provare a crearla, semplicemente tirando giù un cursore.

I plug-ins RX7 sono disponibili nelle versioni VST a 32 e 64 bits, VST3 e StandAlone, grazie al software “IZotope Audio Editor”.

La versione completa della suite vi costa circa 700 dollari, che non è proprio un prezzo accessibilissimo ma li vale davvero tutti, soprattutto se pensate che potrete farvi ripagare l'acquisto aumentando il valore dei vostri lavori. Raggiungerete dei risultati straordinari, in modo per altro del tutto automatico!

E voi? Quali plug-in utilizzate per semplificarvi il lavoro? Fatecelo sapere con un messaggio

Continueremo ancora a parlare di audio-equipment, hardware e software per i professionisti della voce, sempre qui, sul blog di VOCI.fm. A presto da Mario Loreti
 

NIA Q8-851S: la cuffia piccola solo nel prezzo

Girovagando tra i negozi specializzati in sound-equipment, rubacchiando qualche pattegolezzo nelle discussioni on-line, notandole in molti web-store, siamo rimasti incuriositi dalle cuffie Q8-851S, dell'azienda NIA ELECTRONICS. Vuoi per il design che va tanto di moda, l'arcobaleno di colori che non le fa passare inosservate, per le funzionalità sorprendenti con cui vengono descritte o per il prezzo competitivo... fatto sta che in un attimo erano già nel nostro carrello! E pensando che potrebbero fare bella figura anche nel vostro home-studio, abbiamo deciso di aprire la scatola proprio sul blog di VOCI.fm. State attenti, perchè ci attendono grandi sorprese!

Ti piace la voce di questo podcast? Contatta lo speaker Massimo D'Addino

NIA Q8-851S, LA CUFFIA "SUPERB SOUND" 
Va premesso che già dalla confezione nessuno potrebbe mai dire che le NIA Q8-851S siano cuffie dal prezzo così basso (vendute in Europa a circa 30-35 euro). Box in cartone lucido, grafica elegante ma vivace sulla quale spicca il logo “Superb Sound” che già la dice lunga, frontale in plastica trasparente che mostra le cuffie con i padiglioni comodamente chiusi sotto l'archetto, in linea con i modelli di categoria (e costo) decisamente superiori. Una confezione che ci dispiacerebbe danneggiare; quindi con molta cura rimuoviamo l'aletta posteriore, apriamo la parte alta della scatola e facciamo scivolare le cuffie tra le nostre mani.

NIA Q8-851S: caratteristiche estetiche 
La prima sensazione conferma le aspettative: i materiali che compongono questo modello sembrano proprio di buona qualità. L'archetto è in tessuto spugnoso traforato, i componenti in plastica lucida e metallo laccato, i padiglioni in ecopelle di livello eccellente, morbidi e robusti. Per il test abbiamo scelto le Q8-851S di colore nero, esteticamente molto professionali. Anche le colorazioni fluo sono belle (ne esistono ben 10 varianti) ma rendono l'oggetto un po' più giocoso ed amatoriale. Perchè questo bel prodotto di NIA ELECTRONICS ha davvero mille volti! 


Possono essere valide partner nei nostri turni di lavoro: basta collegarle con il cavo jack al mixer e trasformarle nella cuffia ideale per le nostre registrazioni vocali o per l'editing. Ma con un semplice clic sul jog collocato sotto al padiglione destro possiamo anche ascoltare la nostra radio preferita, grazie al sintonizzatore FM incorporato. Oppure sfruttare il collegamento Bluetooth 4.0 per abbinarle al nostro smartphone ed utilizzarle come potentissimi auricolari microfonici stereo.

E non finisce qui! Le NIA Q8-851S dispongono di uno slot per SD CARD
(collocato nella parte alta del padiglione destro) che ci permette di portare con noi tutti i file mp3 che vogliamo ed ascoltarli alla massima potenza.

Cuffie NIA Q8-851S: caratteristiche tecniche 
L'autonomia è garantita da una potente batteria ricaricabile via usb (anche il cavetto è in dotazione), fino a 5 ore di durata. Avrete capito che le NIA Q8-851S conquistano per la loro versatilità. Chiuse ingombrano pochissimo ed è facile portarle sempre con noi, in borsa, nello zaino o dentro al marsupio. Belle cuffie da indossare in tram, in palestra, mentre passeggiamo o mentre stiamo lavorando in radio, in studio di registrazione o in discoteca.

Gli speaker da ben 40mm di diametro garantiscono un suono sempre bilanciato, un'ampia risposta in frequenza da 20 a 20000Hz ed un'estrema flessibilità in ogni ambiente. La connessione via cavo sprigiona il massimo delle potenza e qualità, ma anche il collegamento senza fili bluetooth non è mai evidenziato problemi di ronzii o interferenze.

Vi confessiamo che fino a qualche settimana fa noi di VOCI.fm non conoscevamo le cuffie NIA Q8-851S. Adesso ne siamo innamorati e a nostro avviso rappresentano uno dei migliori modelli in commercio su questa fascia di prezzo. Nulla da togliere a prodotti di livello superiore, che rimangono sempre gli standard per il nostro settore, ma queste NIA Q8-851S se la cavano così bene che pensiamo resteranno per ore sulle nostre teste. Anche perchè sono così leggere che sembra proprio di non indossarle!
 


Recensione a cura di Matteo Mattiacci

Caratteristiche tecniche principali

Tipo: Cuffia dinamica semi-aperta

Diametro Speaker: 40 mm 

Sensibilità: 108dB +/- 3db

Risposta in frequenza: 20 - 20.000 Hz

Impedenza nominale: 32 Ohm



Versione Bluetooth: 4.0

Massima Copertura: 10 m

Profili Bluetooth: A2DP, AVRCP, HSP, HFP



Formati Audio Compatibili (card non inclusa): MP3, WAV, WMA, FLAC, APE

Decoding Range: 32 - 320 Kbps 


Radio FM: 88 - 108 Mhz 

Nicky Mondellini: U.S.A. TOP VOICE su VOCI.fm

Oggi ospitiamo una grande voce femminile. Di origine italiana, parla vive e lavora negli Stati Uniti. Parla fluentemente tre lingue e nel 2017 ha vinto un prestigioso premio SOVAS come "miglior narrazione in spagnolo". Stiamo parlando di Nicky Mondellini intervistata da Marco Picchio per il #sitodellevoci.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Un grande abbraccio a tutta la community di VOCI.fm da Marco Picchio! Tra le nostre “Big Voices”, ne annoveriamo una di cui andiamo particolarmente fieri. Vive negli Stati Uniti, esattamente a Houston (Texas). Parla fluentemente almeno tre lingue e quindi le sue produzioni sono multilingua. Nel 2017 ha vinto un premio prestigioso, di cui parleremo insieme a lei: Nicky Mondellini, buongiorno e benvenuta su VOCI.fm!
Buongiorno Marco, grazie dell’invito! Sono molto contenta di parlare con te!

