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Marco Carta: la voce che vince in televisione

Il successo di Marco Carta, ormai personaggio televisivo a 360°, parte proprio dall'uso della voce: grazie ad essa ha vinto il talent-show “Amici di Maria De Filippi”, ma anche l'edizione 2017 di “Tale e Quale Show”. Ed ha pure una simpatica esperienza come doppiatore. Guarda l'intervista realizzata per VOCI.fm da Patrizia Simonetti.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Marco Carta su VOCI.fm! Quanto è importante la voce per qualcuno che vuole fare ovviamente il tuo mestiere?
La voce io penso che sia importante, poi c'è qualcosa di più interiore che è quello che la gente chiara “carisma” o quello che fa cominciare con una “x”. Quello è sicuramente un veicolo molto grande poi certo la voce indubbiamente conta, il timbro per le radio conta tanto perchè ti rende subito identificabile. E poi c'è tutta una serie di situazioni che non bisogna dimenticare.

Diciamo un pò di talento e un pò di impegno?
Il talento è una cosa un pò astratta, per me non è solo voce ma tante cose messe insieme. Un saluto a VOCI.fm da Marco Carta.



MARCO CARTA: CENNI BIOGRAFICI

Marco Carta è nato a Cagliari il 21 Maggio 1985. Ha iniziato la propria attività di cantante nel 2008, trionfando nel talent-show “Amici di Maria De Filippi” col 75% di voti. Il suo primo album (dal titolo “Ti rincontrerò”), è stato certificato disco di platino; subito dopo la vittoria ad “Amici di Maria De Filippi”, ha ottenuto il riconoscimento come "miglior giovane talento del 2008" nel Premio Internazionale “What's Up Giovani Talenti”. Nel 2009 vince il 59º “Festival di Sanremo” con il brano “La forza mia” (anch'esso disco di platino). Di seguito si aggiudica: il “Man of the year” e “Best #1 of the year”, due “Wind Music Awards”, il “Premio Sirmione Catullo”, il “Venice Music Awards 2009”. Nel 2010, è stato pubblicato il terzo album di Marco Carta (dal titolo “Il cuore muove”) e l'anno successivo ha raggiunto il primo posto ai “TRL Awards 2011” nella categoria “Best Talent Show Artist”. Nel 2012, ha partecipato ad “Amici Big” dove si è classificato terzo; nel 2013 è stato nominato "miglior cantante italiano" ai “Kids' Choice Award”; sempre nello stesso anno, ha trionfato ai “Latin Music Italian Awards” nella categoria “Best International Male Artist Or Group”. Dall'album “Necessità lunatica” sono stati estratti due brani: “Splendida ostinazione” (certificato disco d'oro) e “Ho scelto di no”. Nel 2016, Marco Carta si distingue come concorrente de “L'Isola dei Famosi” e, nel 2017, vince la settima edizione di “Tale e quale Show”, programma di punta della RAI condotto da Carlo Conti, grazie all'imitazione in finalissima di Guliano Sangiorgi dei Negramaro (si era già calato nei panni di: Fausto Leali, Riccardo Cocciante, Bon Jovi, Michele Zarrillo, Seal, Rino Gaetano, Pharrell Williams).Parallelamente alla sua carriera di cantante, ha all'attivo la pubblicazione di un'autobiografia (“Ho una storia da raccontare”) ed un'esperienza come doppiatore nel film d'animazione di produzione tedesca “Impy Superstar - Missione Luna Park” (2008), nel quale presta la voce al cattivo sceicco "Dubai" e canta la cover del tormentone anni 70 “That's the Way I Like it".

Roberta Bonanno su VOCI.fm

Poco più che 30enne, Roberta Bonanno vanta già una carriera artistica piena di successi: la cantante milanese si è classificata seconda ad “Amici”, è stata protagonista di videoclip, singoli di successo ma anche di tantissime canzoni della pubblicità. Vi dice niente “A Natale puoi...”? E proprio del mondo dei jingle che parliamo con lei, nella videointervista realizzata da Angelo Oliva.

