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  • Tra le grandi star di Hollywood, Leonardo Di Caprio è senz'altro uno degli attori più amati, soprattutto in Italia. Il merito va anche al suo doppiatore "ufficiale", dai primi anni '90: Francesco Pezzulli, una voce che assolutamente gli calza a pennello! Ce ne parla il nostro blogger (e vero esperto di cinema!) Alessandro Delfino.

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    Ammettiamolo, chi di noi non ha imparato ad amare Leonardo Di Caprio? Sin dal suo primo film di successo, "Titanic" del 1997 (dove con il personaggio di Jack Dawson ha conquistato il cuore di milioni di ragazzine), l’attore è cresciuto finendo a lavorare con i più grandi giganti del cinema moderno mondiale: Quentin Tarantino, Ridley Scott, Christopher Nolan, Steven Spielberg, James Cameron, ma soprattutto Martin Scorsese, che ha reso Di Caprio il suo novo attore feticcio dopo la storica collaborazione con Robert De Niro (che spesso non ha esitato a definirlo il suo erede artistico).

    Ma se in Italia abbiamo imparato ad apprezzare questo grande attore il merito è della sua voce italiana: Francesco Pezzulli.

    Francesco doppia per la prima volta il giovane attore nella sitcom degli anni '90 "Genitori in Blue-Jeans" e, dopo tre anni, Di Caprio ottiene i suoi primi due ruoli importanti al cinema: "Buon compleanno Mr Grape" da un lato e "Voglia di ricominciare", in coppia proprio con Robert De Niro; ma qui a doppiare la star non è ancora Pezzulli, bensì i bravi Corrado Conforti e Alessandro Tiberi.

    Bisogna aspettare il 1996 quando il famoso attore, doppiatore e direttore di doppiaggioTonino Accolla sceglie di nuovo Francesco Pezzulli per doppiare Leonardo Di Caprio nella trasposizione moderna diShakespeare "Romeo+Giulietta" diBaz Luhrmann; nella seconda volta, "Di Caprio" Francesco Pezzulli deve doppiarlo in versi e non è affatto facile, ma grazie anche all’ottima direzione di Accolla la prova finale è di grande livello.



    L’anno dopo infatti lo stesso Tonino Accolla sceglie di nuovo Pezzulli per doppiare Di Caprio nel film che non solo sarebbe diventato campione d’incasso dell’anno, ma sarebbe rimasto il film con incassi maggiore nella storia del cinema per molto tempo: Titanic.

    In questo film, Di Caprio, attore eclettico, interpreta un giovane romantico e idealista che riesce a commuovere e lanciarlo definitivamente nell’Olimpo delle Star; e da quel momento Pezzulli diventa il suo alfiere.

    Nella storia del doppiaggio parecchi abbinamenti sono nati per caso, quando entrambi gli attori erano agli inizi, e sono cresciuti assieme nell’arco della loro carriera: Sean Connery e Pino Locchi, Meryl Streep e Maria Pia Di Meo, Woody Allen e Oreste Lionello, Dustin Hoffman e Ferruccio Amendola, Robert Redford e Cesare Barbetti, Marlon Brando e Giuseppe Rinaldi, Eddie Murphy e Tonino Accola, Denzel Washington e Francesco Pannofino e tanti altri.

    Oggi difficilmente un attore riesce a conservare la stessa voce per ogni film per svariati motivi, ma Leonardo Di Caprio e Francesco Pezzulli restano ancora un esempio di un perfetto incastro tra occhi, voce e anima..

    Articolo a cura di Alessandro Delfino

  • Brad Pitt è una delle star di Hollywoodpiù amate dal pubblico italiano. Non solo il suo volto, ma anche la sua voce è immediatamente identificabile: merito del doppiatore"ufficiale" di Pitt, il grande Sandro Acerbo, che lo segue (salvo rare eccezioni) dagli esordi dei primi anni '90. Ce ne parla il nostro blogger Alessandro Delfino.

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    1992: esce il film drammatico “Nel mezzo scorre il fiume”, diretto dall’attore premio Oscar Robert Redford e con protagonisti due giovani promesse: Craig Sheffer, ma soprattutto Brad Pitt; nello stesso anno arriva l’edizione italiana del film diretto da Cesare Barbetti (storica voce di Robert Redford) che sceglie l’attore e doppiatore Sandro Acerbo (già voce di attori come Michael J. Fox, Matthew Broderick e Robert Downey Jr.) a prestare la voce al giovane Brad Pitt.

    “Sandro... lo vedi questo? E’ molto bravo. Doppialo bene e vedrai che ti rimane”. Mai parole furono più profetiche!

    Il binomio Pitt - Acerbo si consolida quasi nell’immediato, nel 1994 con i due film “Vento di passioni” (dove Pitt interpreta il rude e romantico Tristan) e “Intervista col vampiro” (dove Pitt dà un’interpretazione ancora diversa e intensa del vampiro Louise de Pointe du Lac in coppia con il sadico Lestat de Lioncourt - Tom Cruise). Sandro Acerbo riesce a seguire il poliedrico attore che seppur giovane riesce a dare già delle performance memorabili.

    Ma il successo arriverà nel 1995 con il thriller "Seven" in coppia con Morgan Freeman dove il monologo finale del disperato Detective Mills trasforma Pitt in un sex-symbol e divo a tutti gli effetti; in Italia, Acerbo continua a seguirlo meticolosamente arrivando ad aggiungere bravura e intensità tanto da rendere la scena finale in italiano migliore dell’originale.



    Un attore non facile da seguire vista la sua duttilità e diversità nei ruoli ("Sleepers", "L’ombra del diavolo", "Sette anni in Tibet", "Vi presento Joe Black", dove Pitt interpreta addirittura la morte stessa); ma la prova definitiva avviene nel 1999. Esce "Fight Club", thriller psicologico di David Fincher (che aveva già diretto Pitt in "Seven") e l’attore, in coppia col bravissimo Edward Norton, dà vita propria al personaggio eccentrico e border-line di Tyler Durden, forse il ruolo più complesso interpretato mai prima d’ora: ma Sandro Acerbo riesce a restituire perfettamente nella nostra lingua la follia del personaggio arrivando ormai a stabilire un legame indissolubile con l’attore.

    Legame che prosegue per il decennio successivo in film come la trilogia di "Ocean", "Spy Game" (in coppia con Redford), "Snatch - Lo strappo", "Mr & Mrs Smith", "Babel", "Il curioso caso di Benjamin Button", "Bastardi senza gloria" e molti altri fino ad arrivare ad oggi dove l’attore da ex sex-symbol è maturato e ha dimostrato grandi capacità non solo attoriali, ma anche produttive (è stato produttore esecutivo del film premio Oscar "Dodici anni schiavo").

    Sandro Acerbo ancora oggi rimane la voce italiana di Brad Pitt e nonostante alcune pellicole non doppiate da lui (come "L’esercito delle dodici scimmie", "Troy" e "The counselor") e altri importanti attori a cui Acerbo presta la voce (come Will Smith, Robert Downey Jr e Michael J Fox) il biondo attore americano rimane legato alla sua voce.

    Chi non si è innamorato almeno una volta della sua voce nel romantico film "Vi Presento Joe Black"?

    Articolo a cura di Alessandro Delfino

    (per la foto del doppiatore si ringrazia Vix-Vocal)

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