Il tuo cognome ha origini italiane!
Si, io sono italiana. Sono nata a Rho e tutta la mia famiglia, da parte di mio padre, è ancora lì in Italia; mia madre è inglese. Quando ero piccolina siamo andati ad abitare a Città del Messico e così sono cresciuta con tre lingue, con le mie sorelle.

Senti, raccontaci un pochino di te. Quando hai iniziato a lavorare con la voce? Quando è cominciata questa bella avventura?
A lavorare con la voce, ho cominciato a Città del Messico, ma lì facevo già delle cose come attrice. Soprattutto musical: ho cominciato fin da piccola, avevo 11 anni. Ho fatto delle pubblicità per la televisione. Mi è capitato di fare alcuni lavori come speaker, però non avevo un home-studio. Però era molto bello! Facevo annunci alla televisione, per la rete televisiva: erano i programmi della sera. Poi ho fatto telenovela, alcuni film ed anche un film italiano (“Puerto Escondido”) con Gabriele Salvatores. Ed era molto bello fare tutti questi lavori! Poi, quando sono venuta negli Stati Uniti con la mia famiglia, per il lavoro di mio marito, ho visto che c’era più lavoro come speaker. Qui a Houston c’è l’industria del petrolio. E anche quella medica. Ci sono tante opportunità di far video per la pubblicità e così mi sono preparata più come speaker. Ho allestito un home-studio e dal 2007 lavoro tutti i giorni.

Ora vorrei spendere due parole in merito al premio “Sovas”, che è un programma tipo la “Notte degli Oscar”, dedicato a chi lavora con la voce. Tu hai avuto un importante riconoscimento nel 2017 come “migliore narrazione in spagnolo”. Sei in nomination anche quest’anno, giusto?
Si, giusto! Quest’anno la nomination è per radio e pubblicità in spagnolo.

Come funziona questo premio?
Sovas” è acronimo di “Society of Voice Arts and Sciences”, che è la società delle arti e delle voci. Hanno cominciato nel 2012 partendo dal presupposto che c’è necessità di dare dei riconoscimenti alle persone che lavorano con la voce, perché tutto quello che c’è dietro, le fatiche, la preparazione, le spese... cose che ci impegnano tantissimo. Riconoscimenti come “Sovas” servono a mostrare al resto del mondo che ci sono queste professioni e che chi le svolge è molto bravo. Ci sono tutti i generi: gli audiolibri, i film, la pubblicità, la televisione, la radio, ogni categoria del voice-over. Partecipano anche attori già famosi, che fanno le voci per i cartoni animati.

Tu, lo dicevamo, sei in nomination anche quest'anno! Quando sarà la serata finale?
Si svolgerà lunedi 18 novembre, a Los Angeles.

E tu hai un home-studio. Quindi se, per esempio, un’azienda italiana volesse contattarti per commissionarti un lavoro?
Per me non c’è problema, lavoro con clienti di tutto il mondo, consegnando in 24 ore, anche collegandomi in remoto con il committente per avere indicazioni real-time. Basta cliccare sul mio profilo VOCI.fm o sunickymondellini.com

In chiusura, un consiglio da una grande professionista della voce ai più giovani della nostra community, che si affacciano a questa affascinante professione?
Io direi sempre di prepararvi, perché il training è molto importante. Dovete cercare coach che siano bravi nella categoria che vi interessa. Io mi preparo continuamente, perché bisogna essere aggiornati sulle nuove tipologie di pubblicità, su quello che i producers vogliono e che vogliono sentire, mantenendo alta l’attenzione dell’ascoltatore. Non è sufficiente la “bella voce”, sei bravo quando hai capacità recitativa al microfono e se la migliori continuamente.

Bene! Un bel consiglio, questo! Significa che non si finisce mai di imparare, no?
Giusto, c’è sempre qualcosa da imparare, perché se tu non ti continui a preparare, poi rimani noioso, non c’è niente di diverso nella tua voce. Devi mostrare ciò che sei e devi dimostrare che sei una persona che può imparare sempre di più, che ci mette più cuore ed anima. E tutto questo si fa con i trainer. Devi fare qualcosa di più speciale, no? Ed è l’unico modo con cui si può avanzare ed essere sempre più bravo.

Bene! Io ringrazio Nicky Mondellini per questa bella intervista dagli Stati Uniti, un saluto da tutto lo staff di VOCI.fm e da tutta la nostra community.
Grazie a te! Un saluto a tutti!

Nino Frassica: la radio è il mio vero amore

Nonostante affermi di non amare la propria voce, è anche e soprattutto grazie ad essa che Nino Frassica è diventato un numero uno della comicità italiana. Amatissimo da tante generazioni, continua a conquistare il pubblico sia televisivo che radiofonico. Dal 2015 conduce su RAI Radio 2 il “Programmone”, il suo vero "grande amore". La giornalista Patrizia Simonetti lo ha intervistato per noi.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Nino Frassica su VOCI.fm, un sito che parla di doppiaggio, recitazione, voce in primo piano!
:-) Haspita, un saluto a tutti questi colleghi bravi, che invidio, perchè io non lo fare e se mi capita di dovermi doppiare sudo freddo, sbaglio, mi blocco. Sono abituato ad improvvisare e quindi mi resta davvero difficile.

Solo presa diretta?
Assolutamente si, amo la presa diretta!

E poi... fai tanta radio!
Si, la radio è il mio primo vero amore. Al punto che se un giorno mi chiederanno di scegliere solo un mezzo, non esiterò a dire “la radio”!

Quanto ti piace il tuo “Programmone”, che conduci su RADIO 2?
Moltissimo, perchè è come un figlio, l'ho inventato io, è casa mia e ci faccio cose che altrove non mi fanno fare. Poi, essendo uno show radiofonico, per me è perfetto perchè la mia è una comicità “di parola”, per cui, anche se non si vedono le espressioni, riesco comunque a raggiungere l'obiettivo!

Ok, la parola è importante ma serve anche “la voce”! Quando ti sei accorto che con la tua potevi fare un po' tutto?
A dire il vero la mia voce non mi è mai piaciuta: è nasale, sfiatata, bassa. Ma siccome anche Lucio Battisti, pur non avendo una gran voce, era un mito, mi sono detto: vuoi vedere che posso farcela anche senza troppa dizione, puntando tutto sul cuore, sull'anima, sul corpo...

E se ti chiedessero di doppiare un personaggio, chi ti piacerebbe doppiare?
Non ci ho mai pensato sai? Penso ad una cosa curiosa, ad un cartone animato surreale. Quello lo doppierei volentieri, più di un film.

Quindi un cartone “fantasy”! Ma un cattivo un buono?
Qualsiasi cosa... meglio se “pazzo”!