Intervista realizzata da Angelo Oliva 



Sul blog di VOCI.fm siamo con Roberta Bonanno.
Ciao a tutti!
 

Nella tua carriera di cantante hai fatto già un sacco di successi, sei stata allieva di “Amici di Maria De Filippi” e addirittura hai cantato tante pubblicità!
Già, è una cosa bella, che ricordo con piacere perché la pubblicità è un mezzo di comunicazione importante. E di pubblicità ne ho fatte parecchie, poi in realtà sono diventate tutte delle vere e proprie canzoni. Quindi, un lavoro, insomma, studiato ad hoc. 

Ma quando si arriva in studio, che ti dicono: “mi raccomando deve durare 30 secondi!”... come facciamo?
Eh… facciamo! Considera anche che la mia ex casa discografica lavorava già da parecchio con i jingle pubblicitari. Quindi era un iter già programmato, abbastanza facile. Ho avuto la fortuna di fare cose molto belle come “A Natale puoi”, famosissima pubblicità, “Sorelle d’Italia”, “Devi dirmi di si”, “It’s Oh so quiet”, ne ho fatte molte ufficiali ed altre non. Infatti ci sono tante canzoni della pubblicità dove non si sa che sono io. Perché, comunque, cantare vuol dire tante cose, no? 

Assolutamente! Poi, soprattutto in quel mondo, spesso hai una voce, ma non vieni associata a qualcosa. Senti, invece com’è il rapporto con lo studio, quando si registra una pubblicità?
Beh, guarda… in realtà, anche in quello, io sono sempre molto libera, non ho grandi vincoli interpretativi, a meno che non ci sia una richiesta particolare. Spesso i clienti hanno delle esigenze, no? Mi è capitato per dirti, di fare una pubblicità che necessitava una voce di una bambina 15enne; io all’epoca avevo 26 anni, però la fortuna di essere un'interprete è quella di sapersi adattare. Il fatto che io sia tendenzialmente versatile, ha fatto sì che potessi concedermi di lavorare su diversi fronti anche a livello pubblicitario. Questo pezzo qui, per esempio, faceva: morbidi amici, tutti sempre insieme felici”, non è venuto mai fuori che ero io, ma non importa perchè comunque mi ha permesso di entrare in un giro che, ovviamente, ha portato anche altre cose. 

Quanto deve essere pronto un cantante che fa jingle pubblicitari?
Ci sono diverse strade, io so di Malika Ayane, per esempio, che è stata scoperta così, grazie ai jingle pubblicitari. In questo settore puoi essere “anonima” vocalmente (molti jingle sono voci un pò asettiche) oppure assolutamente “personale”, proprio come la stessa Malika, che ha una voce molto riconoscibile. La preparazione, in realtà, è quella di un cantante che sa fare il suo mestiere, come un corista. I coristi sono quelli che, tendenzialmente, si collocano su un gradino più avanzato a livello tecnico e forse chi fa pubblicità deve essere un pò più tecnico anche per certe cose; si richiedono delle armonie e voci particolari. Però la mia esperienza è stato molto più easy. Era Roberta Bonanno che cantava per le pubblicità, quindi sono sempre stata molto più libera. 

Che consiglio darebbe Roberta Bonanno a qualcuno che volesse entrare in questo mondo?
Il mondo dei jingle, secondo me, può dar tanto, perché è un’alternativa al fare televisione. Mi spiego: la pubblicità è martellante ed è un attimo che ti ritrovi a canticchiare una canzone che hai sentito di più su uno spot che sulle radio o in un talent. Ad esempio, i The Kolors con “Oh, Oh, Oh” (Everytime); per un'estate la pubblicità ce l’ha fatta sentire decine di volte al giorno. Quindi, è un grandissimo mezzo di comunicazione e dovremmo sfruttarla di più, si dovrebbe “artisticizzare”, renderla un pochino più raffinata, come un vero veicolo per la musica. Faccio un grandissimo saluto a VOCI.fm, io... e Bonnie!

Grazie