Grazie Nino!
Preche :-))) 



NINO FRASSICA: CENNI BIOGRAFICI 

Nino Frassica, all'anagrafe Antonino Frassica (Messina, 11 dicembre 1950), è un attore, conduttore radiofonico, personaggio televisivo, cantante e comico italiano. Dopo un anno di studi al Piccolo di Milano e dopo varie esperienze teatrali, si fa notare da Renzo Arbore, che nel 1983 lo chiama per interpretare la parte del tecnico di Tele Ottaviano in "FF.SS.". Sempre con Arbore partecipa nel 1985 al varietà “Quelli della notte”, nella parte di frate Antonino da Scasazza, organizzatore di un improbabile concorso a premi, e nel 1987 a “Indietro tutta!”, dove veste i panni del bravo presentatore e mette in scena una spassosa parodia del tipico conduttore televisivo. Presenta poi su Raidue la trasmissione "Ritira il premio" e partecipa successivamente a “Fantastico”, “Domenica in”, “Scommettiamo che...?”, “I cervelloni”, “Acqua calda” e, più di recente, in “Colorado Cafè” e nella prima stagione di “Markette” condotto da Piero Chiambretti. La sua comicità si basa soprattutto sull'eloquio surreale: il discorso non-sense, le frasi lapalissiane e le sue considerazioni al di fuori da ogni logica sono i suoi strumenti retorici preferiti. Uno degli ultimi successi è la fiction televisiva “Don Matteo”, cominciata nel 1999, con Terence Hill, Flavio Insinna e Simone Montedoro, in cui è coprotagonista e interpreta il maresciallo dei Carabinieri Nino Cecchini. Nei mesi di novembre e dicembre 2007 è stato il testimonial della pubblicità della compagnia telefonicaWind”. Nei primi mesi del 2008 ha preso parte alla trasmissione “I migliori anni” presentata da Carlo Conti; l'anno seguente insieme a Conti presenta il programma “Premio Tv 2009”. Nel 2009 viene scelto dalla regista Sofia Coppola per interpretare il ruolo di presentatore del "Telegatto" nel suo film “Somewhere”. Nel marzo del 2010 ha un piccolo ruolo in “The Tourist” di Florian Henckel von Donnersmarck, dove interpreta un carabiniere che insegue il personaggio di Johnny Depp per i canali di Venezia. È anche testimonial della “Fratres” per una campagna nazionale sulla donazione del sangue e dell'Associazione Sclerosi Tuberosa. Lo stesso anno torna a “I migliori anni” e partecipa come ospite fisso alla trasmissione radiofonica di Lillo e Greg610” (sei uno zero), dove interpreta il ruolo del mago Acirfass, fornendo oroscopi surreali e strampalati. Nel 2011 è protagonista assieme a Giulio Scarpati della serie televisivaCugino & cugino” trasmessa in prime-time su Rai Uno a partire dal 22 febbraio. Dal luglio dello stesso anno conduce, insieme al cantautore Simone Cristicchi, il programma radiofonicoMeno male che c'è Radio2”. Sempre nell'estate del 2011 prende parte a “L'agnellino con le trecce”, un cortometraggio per il sociale. Dal 14 marzo 2012 prende parte al nuovo programma di Sabina Guzzanti in onda su La7 dal titolo “Un due tre stella”, nel quale ripropone alcuni suoi personaggi. Nella stagione autunnale 2012 de “Le Iene”, lavora da inviato per disturbare le riprese di alcuni programmi e film televisivi. Nel 2013 partecipa ad alcune puntate della serie televisiva “Mario”, scritta e diretta da Marcello Macchia, che va in onda su MTV Italia, nel ruolo del pompiere Pompiero. Dal 6 aprile partecipa al nuovo talent di Rai Uno “Altrimenti ci arrabbiamo”, con la conduzione di Milly Carlucci. In primavera fa di nuovo parte del cast de “I migliori anni” sempre condotto da Carlo Conti. Nel 2014 ha pubblicato il libro a sua firma "La mia autobiografia (70% vera 80% falsa)". Nel corso del 2015 diventa il testimonial della campagna di comunicazione del Ministero della Salute contro il fumo. Per la campagna realizza tre spot televisivi e tre spot radiofonici che vengono trasmessi sulla reti della Rai e in internet per tutto il corso del 2015 e del 2016. La campagna ha vinto il premio Agorà 2016. Dal 2015 fa parte del cast fisso del programma "Che fuori tempo che fa", spin-off di “Che tempo che fa”. Il 10 febbraio 2016 è ospite della seconda serata del “Festival di Sanremo”, dove ottiene consensi di critica e pubblico per la sua intervista doppia con Gabriel Garko e per la canzoneA mare si gioca”, scritta con Tony Canto, raggiungendo il picco di share (59,7%). Come conduttore radiofonico, Nino Frassica continua a farsi notare con il “Programmone”, in onda dal Giugno 2015 su Radio Due, del quale è anche autore; una trasmissione comica caratterizzato dalle ospitate di Vip dello spettacolo e dalle continue incursioni di altri comici. Nel Gennaio 2019, conduce lo spazio introduttivo dello show "Adrian", in onda su Canale 5, con Adriano Celentano. 

Paolo Calabresi l'intervista a VOCI.fm

Paolo Calabresi torna al cinema in “Figli”, in sala da giovedì 23 gennaio 2020. In occasione della presentazione del film, Patrizia Simonetti lo ha video intervistato per parlare di radio, di voce e di… travestimenti.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


"Figli“ è l’ultimo film dello scomparso Mattia Torre, diretto da Giuseppe Bonito e in sala da giovedì 23 gennaio che vede Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, ovvero Sara e Nicola, nei panni di una coppia messa in crisi all’arrivo del secondo figlio. Nonostante molto innamorati, con una splendida bambina di 6 anni e una vita felice, il nuovo pargolo sconvolgerà gli equilibri di tutta la famiglia dando vita a situazioni tragicomiche, tra nonni stravaganti, amici sull’orlo di una crisi di nervi e improbabili baby-sitter che non saranno certo loro di aiuto. “Figli è la storia, comica e commovente, di una coppia, di due persone che si amano e che provano a reggere all'onda d'urto della genitorialità in un tempo caotico e in un Paese sempre più ostile”, spiega il regista.

Paolo Calabresinon ha nome nel film, è semplicemente Padre con tanti figli, cosa che rispecchia la realtà visto che l’attore e conduttore radiofonico romano ne ha ben quattro, “almeno mi pare” scherza. “Un film che non lascia scampo, come tutti i film di Mattia, non ti regala mai niente in quello che scrive - ci dice Paolo Calabresi ricordando Mattia Torre, sceneggiatore, regista e amico scomparso la scorsa estate - che ti mette di fronte al proverbio o mangi la minestra o salti dalla finestra… quando mi ha chiesto di fare questa piccolissima partecipazione, dava per scontato che era così, non me l’ha chiesto, me l’ha detto, e tutti noi, che siamo tanti, volevamo esserci, per questo è il film più importante che ho fatto”.

Non solo attore, ma conduttore radiofonico e “trasformista”, la sua vocePaolo Calabresi la usa a suo piacimento, anche se confessa di non curarla poi tanto, anzi. Come attore citiamo tra le tante cose la saga cinematografica di Sydney Sibilia “Smetto quando voglio” e, solo nell’arco dello scorso anno, “L’agenzia dei bugiardi”, “Bentornato Presidente”, “Appena un minuto”; la serie televisiva cult “Boris” dove interpretava lo scorbutico elettricista Augusto Biascica - così come in Boris il film - e poi “Distretto di polizia”, “L’Ispettore Coliandro”, “Immaturi La serie” fino a “Baby”. Senza dimenticare il teatro per il quale è in tournée con “La Menzogna” conSerena Autieri.

Come conduttore radiofonico da qualche anno conduce ogni estate il sabato e la domenica su Rai Radio 2 il programma “Senti che storia”, a fianco di un’ex Iena come lui, ovvero Sabrina Nobile. Si diverte molto, ci dice, ma si diverte ancora di più a trasformarsi in personaggi improbabili cui però la gente pare dare molto credito, così come fece nei suoi servizi per “Le Iene” su Italia 1 - trasmissione che poi ha anche condotto - ma non solo. Vi ricordate quando nel 2008 è riuscito ad entrare gratis allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid dove si giocava la partita Real Madrid-Roma, la sua squadra, travestito da Nicolas Cage? Certo, la somiglianza lo ha aiutato, tanto che poi ci ha riprovato un paio d’anni dopo allo Stadio San Siro dove tutta la dirigenza del Milan accolse a braccia aperte… Nicolas Cage! Un altro scherzo lo ha messo in atto non troppo tempo fa a Roma e a cascarci fu un sindaco… ci racconta tutto nella nostra video intervista.



Pino Insegno: il doppiaggio è meritocratico

“Non esiste un mestiere più meritocratico di quello del doppiatore: se sei bravo lavori... altrimenti tocca a qualcun altro!”. Ne parla su VOCI.fm Pino Insegno, famosissimo doppiatore, direttore del doppiaggio, attore e conduttore televisivo. Una video-intervista da non perdere!

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Pino Insegno per Voci.fm, sei di nuovo in “Cars 3”, naturalmente; tu hai iniziato come attore però ultimamente preferisci fare il doppiatore a quanto pare!
No ultimamente, sono 37 anni, io ho cominciato come doppiatore. 

Hai continuato a fare l'attore più il doppiatore?
Si, non ho mai smesso; sono carriere parallele, non ho mai lasciato il teatro e neanche il doppiaggio, anche se ho cominciato i primi due anni con il porno, però vale lo stesso perché mi hanno dato l'esperienza necessaria per entrare poi nel mondo che è scoppiato negli anni 80, delle soap-opera ecc. Ho una trasmissione su Radio 24 che è “Voice Anatomy”, per cui mi occupo di voci e di voce in tutte le sue declinazioni, non soltanto quella recitativa, ma anche quella parlata, quotidiana. Il mondo del doppiaggio è meraviglioso, perché, come quello del teatro, è meritocratico, non entra gente che non è brava e soprattutto non è una mafia come si dice, una cosa “di famiglie”. Io poenso che sia ovvio che se hai un padre notaio è più facile che tu faccia il notaio. Io ho un padre vetrinista, ma faccio il doppiatore e l'attore. E' un mondo meraviglioso perché è meritocratico, tutto il mondo del lavoro in Italia dovrebbe prenderne esempio. Il doppiaggio, se non sei bravo, non lo puoi fare. Se ti va di imparare si può fare, per tutti c'è possibilità, ma viva Dio, in questo mestiere vince la meritocrazia e ne vado orgoglioso. Quando perdi un provino o due, lo urlo sempre, vince un altro bravo; incredibile eh? 

A proposito di Dio, tu lo hai doppiato in Zerovskij, lo spettacolo di Renato Zero! Quanto devi a questa tua voce, perché tu sei bravo, però dai... hai una voce?
Ma la voce la costruisci, è un elemento con cui ci nasci, è uno strumento che si può imparare ad usare anche a scuola ( e proprio di questo sto parlando anche ad alte sfere, con un ministro molto attento della Pubblica Istruzione). Renato Zero è un caro amico e mi ha detto: “Pino, mi puoi fare Dio?”; io gli ho risposto: “Dio si, altri santi no, ma Dio è giusto che lo faccia” :-)! 

Bè, hai fatto il massimo, non puoi doppiare nient'altro.
Oltre lui non c'è più altro! Comunque va detto che questo Zerovskij è affascinante, proprio uno spettacolo dell'evoluzione di Renato, meraviglioso.

Cari amici di VOCI.fm, un abbraccio e continuate ad amare la voce, anche la vostra voce, cominciate a registrarvi, sentitevi, prendete confidenza, ci sarà una grande evoluzione! Un abbraccio a tutti, auguri e buona vita da Pino Insegno.



PINO INSEGNO: CENNI BIOGRAFICI
Pino Insegno (all'anagrafe Giuseppe Insegno) nasce a Roma il 30 agosto 1959. Esordisce con lo spettacolo “Giulio Cesare... ma non lo dite a Shakespeare” (1982) assieme alla compagnia "L'allegra brigata", con la quale porta in scena anche “Supercalifragilistichespiralidhorror”, “Odissea”, un musical e “My fair West”. Risale al 1985 la sua prima esperienza al cinema, dove compare in “Mezzo destro, mezzo sinistro: due calciatori senza pallone” diretto da Sergio Martino, in cui affianca Andrea Roncato e Gigi Sammarchi. Lo stesso anno è diretto da Enrico Montesano in “A me mi piace” e da Giampiero Mele ne “In punta di piedi - Streetdance”. A metà anni '80 fonda con Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti, il quartetto "Premiata Ditta", gruppo comico che lo renderà famoso in tutta Italia. L'esordio in televisione avviene con i programmi “Pronto chi gioca” e “Jeans”, condotti rispettivamente da Enrica Bonaccorti e Fabio Fazio: qui Insegno e la "Premiata Ditta" si esibiscono in divertenti siparietti comici. Otterranno un buon successo con lo spettacolo teatrale “Gallina vecchia fa buon Broadway”, ma il trionfo sul palcoscenico avverrà nel '91 con “Non solo Biutiful”. Nel frattempo Insegno ha avuto modo di fare altre brevi incursioni nel mondo del cinema con le pellicole “Giorni randagi” (1988) con Sergio Rubini e Margherita Buy e “Le finte bionde” (1989) di Carlo Vanzina. Dopo aver realizzato una commedia per il grande schermo intitolata “L'assassino è quello con le scarpe gialle” con la "Premiata Ditta", crea e conduce il programma televisivo “Finchè c'è ditta c'è speranza”, che si prolungherà per tre serie grazie al successo conseguito. Nel 2000 ci sarà un'altra edizione intitolata “Premiata teleditta”. Tra il 2001 e il 2002 Insegno è in teatro con “Colto in flagrante”, diretto dal fratello Claudio Insegno e diventa conduttore dei programmi tv “Buona Domenica”, “Oblivius”, “Compagni di scuola” e “Il mercante in fiera” del 2006. 

Pino Insegno è molto noto come doppiatore:voce ufficiale italiana dell'attore Will Ferrell, ha prestato la voce a Viggo Mortensen nella trilogia “Il Signore degli Anelli”, a Sacha Baron Cohen, a Jared Harris in “Sherlock Holmes - Gioco di ombre”, a Lenny Kravitz in “Hunger Games” e “Hunger Games: La ragazza di fuoco”, a Jamie Foxx nel ruolo di Ray Charles nel film “Ray” e nel ruolo di Django nel film “Django Unchained” di Quentin Tarantino, a Brad Pitt ne “L'esercito delle 12 scimmie” e a Denzel Washington in “American Gangster”.Tra gli altri attori doppiati ricordiamo Mark Wahlberg in “The Departed - Il bene e il male”, “E venne il giorno” e Max Payne in “X-Men le origini - Wolverine” e “Il caso Spotlight”, Will Smith in “Alì”, Philip Seymour Hoffman in “Onora il padre e la madre”, Robert De Niro nel ridoppiaggio de “Il padrino - Parte II” e Harrison Ford nel ridoppiaggio de “I predatori dell'arca perduta”. Ha doppiato John Smith in “Pocahontas” e in “Pocahontas II - Viaggio nel nuovo mondo”, la tigre Diego ne “L'era glaciale” e l'orso Boog in “Boog & Elliot a caccia di amici”. Ha anche dato voce allo Specchio Magico nei film “Shrek” e “Shrek 2”, a Sinbad nel film “Sinbad - La leggenda dei sette mari” e infine all'eterno rivale di Saetta McQueen, Chick Hicks nella serie di film “Cars”. Pino Insegno ha doppiato anche numerosi personaggi di cartoni animati. Nel luglio 2004 gli è stato conferito il prestigioso riconoscimento “Leggio d'Oro Alberto Sordi”, oltre a vari “Nastri d'argento”.

Pippo Pelo: lo Show-Man di Radio Kiss Kiss

Ci ha conquistati con il suo umorismo, con gli scherzi in radio, con quel carisma unico che lo ha reso celebre prima tra il popolo della notte e adesso tra i milioni di ascoltatori del mattino di Radio Kiss Kiss. Ospite di VOCI.fm il grande Pippo Pelo, intervistato per noi da Marco Picchio.

Intervista realizzata da Marco Picchio


Amici di Voci.fm un saluto da Marco Picchio, proseguono le interviste ai grandi protagonisti della radiofonia italiana. L'ospite di oggi è uno che da sempre fa la radio “divertente”, è ironico, specializzato in scherzi radiofonici... Signore e signori ho in linea Cesare Falcone, in arte “Pippo Pelo”!
Buongiorno!

Ti chiamo Cesare o Pippo?
Chiamami Pippo che è meglio, così magari mi riconoscono :-)

Benvenuto su Voci.fm! Facciamo quattro chiacchiere su questo salotto che fa tanto “Raffaella Carrà”! Permettimi di cominciare con un'equazione calcistica, indipendentemente dalla tua fede: Pippo Pelo sta a Kiss Kiss come Francesco Totti sta alla Roma, cioè tu da sempre a Kiss Kiss, lui da sempre alla Roma. Come e quando è nato questo amore per Kiss Kiss?
In realtà tutto parte da un po' di anni fa. Era il 1989, io trasmettevo su una radio locale di Salerno (la mia città) ed un fonico di Kiss Kiss, passando in zona, mi notò e mi portò a fare un provino a Napoli. Il primo andò bene, il secondo male e così, insistendo con le telefonate, li convinsi per sfinimento ad un terzo provino e da lì ad un anno entrai a far parte del team di radio Kiss Kiss. E' l'unico netowrk nazionale che irradia dal Sud-Italia e questa cosa mi ha permesso di parlare a tutta la Penisola... rimanendo a vivere a casa mia! Ho avuto questa fortuna ma non solo: l'editore di Kiss Kiss mi ha sempre accontentato nelle richieste, mi ha fatto scegliere le persone con cui lavorare e per un certo periodo sono stato anche un talent-scout che ha “scovato” personaggi che poi hanno avuto un certo successo sia in radio che in televisione. Tutto questo mi legato sempre più a Kiss Kiss ed è nato il sodalizio.

Chi ti ha chiamato Pippo Pelo?
E' un aneddoto particolare. Quando sono entrato a Kiss Kiss il direttore era Gianni Simioli che, in accordo con l'editore Lucia Niespolo e Nino Mazzarino (oggi speaker di RTL 102.5) stavano cercando un conduttore per un nuovo programma intitolato “il pelo nell'uovo”. Da lì il nome “Pippo Pelo”, che mi è stato attribuito in modo assolutamente casuale ma che, non lo nego, mi ha fatto comodo perchè rimane subito in testa ed ha di certo aiutato ad accrescere la mia popolarità radiofonica.

Io ero un ascoltatore di “Facciamo Candy Candy”, la tua fortunatissima trasmissione notturna. Ma quanto ti sei divertito a condurla?
Sono stati 10 anni stupendi, 10 anni vissuti “al contrario” perchè lavoravo esclusivamente di notte. Un aspetto che, a lungo termine, finisce col diventare faticoso e ti porta a decidere se continuare a farlo per sempre, oppure cambiare. Conosco colleghi che ce l'hanno fatta a convertirsi alla notte, rinunciando alla vita di giorno; io ad un certo punto non ne potevo più! Ma non del programma, che amavo tantissimo, bensì degli orari sempre sballati. Finchè, all'apice del successo, il mio editore mi ha spostato verso la fascia del mattino, la più importante in termini di ascolto. Nel periodo di “Facciamo Candy Candy” ho conosciuto un sacco di gente, ho girato i più importanti locali italiani con la versione “live” del programma e quindi l'ho legato a tanti bei ricordi.

Una domanda dedicata ai giovani iscritti a VOCI.fm che si stanno avvicinando alla professione di speaker in radio. Basta un talent oppure occorre veramente tanta esperienza sul campo?
Devo fare una premessa: io non credo che la radio si possa “insegnare”. Fare la radio significa essere persone che hanno qualcosa da comunicare, che divorano la quotidianità... e questo devi averlo e non può insegnartelo nessuno. Non sono neanche per la dizione esagerata in radio; qualche accento o piccola sporcatura ti rendono molto “amico” di chi ti sta ascoltando e più vicino alla gente. Ultimo aspetto, ma il più importante: chi fa la radio deve esserne appassionato! E questa cosa sta venendo meno negli ultimi anni.

Purtroppo è vero, come il fatto che la radio (nella sua essenza originale) si è un po' perduta, a vantaggio di streaming, podcast, musica in download ecc.
Si, il concetto della “radio misteriosa” è andato scemando. Però ci stiamo divertendo molto anche con la radio attuale, che comunque ha il suo perchè!

Assolutamente si! Grazie a Pippo Pelo per essere stato ospite di VOCI.fm!
Saluto gli amici di VOCI.fm e ricordo che mi possono ascoltare ogni mattina in diretta dalle 07.00 alle 09.00 su Kiss Kiss con “Pippo Pelo Show”. Grazie a voi per l'ospitalità che spero un giorno di ricambiare perchè è sempre un piacere poter parlare della cosa che amo di più: la radio!

Un abbraccio a Pippo Pelo.

Radio Cigliano con Alberto Angrisano e Luigi Ferraro 02.05.2019



Alberto Angrisano (Napoli, 28 Aprile 1963) è attore teatrale e doppiatore; ha prestato la voce a Idris Elba, William Baldwin, Martin Lawrence, Brendan Fraser, John Malkovich, Bill Paxton e molti altri. Luigi Ferraro (Fondi, 11 Gennai 1967) è dotato di un timbro vocale particolare e stridulo, spesso impiegato per doppiare personaggi caratteristici come nei casi di Larry Joe Campbell, Steve Carell, Kal Penn, Kevin Smith.

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ALBERTO ANGRISANO

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA LUIGI FERRARO

Radio Cigliano con Alessandro Quarta 13.02.2018



Alessandro Quarta, nato a Roma il 17 Maggio 1970, è attore, doppiatore e direttore del doppiaggio. Entra nel mondo dello spettacolo a soli sei anni, come attore teatrale e poco dopo come doppiatore, affermandosi nel panorama delle voci più importanti del doppiaggio italiano. Nel 1988 intraprende lo studio della musicae del canto e da allora concilia anche le professioni di cantante, direttore di coro compositore. E’ la voce ufficiale del personaggio Disney “Topolino” dal 1995 in poi e di “Miss Piggy” nei “Muppet”. In TV è noto per il doppiaggio di Michael Weatherly in “NCIS - Unità anticrimine” e “Bull” e di Zach Braff in “Scrubs - Medici ai primi ferri”.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/161-alessandro-quarta|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ALESSANDRO QUARTA}


Radio Cigliano con Alessia Amendola e Eleonora Reti 15.11.2018



Eleonora Reti (Roma, 31 Dicembre 1980), è molto amata dal pubblico italiano per essere la voce dell’attrice Kaley Cuoco nella sit “Big Bang Theory” e per aver doppiato Ursula Corbero nella famosissima serie “La Casa di Carta”. Alessia Amendola (Roma, 27-02-1984), è attrice teatrale, doppiatrice, direttrice del doppiaggio e conduttrice radiofonica italiana. Figlia di Claudio Amendola, è nipote degli attori e doppiatori Ferruccio Amendola e Rita Savagnone.

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ELEONORA RETI

SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ALESSIA AMENDOLA

Radio Cigliano con Alex Polidori e Manuel Meli 13.12.2018



Nato a Roma il 16 novembre 1996, Alex Polidori si fa notare già nel 2003, doppiando Nemo nell'omonimo film Pixar. Giovanissimo ma di grande talento, nel 2016 inizia a doppiare Tom Holland nel ruolo di Spider-Man. Manuel Meli (nato a Roma il 25 Marzo 1995), è la voce italiana di Josh Hutcherson, soprattutto nella serie "Hunger Games".

SCOPRI SU VIX VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ALEX POLIDORI

SCOPRI SU VIX VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA MANUEL MELI

Radio Cigliano con Barbara Sacchelli, Giuseppe Ippoliti e Laura Amadei 20.06.2019



L'ultima puntata della stagione 2018/19 di "Dopocena con..."su Radio Cigliano ospita le due doppiatrici Barbara Sacchelli (Pietrasanta, 12 Agosto 1975) e Laura Amadei (Roma, 3 Aprile 1980), accompagnate dal talentuoso doppiatore Giuseppe Ippoliti (Avezzano, 22 Febbraio 1980).

SCOPRI SU ANTONIOGENNA.NET TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA BARBARA SACCHELLI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GIUSEPPE IPPOLITI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA LAURA AMADEI

Radio Cigliano con Benedetta Degli Innocenti e David Chevalier 04.10.2018



I primi due ospiti di Alessio Ciglianoper la stagione 2018-19 di "Dopocena con..." sono giovani ma già affermate voci del doppiaggio italiano. Benedetta Degli Innocenti ha vinto il premio del pubblico alla 7ª edizione del "G.P. Internazionale del Doppiaggio" ed è stata scelta come voce di Lady Gaga nell'attesissimo remake di "A Star is Born" (2018). David Chevalier, figlio del grande doppiatore Roberto Chevalier (voce dell'attore Tom Cruise), è attivo fin da bambino in questo mondo ed è anche voce di Tom Hiddleston nei film dell'universo cinematografico Marvel.

SCOPRI SU VIX VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA BENEDETTA DEGLI INNOCENTI

SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA DAVID CHEVALIER

Radio Cigliano con Chiara Colizzi e Franco Mannella 14.12.2017



Chiara Colizzi è una delle più amate doppiatrici italiane, nota per aver prestato la propria voce a Nicole Kidman in quasi tutti i film da "The Others" in poi; ma non solo: Emily Watson, Uma Thuman, Kate Winslet ("Rose" di "Titanic") ecc. Franco Mannellaè doppiatore e caratterista (suo il premio di categoria "Voci nell'Ombra 2006") con un'infinità di attori e cartoni animati doppiati nel corso della carriera.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/46-chiara-colizzi|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA CHIARA COLIZZI}

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/64-franco-mannella|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FRANCO MANNELLA}


Radio Cigliano con Cinzia De Carolis e Veronica Puccio 20.12.2018



Nata a Roma nel 1988, Veronica Puccioè una giovane promessa del doppiaggio italiano, già voce di decine di personaggi in serie-tv e film. Cinzia De Carolis, classe 1960, è artista della voce a 360°, come direttrice di doppiaggio, cantante e doppiatrice italiana di personaggi molto famosi, come Madonna.

SCOPRI SU VIX VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA VERONICA PUCCIO

SCOPRI SU VIX VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA CINZIA DE CAROLIS

Radio Cigliano con Claudia Catani 25.01.2018



Claudia Catani, nata a Teheran il 14 Agosto 1969, è una delle più amate doppiatrici italiane, voce di tantissime attrici di Hollywood, come Angelina Jolie e Cameron Diaz. Pluripremiata negli eventi più importanti legati al mondo del doppiaggio, si occupa anche di speakeraggio pubblicitario, musica e poesia

{plgiframe http://www.voci.fm/news/tecniche/419-claudia-catani-doppiaggio.html#video|SCOPRI DI PIU' SU CLAUDIA CATANI NEL DOSSIER DI ALESSANDRO DELFINO}


Radio Cigliano con Claudia Razzi e gli emergenti 17.10.2019



La novità di Radio Cigliano è ogni terzo giovedi del mese e si intitola "Dopocena con... GLI EMERGENTI". Alessio Cigliano ospita un noto direttore del doppiaggio e tanti giovani talenti del leggio. Inaugurano questa nuova serie, la doppiatrice Claudia Razzi (Roma, 30 Marzo 1962) e 6 emergenti:  Viviana Vigorito, Simone Bagnasco, Fabio Carletti, Jacopo Lo Conte, Mosè Singh e Fabio Telesca.

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA CLAUDIA RAZZI

Radio Cigliano con Daniela Nobili, Anna Cesareni e Gianni Galassi 28.01.2020


In questa puntata (straordinariamente di martedi) "Dopocena con..."su Radio Cigliano ospita le due doppiatrici Daniela Nobili (Milano, 10 Dicembre 1942) e Anna Cesareni (Roma, 3 Novembre 1960), accompagnate dal bravo direttore del doppiatore Gianni Galassi (Milano, classe 1954). Con VOCI.fm su Radio Cigliano c'è VOXYL Voce Gola.

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA DANIELA NOBILI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ANNA CESARENI

SCOPRI SU WIKIPEDIA LA CARRIERA DI GIANNI GALASSI

Radio Cigliano con Davide Garbolino 22.11.2017



Davide Garbolinoè doppiatore, direttore del doppiaggio e conduttore televisivo. La sua voce fresca e giovanile gli ha consentito, anche da adulto, di prestare in modo verosimile la voce a personaggi animati e bambini, come Ash in "Pokemon", Nobita in "Doraemon", Son Gohan in "Dragon Ball", Shinichi Kudo in "Detective Conan" e tanti altri.

{plgiframe https://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Garbolino|SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA DAVIDE GARBOLINO}


Radio Cigliano con Davide Perino e Simone Crisari 07.02.2019



Davide Perino (Roma, 21 luglio 1981) è attore fin da bambino e a soli sei anni si presenta al leggio per avviare la sua carriera di doppiatore; la prima importante esperienza per il grande schermo è arrivata con il film di animazione Disney "La Bella e la Bestia", dove presta la voce a Chicco. Simone Crisari (Roma, 30 Agosto 1981), è noto per il doppiaggio di John Bradley ne "Il Trono di Spade" e di Austin O'Brien in "Last Action Hero".

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA DAVIDE PERINO

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA SIMONE CRISARI

Radio Cigliano con Edoardo Stoppacciaro, Alessandro Budroni e Lidia Perrone 17.05.2018



Tre straordinari ospiti di Alessio Cigliano in questo appuntamento di metà Maggio: LIDIA PERRONE e ALESSANDRO BUDRONI, voce di tanti protagonisti del cinema e della tv, oltre che di noti personaggi animati ed EDOARDO STOPPACCIARO, doppiatore di Eddie Marsan in “Hancock” e “Sherlock Holmes”.

{plgiframe https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocilper.htm|SCOPRI SU ANTONIOGENNA.NET TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA LIDIA PERRONE} 

{plgiframe https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociestop.htm|SCOPRI SU ANTONIOGENNA.NET TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA EDOARDO STOPPACCIARO} 

{plgiframe https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vociabud.htm|SCOPRI SU ANTONIOGENNA.NET TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ALESSANDRO BUDRONI}


Radio Cigliano con Eleonora de Angelis e Giorgio Borghetti 19.03.2020


Su Radio Cigliano, in questa puntata di "Dopocena con...", c'è Eleonora De Angelis (Roma, 23 Aprile 1967), una delle più note doppiatrici italiane, figlia di Manlio De Angelis e voce di Jennifer Aniston, Cameron Diaz, Angelina Jolie e di tantissime altre star di Hollywood. Insieme a lei Giorgio Borghetti (Roma, 23 Gennaio 1971), nella cui carriera di doppiatore spiccano il cartone animato "Holly e Benji, due fuoriclasse", in cui doppia Benji e film importanti come "E.T. l'extra-terrestre", in cui presta la voce al protagonista Elliot. Con VOCI.fm su Radio Cigliano c'è VOXYL Voce Gola.

SCOPRI ELEONORA DE ANGELIS NELL'INTERVISTA DI VOCI.fm

SCOPRI SU WIKIPEDIA I PERSONAGGI DOPPIATI DA GIORGIO BORGHETTI

Radio Cigliano con Emanuela, Massimo e Riccardo Rossi 21.06.2018



I fratelli Rossi sono, senza alcun dubbio, tre capostipiti del doppiaggio italiano. Massimo Rossi è la voce di Sean PennAntonio Banderas e, dal 2014, di Ridge Forrester nella soap-opera "Beautiful". Emanuela Rossi, è considerata una delle più quotate doppiatrici di sempre, da Pippi Calzelunghe a Michelle Pfeiffer. Riccardo Rossi, voce identificabile al primo ascolto, ha doppiato Adam Sandler, Tom Cruise, Johnny Depp e Ben Affleck, oltre ad essere una nota voce pubblicitaria.

SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA MASSIMO ROSSI

SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA EMANUELA ROSSI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA RICCARDO ROSSI

Radio Cigliano con Emiliano Coltorti 12.04.2018



Emiliano Coltorti, classe 1974, è tra i doppiatori più rappresentativi della sesta generazione. Ha prestato la voce a Michael Rosenbaum in "Smallville", ad Aaron Rose nella serie tv "Gossip Girl" ed a Colin Hanks in "Roswell".

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/56-emiliano-coltorti|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA EMILIANO COLTORTI}


Radio Cigliano con Erica Necci, Lucrezia Marricchi e Gemma Donati 09.05.2019



Erica Necci (Roma, 13 Novembre 1990) è attrice e doppiatrice, nota per aver prestato la voce a Bonnie Wright nel ruolo di Ginny Weasley nella serie di Harry PotterLucrezia Marricchi (Roma, 29 Settembre 1993) è la voce ufficiale dell'attrice americana Abigail BreslinGemma Donati (Roma, 4 Marzo 1985) è doppiatrice Disneycon tantissimi ruoli all'attivo: voce di Ashley Tisdale nella serie "Zack e Cody al Grand Hotel"e in "High School Musical", ma anche di Candice Accolain "The Vampire Diaries"e Ashley Bensonin "Pretty Little Liars".

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ERICA NECCI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA LUCREZIA MARRICCHI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GEMMA DONATI

Radio Cigliano con Fabrizia Castagnoli, Roberta Paladini e Benedetta Ponticelli 07.06.2018



Tutta al femminile questa puntata di "Dopocena con..." Radio Cigliano. Roberta Paladini, classe 1955, esordisce giovanissima dando voce al personaggio animato di Pinocchio per diventare negli anni la doppiatrice di Jodie Foster, Demi Moore, Michelle Pfeiffer, solo per fare qualche esempio. Fabrizia Castagnoli, nata nel 1950, è famosa per aver prestato la voce a Cynthia Rodes in "Dirty Dancing", ma anche a Diane Keaton e Cherry Jones. Benedetta Ponticelli, classe 1979, è la doppiatrice di moltissimi personaggi animati, oltre ad essere la voce di Lara Croft nei videogames "Tomb Raider".

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/177-roberta-paladini|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA ROBERTA PALADINI}

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/258-fabrizia-castagnoli|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FABRIZIA CASTAGNOLI}

{plgiframe https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetta_Ponticelli|SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA BENEDETTA PONTICELLI}


Radio Cigliano con Fabrizio Manfredi 29.03.2018



Fabrizio Manfredi, classe 1967, entra in sala di doppiaggio quando aveva solo 5 anni. Si afferma come voce di Jared Leto, Leonardo Di Caprio, Joshua Jackson, Chris O'Donnell e tantissimi altri attori.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/127-fabrizio-manfredi|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FABRIZIO MANFREDI}


Radio Cigliano con Fabrizio Vidale 02.11.2017



Fabrizio Vidale è la mitica voce di Oliver Hutton nel cartone animato "Holly e Benji", ma è anche il doppiatore di "Remì", diJack Black in "King Kong", "School of Rock", "Alta fedeltà", di Marlon Wayans in "Scary Movie" e di tanti altri importantiattori.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/108-fabrizio-vidale|SCOPRI SU VIX-VOCAL LA BIOGRAFIA COMPLETA DI FABRIZIO VIDALE}


Radio Cigliano con Federica Bomba e Stefano Macchi 16.01.2020



Su Radio Cigliano c'è Federica Bomba (Roma, classe 1975), doppiatrice di Selma Blair, Natalie PortmanKatie Cassidy e di tante altre attrici e personaggi d'animazione, oltre ad essere una nota voce della pubblicità nazionale; insieme a lei Stefano Macchi (Monza, 7 Gennaio 1975), che ha prestato la voce in numerosi film cinematografici ("American Sniper", "Ghost Rider - Spirito di vendetta") e telefilm ("Il Trono di Spade", "Grimm", "Covert Affairs"), noto al pubbli anche per essere il compagno della speaker Anna Pettinelli. Con VOCI.fm su Radio Cigliano c'è VOXYL Voce Gola.

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FEDERICA BOMBA

SCOPRI SU ENCICLOPEDIA DEL DOPPIAGGIO TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA STEFANO MACCHI

Radio Cigliano con Federica e Barbara De Bortoli 01.03.2018



Le sorelle Federica e Barbara De Bortoli sono due tra le più rappresentative doppiatrici della quinta generazione del doppiaggio italiano. Barbara, solo per fare qualche esempio, ha prestato la propria voce a Sara Jessica Parker nei due "Sex and the city", a Naomi Watts in "The Ring" e "The Ring 2", a Julia Stiles e Katherine Heigl in tantissimi altri film di successo. Federica De Bortoli è voce di Natalie Portman nella saga "Star Wars", di Isla Fisher, Kirsten Dunst, Tara Reid ecc.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/58-federica-de-bartoli|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FEDERICA DE BORTOLI}

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/45-barbara-de-bortoli|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA BARBARA DE BORTOLI}


Radio Cigliano con Franca D'Amato 26.04.2018



Nata a Napoli il 13 Agosto 1959, Franca D’Amato vanta una carriera da grande attrice e doppiatrice sia in teatro che in televisione e cinema. E’ nota soprattutto per aver prestato la propria voce a Marcia Cross in “Desperate Housewives”, a Melina Kanakaredes in “C.S.I.: NY”, a Kelly Ripa in “Hope & Faith”, a Melinda Page Hamilton in ”Devious Maids” e a tantissimi personaggi femminili della soap “Beautiful”. Da ricordare il doppiaggio dell’attrice Madonna in "Sai che c'è di nuovo?" (1999) e "Travolti dal destino" (2002).

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/145-franca-d-amato|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FRANCA D'AMATO}


Radio Cigliano con Francesco De Francesco e Riccardo Scarafoni 18.04.2019



Francesco De Francesco(Pescara, 1 Novembre 1978) è noto per essere la (particolarissima) voce di Marshmallow in "Frozen - Il regno di ghiaccio", ma anche del Signor Nuovola in "Trolls" e del puffo "Forzuto"; Riccardo Scarafoni (Roma, 11 Agosto 1974) è il doppiatore italiano l'attore Kevin McKidd, il dottor Owen Hunt di "Grey's Anatomy".

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA RICCARDO SCARAFONI

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FRANCESCO DE FRANCESCO

Radio Cigliano con Francesco Venditti 16.11.2017



Francesco Venditti, "Leggio doro 2011" per la categoria "voce maschile dell'anno" è uno dei più amati attori e doppiatori della nuova generazione. Voce di Boyd Holbrook in "Logan - The Wolverine" e di tanti altri attori cinematografici e televisivi, nonchè di personaggi animati come Oliver in "Oliver & Co.".

{plgiframe https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Venditti#Doppiaggio|SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA FRANCESCO VENDITTI}


Radio Cigliano con Gabriele e Giorgio Lopez 30.11.2017



Giorgio Lopezè attore, doppiatore, dialoghista, regista teatralee direttore del doppiaggio. Noto per essere la voce ufficialedi Danny De VitoJohn Cleese, Dustin Hoffman. Ospite a Radio Cigliano insieme al figlio Gabriele Lopez, che oltre ad essere un giovane ma talentuoso doppiatore è anche direttore musicale e cantante.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/111-giorgio-lopez|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GIORGIO LOPEZ}

{plgiframe https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_Lopez|SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GABRIELE LOPEZ}


Radio Cigliano con Georgia Lepore e Simon & The Stars 21.03.2019



Georgia Lepore (Roma, 20 settembre 1965) è attrice, regista, doppiatrice, direttrice di doppiaggio, dialoghista e cantante. La sua carriera è equamente distribuita tra televisione e cinema. Tra le attrici più famose che ha doppiato figurano Cameron Diaz, Penélope Cruz, Gwyneth Paltrow e Valeria Golino. Famosa per aver cantato diverse sigle di cartoni animati tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, sia come solista che come corista: una su tutte, "Mimì e la nazionale di pallavolo (La fantastica Mimì)"

SCOPRI SU WIKIPEDIA TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GEORGIA LEPORE

Radio Cigliano con Gino La Monica 07.12.2017



Luigi La Monica, detto "Gino", è attore, doppiatoree direttore del doppiaggio. Noto per aver prestato la propria voce a Richard GereHarrison Ford, William Hurt, Steve Martin, Sam Neill, Dustin Hoffman, Jack Nicholsone a tantissimi altri attori. Vocedi molti personaggi di serie televisive, nel 2010, ha per questo vinto il premio "Leggio d'oro"per la miglior voce in una serie TV.

{plgiframe http://www.vixvocal.it/index.php/doppiatori/item/68-gino-la-monica|SCOPRI SU VIX-VOCAL TUTTI I PERSONAGGI DOPPIATI DA GINO LA MONICA}